sembrerebbe ostile il "prezzo" ..non l'operazione
http://www.repubblica.it/supplementi/af/2009/02/23/scienze/026laroche.html
Roche spinge sulle biotecnologie gioca tutto per rilevare Genentech
ANNA MARULLO
Il Dday è domani, martedì 24 febbraio. In quella data gli azionisti della Genentech di San Francisco azienda fondata nel 1991 e pioniera nelle biotecnologie organizzati come si usa in America in un agguerrito comitato, dovranno esprimersi sull’ennesima proposta della Roche di acquistare il 45% della società.
Le posizioni negoziali per il momento sono molto distanti: gli azionisti chiedono 112 dollari per azione, l’azienda ne offre 86,2, per un impegno di spesa totale di 42 miliardi.
L’attuale quotazione di Borsa di Genentech è di circa 82 dollari per azione. Distanti ma non incolmabili, dicono gli analisti, perché la Roche ha assolutamente bisogno, nell’imminenza delle scadenze di una ricca serie di brevetti, di diversificarsi con forza nelle biotecnologie. Un particolare importante: la Roche possiede già il 55% della Genentech, che però ha continuato a mantenere del tutto la sua indipendenza, gestisce liberamente i suoi progetti di ricerca e non ne ha mai voluto sapere di condividere i risultati di questi con il socio svizzero, che intanto comincia ad arrancare: nel 2008 l’utile netto rispetto all’anno passato è diminuito del 5% per un totale di 10,8 miliardi di franchi svizzeri. Il fatturato peraltro è cresciuto del 10% in entrambe le sue divisioni, Diagnostics e Pharmaceuticals.
Il Ceo dell’azienda di Basilea, Severin Schwan, si dimostra agguerrito: «La crisi non ci spaventa perché puntiamo sulla qualità dei farmaci e nessuno rinuncia ad un farmaco che funziona». Per arrivare a produrre dei farmaci che siano però qualitativamente imbattibili la Roche deve ampliare il parco scienziati, puntando appunto all’acquisto di quelle società farmaceutiche che hanno sviluppato in questi anni prodotti biotech di altissimo livello. «A noi non importa da dove provengano le idee l’importante è che si trasformino in buoni prodotti», spiega Schawn. Che aggiunge grintoso: «Se restiamo sui livelli attuali della nostra proposta, non avremo difficoltà a reperire i necessari finanziamenti attraverso un mix di strumenti quali il cash, le emissioni obbligazionarie, i commercial paper e i mutui bancari».
La politica delle acquisizioni della Roche è iniziata qualche anno fa con Chugai, colosso farmaceutico giapponese. Ed è continuata l’anno scorso con Ventana Medical Systems, società che produce sistemi per la diagnostica, costata 3,4 miliardi di dollari e un "corteggiamento" lungo e difficile anche in quel caso, durato sette mesi. Adesso è dallo scorso luglio che la Roche sta tentando l’acquisizione della Genentech. Il Ceo del gruppo svizzero, nella conferenza stampa di bilancio, ha però tenuto a precisare che non è un problema di liquidità. «Non è nostra intenzione modificare la cultura della Genentech», ha rassicurato Schwan. Quella con Genentech non è probabilmente l’ultima operazione di Roche per ampliare il suo portafoglio. «Abbiamo ancora spazio per comprare piccole e medie aziende sia nella farmaceutica che nella diagnostica senza però diversificare troppo il nostro campo di operazioni».
Quanto all’operazione californiana, se l’opa andrà in porto, RocheGenentech diventerà il più importante gruppo farmaceutico al mondo per capitalizzazione di mercato.
Schwan è molto attento nel definire "ostile" a questo punto, visti i reiterati ed espliciti dinieghi della Genentech, la sua proposta. «Non lo è assolutamente spiega quello che è successo che è che ci troviamo su due posizioni distanti al tavolo del negoziato».
Il merger potrà creare, dice l’amministratore delegato, economie di scala tali da permettere risparmi fra i 750 e gli 850 milioni di dollari l’anno. «Già oggi definisco la nostra azienda anticiclica perché non ha problemi a riempire la pipeline né ha impostato tagli occupazionali come hanno fatto i nostri concorrenti». Del resto, conclude il Ceo di Roche, «se i tempi sono turbolenti, tu devi sapere con esattezza dove concentrare le tue risorse e focalizzare il tuo business e perseguire con caparbietà questi scopi».