NON LASCIARE CHE LA MORTE O i DOLORI TI RUBINO I RICORDI GIOIOSI.

Ho letto che ieri si scriveva di bloccare le grandi opere ........è l'esatto contrario.
E non solo secondo il mio punto di vista.

È opinione comune, fra imprenditori, politici e alcuni economisti, che per far uscire l’Europa, e in particolare l’Italia, dalla recessione debbano ripartire gli investimenti pubblici escludendoli dal calcolo dei parametri europei sui deficit eccessivi.
Riforme dal lato dell’offerta invece, come le liberalizzazioni dei mercati del lavoro e dei servizi, pur necessarie, sarebbero meno urgenti in quanto non avrebbero effetti immediati sulla crescita.

giusto giusto chi poi ci mangia sopra :lol::lol::lol::lol::lol::lol::lol::lol:
 
Mi spiace che tu metta sul ridere questa frase che invece è molto seria ed attinente al nostro Paese. A noi tutti. Tu e tuo figlio compreso.

Devi sapere che per fare pil, che è la cosa di cui più abbiamo bisogno nel breve periodo, devi "muovere tanto".

Nel dopo guerra si è "mosso tanto" con la grande ricostruzione.
La base di tutto il movimento, quella che si considera la "A", l'inizio, è l'edile.
Non puoi contestarmelo.

E solo favorendo l'edilizia si ripartirà con i consumi. A grandi cifre.
 
Altro discorso è invece la revisione delle modalità di attribuzione dei lavori, degli appalti.

Qui la porta è sfondata ai cambiamenti. Ma chi li fa ?
 
Puntuale come un cronometro, dopo i bubboni Expo e Mose, ecco l'imperativo del «ci vogliono più controlli», in accoppiata con gli altri: «serve una legge contro la corruzione» o «diamo più poteri ai controllori».


Mai sentito parlare dell'Avcp? È l'«Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture».

L'Autorithy «vigila sui contratti pubblici, anche regionali, per garantire correttezza e trasparenza», ma vigila anche «sull'osservanza della legislazione per verificare la regolarità degli affidamenti e l'economicità di esecuzione dei contratti» pubblici, e quindi al minimo avviso di ruberia «segnala al Governo e al Parlamento gravi inosservanze della normativa o la sua distorta applicazione».

Insomma una task force contro gli appalti truccati, un consiglio di sette esperti (nominati da Camera e Senato) «scelti tra personalità con riconosciuta professionalità che operano in settori tecnici, economici e giuridici».
Ad ognuno di questi controllori antimazzette vanno 196mila euro l'anno di compenso, e a loro si aggiunge una lunga sfilza di segretari generali e direttori e dirigenti generali da 180mila euro lordi l'anno, più una serie di impiegati, più quella dei consulenti.



Bastano? Neanche per sogno, c'è da fare una bella pulizia e quindi servono controllori, sennò poi truccano gli appalti.



Ecco quindi anche l'Anac, l'«Autorità Nazionale AntiCorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche», già Civit (Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubbliche), che poi è quella dove si è appena insediato il magistrato Raffaele Cantone, nominato a marzo dal presidente del Consiglio.

Anche l'Anac si occupa di corruzione, trasparenza e legalità, e il presidente è coadiuvato da un gran numero di professionisti.

Come la «Responsabile della prevenzione della corruzione», o la «Responsabile della trasparenza», due dei dirigenti dell'Autorità, i cui vertici sono composta da cinque consiglieri tra cui il presidente (180mila euro di stipendio) e poi 24 persone tra dirigenti e altri incarichi, più ovviamente i consulenti esterni che non mancano mai.



Due autorità pubbliche, piene di esperti e collaboratori, per stroncare la corruzione.
Basteranno? Macché.



Il ministro montiano della Funzione Pubblica, Patroni Griffi fu molto soddisfatto nel 2012 quando annunciò la creazione di una Commissione Anticorruzione presso il ministero della Funzione pubblica: «La lotta alla corruzione è una priorità per il governo - disse - accolgo con soddisfazione il lavoro della Commissione che ho istituito con il compito di formulare proposte per prevenire il fenomeno».

La dizione esatta della nuova task force è «Commissione per lo studio e l'elaborazione di proposte in tema di trasparenza e prevenzione della corruzione nella pubblica amministrazione», e in effetti ha prodotto una lunga «Relazione» piena di spunti e di riflessioni.


Basta lì con gli anticorruttori, in forze sufficienti per contrastarla?

No, anche le Regioni hanno i loro organismi regionali anticorruzione, efficacissimi se si pensa ad Expo e Mose.

In Regione Lombardia ad esempio si può chiedere un appuntamento al «Responsabile della Prevenzione della corruzione e Trasparenza», un dirigente regionale che ovviamente vigila, controlla, previene.

E pure in Regione Veneto c'è la «Sezione controllo di gestione, anticorruzione e trasparenza», coi suoi bei dirigenti.

Ma lì c'è anche il «Magistrato delle acque», un organismo ministeriale che vigila sulle regolarità delle opere nella laguna di Venezia, tipo Mose appunto.



