NON CONOSCIAMO LE PERSONE PER CASO, TUTTE SONO DESTINATE AD INCROCIARE iL NOSTRO

Carlo Comello, ex agricoltore di Castelnovetto, piccolo centro della Lomellina quasi ai confini con il Piemonte, è stato testimone dell’ultima carica di cavalleria dell’esercito italiano, durante la campagna di Russia. Non solo: scattò l’unica fotografia originale esistente di quell’assalto. Era l’alba del 24 agosto 1942, nei pressi del villaggio di Izbuscenskij, poco lontano dal Don: quattro squadroni del reggimento Savoia Cavalleria, 700 uomini in tutto e i loro destrieri, si lanciarono nel combattimento e dispersero 2500 fanti siberiani armati di mitragliatrici e mortai.
 

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"ahi ahi ahi sig.ra Longari, non è che ha anticipato la festa della donna e mi è caduta ............" :D

:ciao:

:lol::lol:
Purtoppo no:-o
Passerò l`ennesima notte su una barella al pronto soccorso :wall:
:mumble:Secondo voi... x tac negativa.. intendono che non hanno trovato nemmeno il neurone al quale facevo affidamento?:mmmm:
Anche visita neurologica negativa... forse questa mattina ho mandato in confusione l`otorino palermitano, che voleva chiedere a mio marito il permesso di sposarmi:-o:D... e non si é accoryo della labirintite.
Adesso mi guardo un po` la foto della mia bike:-o:d:
 
L'idiozia non ha confini .......

Il governo tedesco ha inaugurato una pagina web in cui vengono spiegate ai nuovi arrivati i comportamenti a cui si devono attenere se vogliono avere rapporti sessuali con le donne tedesche. Con tanto di immagini a corredare le spiegazioni. E specificano: "Stupri e mutilazioni genitali non sono accettate culturalmente"
 
Il sito, chiamato Zanzu, my body in words and images, è stato aperto dal Ministero della Salute (Bundeszentrale für gesundheitliche Aufklärung ) in cooperazione con il governo del Belgio. Il video introduttivo con cui si apre la pagina spiega chiaramente quale sia lo scopo prefissato: “dare consigli sul sesso e la sessualità ai migranti che non hanno ancora vissuto in Germania per molto tempo”.
Diviso in sei sezioni la pagina utilizza degli espliciti disegni per ritrarre degli atti sessuali interrazziali tra persone, con spiegazioni anche sull’omosessualità, bisessualità e “transgenderismo”.
Disponibile in 12 lingue, tra cui l’arabo il turco e il farsi, nel sito è chiaramente spiegato come esso sia destinato soprattutto alle persone non-bianche (nonwhites) provenienti dai Paesi del terzo mondo. Nella sezione “relazione e sentimenti” per esempio, viene chiaramente spiegato come il delitto d'onore non sia accettato in Europa: "Onore significa essere apprezzati da se stessi e dalla società… La violenza fondata sull’onore è proibita dalla società”. Un messaggio, questo, dedicato soprattutto e quasi esclusivamente alle persone di religione musulmana, nella cui società il delitto d’onore è diffuso e spesso accettato, soprattutto all’interno delle cerchia familiari.
Un’altra sezione, chiamata “diritti e leggi” spiega ai nuovi arrivati perché non debbano praticare violenze sessuali sulle donne. In un'altra, dedicata all'omosessualità, siene spiegato come in Occidente i nuclei familiari possano essere composti anche da persone dello stesso sesso
 
"Le cose cambiano perchè cambiano l'ambiente e le circostanze - spiega il ministro del Welfare - bisogna vedere se uno si trovasse nelle esatte circostanze di allora, con gli stessi vincoli, non so immaginare una situazione nella quale potessimo fare di più". Secondo la Fornero, con il passare del tempo le situazioni cambiano: "L'urgenza finanziaria di allora non c'è più, non siamo in una situazione di crisi finanziaria, lo spread è molto più basso anche grazie a quella riforma". Quindi, spiega che adesso si tratta di rivedere, "forse", qualcosa. Bisognerebbe, dice, "fare un censimento delle situazioni più difficili e magari cominciare a risolvere quelle". Allora, ribadisce tuttavia, "non c'erano le risorse, quella che ora si chiama flessibilità non era possibile. Bisognava dimostrare che la spesa scendeva che si faceva una riforma che non andava in vigore dopo vent'anni, ma subito".
 
