Come dicevo, sono stata Cremona.

Non ci ero mai stata e mi è piaciuta moltissimo. Avevo, poi, una compagna di gita partecipe (mia figlia) e quindi ci siamo divertite moltissimo e mi sono innamorata di una viuzza vicina al Tetro del Filodrammatici (oltre che di un gran numero di Cremonesi che sono di una gentilezza squisita


).
Io e la mia figlioletta abbiamo chiesto al custode (o bigliettaio che dir si voglia) del teatro (ora convertito anche a cinema) se potevamo entrare a vederlo e lui, non solo ha detto di sì e ci ha acceso apposta le luci

, ma ci ha anche raccontato un aneddoto di quelli che fanno letteralmente sdilinquire le persone come me.
Ebbene, il teatro è stato fatto costruire dalla famiglia Ariberti e infatti di fronte c'è il palazzo che una volta si chiamava, appunto, palazzo Ariberti e che è collegato direttamente con un palco del teatro. E lì, proprio in quel vicolo, è avvenuto il celeberrimo duello tra un gentiluomo di Cremona e Lodovico (poi Fra' Cristoforo) di manzoniana memoria.
Eh, sono aneddoti che ti cambiano la vita. Ora mi sento baciata dalla letteratura, in piena fronte.

Io e la bimba siamo salite sul Torrazzo (dicono siano 502 gradini!

anche se io ne ho contati 498

) e poi abbiamo visitato il battistero e lì abbiamo trovato un altro signore gentile che ha fatto entrare mia figlia gratis e mi ha consigliato di salire PRIMA al Torrazzo che chiudeva prima del battistero.
La cattedrale piena di affreschi è meravigliosa, non credevo fosse così bella.
E poi siamo entrate nella bottega di un liutaio che ci ha spiegato come si costruisce un violino, anche se occorreva prenotare e noi non l'avevamo fatto e se di solito fa le spiegazioni solo ai gruppi, ma si vede che io e mia figlia gli stavamo simpatiche e in 3 quarti d'ora ci ha spiegato tutto.
Alla fine ci ha fatto tenere in mano un violino (che lui ha definito per un "normale dilettante con un minimo di passione") del valore di 7.000 euro
Era bellissimo. Ci ha spiegato tutto sui legni, le resine, le colle, i vari passaggi, gli strumenti, lo spessore delle varie parti, i tempi e le corde del violino. Ci ha fatto sentire come suonava diversamente un violino con il fondo in acero e uno con il fondo in legno di pero (il violino classico ha il fondo in acero e il davanti della cassa in abete rosso della Val di Fiemme).
E poi ho scoperto che la tastiera è in ebano, io credevo che fosse un materiale a base di resina o di vetro, per come è liscio e omogeneo nel colore. Ha dato in mano uno strumento a mia figlia (5.000 euro di violino, io tremavo, sperando che non lo facesse cadere) e un archetto e lei ha suonato un pochino

.
Poi siamo andate al museo del violino a vedere gli strumenti dei maestri: Stradivari, Guarneri e Amati e anche di altri.
In una sala, ci sono moltissimi strumenti e con l'audioguida si possono ascoltare dei brani musicali suonati proprio con gli strumenti che si stanno guardando!
Abbiamo anche visto la Chiesa di Sant'Agata, la pietra tombale di Stradivari, il teatro Ponchielli (nel quale non siamo potute entrare), la casa nuziale di Stradivari, un paio di statue a lui dedicate, alcuni palazzi storici dalla bella facciata, ecc.
La giornata è stata strepitosa: cielo terso e sole, aria frizzante, niente afa.
Inutile dire che, invece, appena arrivate a una decina di km da Brescia, cielo nero, vento forte e pioggerellina

Adesso metto qualche foto
