Boh, io non abito a Mira. Non conosco gente di Mira.
Però leggo......
MIRA. «Il primo anno e mezzo di amministrazione del sindaco Alvise Maniero? A Mira peggio di lui al debutto non ha mai fatto nessuno».
Le opposizioni stilano un elenco di ritardi, promesse non mantenute e cose non fatte davvero impressionante di questi primi 18 mesi di amministrazione grillina. Amministrazione su cui erano state riposte tante speranze di cambiamento.
Servizi. «Sulle cose concrete», spiegano i consiglieri Francesco Sacco, Maurizio Barberini, Fabio Zaccarin e Gabriele Bolzoni (Pd), «e in particolar modo sui servizi, se fossimo a scuola la giunta di Alvise Maniero prenderebbe un secco 3, difficile da recuperare anche nel secondo quadrimestre. Si pensi alla figuraccia fatta con il distretto sanitario che rischia di andare a Dolo, le posizioni intransigenti che hanno portato a far saltare la possibilità di far restare il tribunale in Riviera. E poi: la chiusura del Planetario, la privatizzazione di parte degli asili nido, la partenza in grande ritardo della stagione a Teatro di Villa dei Leoni. Infine deve ancora essere firmata la convenzione con le associazioni sportive».
Opere pubbliche. «Non va meglio», dicono i consiglieri Zaccarin e Bolzoni, «sul versante delle opere pubbliche. Si pensi alla raffica di cantieri autorizzati sulla Brentana, senza programmazione che hanno mandato in tilt la viabilità. Zero interventi sulle scuole a causa di speranze mal riposte dall’amministrazione comunale in fondi nazionali poi cancellati dalla Legge di Stabilità».
Grandi opere. Sulla questione le opposizioni si dividono. Se da un lato Pd e Pdl condannano la scelta “isolazionista di Maniero”, la lista “Mira fuori del Comune” di Mattia Donadel ne condivide l’impostazione. «Questa giunta», spiega per il Pdl il capogruppo Paolino D’Anna, «dice no a tutto: alla Romea commerciale, all’elettrodotto Camin-Dolo, alla Camionabile, al completamento dell’Idrovia Padova – Venezia, al Polo logistico, alla crocieristica in laguna. In questo modo condanna Mira all’irrilevanza politica e al totale declino economico».
Partecipazione. Se Donadel promuove i grillini sulla questione delle grandi opere, invece li boccia sulla partecipazione che era stata da subito una loro bandiera. «Dove è il bilancio partecipato a Mira dopo un anno e mezzo di governo della città?», si chiede Donadel. «Sulle scelte come il Teatro e la municipalizzata Serimi», continua, «i grillini si sono mossi senza ascoltare nessuno. Dove sono i consigli di partecipazione?».
Costi della politica. Critiche anche sui costi della politica. «I grillini chiedono a tutti di tagliarsi emolumenti e gettoni», spiega per il Pdl Paolino D’Anna, «quando abbiamo proposto di cancellare il gettone di presenza se lo sono tenuto. Il consiglio comunale poi è pieno di amici, fidanzati e parenti come non mai, alla faccia della lotta a Parentopoli. Senza pensare alla brutta figura dell’allontanamento dell’assessore Roberta Agnoletto», curiosamente coinciso con la gravidanza.
Tasse. Infine, ma non ultima, la nota dolente delle tasse. «I grillini», conclude Barberini, «hanno aumentato sia Imu che addizionale Irpef e hanno inventato una tassa sulle cavane, i ripari delle barche in laguna che non si era mai vista prima».