Roma - Il sogno di Marco Biagi rischia di non avverarsi. A un anno dall'approvazione del Jobs Act manca ancora lo strumento principale per facilitare il ricollocamento dei disoccupati: l'Agenzia nazionale per il Lavoro (Anpal).
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Cioè, esiste uno schema di decreto che istituisce questo nuovo ente e ne fissa le dotazioni organiche (circa 400 unità provenienti da ministero, Isfol e Italia Lavoro sulla base della mobilità volontaria), le strutture (7 divisioni) e il modus operandi. A parte questo, non c'è nulla. Eppure il Jobs Act, con la possibilità di licenziare un dipendente entro i primi tre anni dall'assunzione, si fonda proprio sull'idea di lavoratori flessibili in grado di acquisire nuove competenze e reimmettersi subito sul mercato in caso di perdita del posto.«Tutto tace», ha dichiarato a Radio Radicale Michele Tiraboschi, coordinatore scientifico del Centro studi Adapt, aggiungendo che «l'Anpal dovrebbe occuparsi di un più efficiente incontro tra domanda e offerta di lavoro facendo dialogare agenzie private e collocamento pubblico, ma di questo non si parla più». Insomma, quando un'istituzione è necessaria la si dimentica e se la si realizza si mette su il solito carrozzone. Secondo Tiraboschi, si è scelto di «ingessare questa nuova struttura» trasformandola in una sorta di divisione del ministero del Lavoro, mentre per ripensare il collocamento in maniera moderna «servono competenze e professionalità specifiche di alta qualificazione»
 
In tempi di crisi la catena dei discount Eurospin corre mentre la grande distribuzione annaspa. È quanto emerge da uno studio di Mediobanca, secondo il quale nel quinquennio 2010-2014 i supermercati di periferia con il marchio della bandiera dell’Ue hanno quasi raddoppiato il fatturato (+48,7%), passando da 2,77 a 4,12 miliardi, con una crescita media annua superiore al 10% nei primi 4 anni e un progresso del 6,3% nel 2014. Nello stesso periodo i giganti francesi della distribuzione hanno frenato, da Carrefour (-19,1% a 4,68 miliardi), che ha annunciato però un’inversione di rotta (+5,2%) nel 2015, ad Auchan (-13,7% a 4,55 miliardi). Se la sono cavata meglio le Coop, che tutte insieme hanno visto crescere il fatturato dell’1,8% a 11,2 miliardi (-1,5% nel 2014), mantenendo lo stacco dal concorrente di sempre, la catena Esselunga di Bernardo Caprotti, che nei 5 anni è cresciuta del 10,7% a 6,86 miliardi e nel 2014 ha segnato un progresso dell’1,2%, confermandosi però campione per utili.
 
Secondo Mediobanca la catena Eurospin, controllata pariteticamente dalla cooperativa trentina Dao, da Migross (famiglia veronese Mion), Shop (famiglia Pozzi, supermercati Dugan) e dalla cooperativa veneto-friulana Vega, si distingue per il «veloce riciclo del magazzino (17,5 giorni)», il «rapido pagamento dei fornitori (67 giorni)» e la «bassa incidenza dei costi del personale (5,6% del fatturato)», pari a «meno della metà della media degli altri operatori». Un dipendente di Eurospin produce un fatturato di 650mila euro contro i 325mila euro del dipendente di Esselunga, che è il «gruppo più efficiente, con 16mila euro di vendite per metro quadro».
 
Buongiorno a tutti:)
Io son sempre qua... sulla barella in attesa di ennesima visita:rolleyes:
Avrei bisogno di un bel massaggio alla schiena perchè non sono sicura di averla ancora:(
Non disperate che prima o poi torno a pieno regime:-o... o almeno spero:rolleyes:
 
Buongiorno a tutti:)
Io son sempre qua... sulla barella in attesa di ennesima visita:rolleyes:
Avrei bisogno di un bel massaggio alla schiena perchè non sono sicura di averla ancora:(
Non disperate che prima o poi torno a pieno regime:-o... o almeno spero:rolleyes:

Ciao
Dispiaciuto per i tuoi problemi fisici:sad:, stare in ospedale non e' mai bello.
 

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