Poi c'è anche l'Antimafia che controlla le possibili infiltrazioni criminali negli appalti, e c'è ovviamente la Corte dei conti che vigilia sulle opere pubbliche.



I controllori non mancano, eppure le mazzette fioccano.

Urge un'Autorità di controllo sui controllori?
 
Ho ricevuto questo invito.
Qualcuno lo conosce ?

Eduweb ha il piacere di invitarti al 1° Convegno Nazionale sugli Aumenti di Capitale che Giovanni Borsi terrà sabato 14 giugno 2014 a Parma presso l'Hotel Parma e Congressi in Via Emilia Ovest n. 281/A
L'evento è completamente gratuito!
E' un'opportunità imperdibile per vedere dal vivo le applicazioni delle tecniche di Giovanni Borsi sugli Aumenti di Capitale, considerando che saremo nel vivo degli Aumenti di Capitale dell'anno, ossia quello di Banca Monte dei Paschi di Siena e quello di Deutsche Bank !
 
Ho letto che ieri si scriveva di bloccare le grandi opere ........è l'esatto contrario.
E non solo secondo il mio punto di vista.

È opinione comune, fra imprenditori, politici e alcuni economisti, che per far uscire l’Europa, e in particolare l’Italia, dalla recessione debbano ripartire gli investimenti pubblici escludendoli dal calcolo dei parametri europei sui deficit eccessivi.
Riforme dal lato dell’offerta invece, come le liberalizzazioni dei mercati del lavoro e dei servizi, pur necessarie, sarebbero meno urgenti in quanto non avrebbero effetti immediati sulla crescita.

in italia basterebbe finire la salerno rc e rimettere a nuovo tutte le scuole ed efficienza energetica in tutti gli edilifi pubblici.. l'italia è già strapiena di cemento... copriamo di cemento le bellezze della ns terra e non verranno più neanche i marocchini...

quel pirl.a di sgarbi ieri sera una cosa buona l'ha detta ergastolo a chi rovina il bello dell'italia... e vai con esempi che c'è da vergognarsi di essere italiani e fare tanti danni....

poi controlli e controllori... una semplice legge ci vuole: 15 anni di lavori forzati e requisiti tutti i beni a tutta la razza .... il taglio delle mani a chi ruba più di un certo importo ..diggiamo 500 mila euro.. non è una legge mediovale .. nessuno deve avere la tentazione.. poi se vuoi rischiare sai quello che ti tocca... se ti va bene ok se ti va male paghi amarissimamente..
poi vediamo se qualcuno ci prova .. chi viene ripreso con telecamere o intercettato con le mani nel sacco subito pena applicata.. anche perchè in italia non si può perdere temp di fronte a prove evidenti....

tutto il casino di qs giorni di fronte a prove schiaccianti non c'è stato uno che ha confessato la sua colpevolezza... essere presi in giro non ha senso... bisogna educare la politica

ultima cosa può il mafioso fare una legge per ammanettarsi da solo ?
 
Buongiorno ragazzi :)


:-o:-o:D:D
 

Allegati

  • IMG-20140527-WA0001.jpg
    IMG-20140527-WA0001.jpg
    33,2 KB · Visite: 169
Mi spiace che tu metta sul ridere questa frase che invece è molto seria ed attinente al nostro Paese. A noi tutti. Tu e tuo figlio compreso.

Devi sapere che per fare pil, che è la cosa di cui più abbiamo bisogno nel breve periodo, devi "muovere tanto".

Nel dopo guerra si è "mosso tanto" con la grande ricostruzione.
La base di tutto il movimento, quella che si considera la "A", l'inizio, è l'edile.
Non puoi contestarmelo.

E solo favorendo l'edilizia si ripartirà con i consumi. A grandi cifre.

e fattela una risata...zio pork come sei permaloso :lol::lol::lol::lol:
comunque ti ha risposto il pilu sotto
non servono opere faraoniche che fanno lavorare solo i grossi amici degli amici e che costano 4 volte il reale valore per foraggiare il tutto...(e che poi tanto non vengono neanche finite)
servono tante piccole opere (edilizia scolastica in primis) che muovono lo stesso quntitativo di danari ma a molte anzi moltissime picccole imprese radicate sul territorio che a loro volta generano indotto...
ma che te lo sto a dire ....
tu sai già tutto :rolleyes:
 
Le grandi opere sono solo una parte dei lavori per creare pil.
Mai detto che "sono" il pil.

Ho solo auspicato la continuazione delle grandi opere in cantiere e - cosa ben più importante - la fine ed apertura delle stesse nei termini convenuti negli appalti.

Poi l'edilizia, il pil, lo fai anche e molto, con le piccole opere locali.
Pensa cosa muoverebbe un'opera pubblica in ogni comune d'Italia.
Moltiplicalo per 10, 100, 1000 nelle città più grandi.
 
Pilu, edilizia non è coprire di cemento le bellezze d'Italia.

Dalle tue parti ci sono esempi di quello che scrivi .......basta demolire.
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto