le Signore del centro antiviolenza sono vecchiette

Ma le mie amiche militanti, quelle con le quali si va in giro per l'Italia a varie eventi e iniziative sono tutte giovani.
Oggi sono stata a Mantova!

Eravamo io, mia figlia e mio marito e anche una sua cugina che abita a Mantova, una delle poche parenti decenti di mio marito

(ci sarebbe da aprire una parentesi su questa cugina, sua sorella e sua madre, ma lascio perdere

).
Abbiamo navigato sul Mincio. La gita l'avevo organizzata io, perché almeno 25 anni fa ero stata sul Mincio con i miei e la ricordavo come un'esperienza bellissima.
Nonostante sia già luglio inoltrato, siamo riuscit* a vedere ancora parecchie ninfee gialle e bianche, i fiori di loto e molti uccelli: aironi, garzette e tarabusi. Non ho fatto fotografie di fiori e animali, erano troppo lontani e io sono carente di attrezzature.
Il giro da noi scelto durava solo un'ora e mezza, con varie spiegazioni sul fiume, le sue deviazioni, e i suoi bacini artificiali.
Dopodiché siamo sces* a terra e visto Palazzo Ducale, la Rotonda di San Lorenzo, la chiesa di Sant'Andrea Apostolo e il teatro (non ricordo il nome).
In quel teatro, a 14 anni, Mozart tenne il suo primo concerto su suolo italiano!
Poi siamo andat* a Palazzo Te e lì ho visto cose bellissime. Un'esposizione di quadri di Armando Spadini che non conoscevo, e che ha dipinto un quadro con una bambina che mi ha colpito molto, per il suo nome (lo stesso di mia figlia) e inoltre un quartetto di Flauti che provava nella Loggia di Davide per un concerto in programma stasera (le colonne sonore famose di molti film

)
(
Nella Loggia di Davide viaggio nelle colonne sonore - Tempo Libero - Gazzetta di Mantova )
e un'esposizione di reperti Egizi che mi ha regalato una sorpresa!
Lo sapete cos'hanno in comune Walt Disney e gli antichi Egizi?
Ricordate la scena dell'apprendista stregone in "Fantasia", quando Topolino spacca in mille pezzi la scopa e i vari pezzi si rianimano, tornando ad essere un esercito di scope?
Ebbene, non era un'idea originale di Disney

Non so se egli l'avesse presa dallo Zauberlehrling di Goethe, o da Luciano di Samosata, vero inventore di questa storia. Luciano di Samosata, autore greco del II secolo dopo Cristo, aveva scritto dei racconti. Uno di essi "Il mentitore" (Philopseudes) racconta proprio la storia di uno stregone che sapeva fare un incantesimo per animare gli oggetti e del suo apprendista che prova quell'incantesimo, senza riuscire ad averne il controllo.
Ebbene, cosa c'entra con gli Egizi?
Pare che Luciano si fosse fatto impressionare e si fosse ispirato a delle statuette funerarie egizie, chiamate Ushabti (= rispondenti) che portavano tra le mani una zappa e che venivano considerate degli aiutanti che si rianimavano se venivano chiamate.
E, a Palazzo Te, in una delle sue esposizioni, di queste statuette ve n'erano molte.
Adesso metto qualche foto

, anche se non sono bellissime
