NON POSSIAMO MAI GIUDICARE LE VITE DEGLI ALTRI, PERCHE' OGNI PERSONA CONOSCE SOLO IL SUO DOLORE

ROMA – Le multe prese di notte costano di più. Come stabilito da una legge del 2009 e ricordato dal sito La Legge per tutti,
le violazioni del codice della strada commessa tra le 22 e le 7 di mattina costano fino ad un terzo in più rispetto alle analoghe multe prese di giorno.

L’aumento della contravvenzione non riguarda però tutte le violazioni, ma solo alcune,
come l’eccesso di velocità, il passaggio con il semaforo rosso, l’inversione di marcia o la violazione della distanza di sicurezza.
 
PIACENZA – Anche se l’infrazione al codice della strada è palese, le multe sono da annullare.

Motivo? I tutor sono fuorilegge.

L’ultima conferma arriva con un ricorso presentato da Angelo Scavone, avvocato bolognese di 61 anni ed ex assessore al Traffico della giunta Imbeni.
I tutor dell’A1 lo hanno beccato almeno tre volte mentre sfrecciava a 160/170 km orari tra Modena, Lodi e Piacenza.
Le multe di 133,92 euro moltiplicate per tre (184 dopo i 60 giorni) più nove punti decurtati dalla patente, sono state contestate dall’avvocato e il giudice di pace gli ha dato ragione.


Tutto nasce da una sentenza della Corte Costituzionale del 2015 che ha stabilito una volta per tutte:

“Tutte le apparecchiature impiegate nell’accertamento delle violazioni dei limiti di velocità siano sottoposte a verifiche periodiche di funzionalità e di taratura”.

A quella si è appellato l’avvocato bolognese. Morale della favola? Se la taratura degli apparecchi non è certificata, la sanzione è nulla.
 
Poverino .....come deve sentirsi frustrato

Prima di andarsene Barack Obama ha fatto delle nomine premiando con un posto alcuni membri del suo staff.

E non solo. Tra questi Valerie Jarrett (consigliere per l'impegno pubblico e gli affari governativi) e Susan Rice (ex ambasciatore presso le Nazioni Unite e consigliera per la Sicurezza nazionale).
Jarrett e Rice sono state nominate entrambe nel cda della Fondazione "John F. Kennedy Center for Performing Arts".
Un'altra poltrona al vice consigliere per la sicurezza nazionale Ben Rhodes: è stato nominato membro del Consiglio del memorial americano dell'Olocausto.

Josh Earnest, capo ufficio stampa della Casa Bianca, ha difeso la decisione di nominare gli attuali funzionari della Casa Bianca,
aggiungendo che queste persone continueranno a servire il loro Paese attraverso i nuovi incarichi.
Ovviamente le polemiche non mancano, anche se la Casa Bianca nega che vi siano problemi giuridici né tantomeno etici:

"Il presidente Obama ha questo potere e agisce in linea con gli interessi del Paese".

A parte gli ex membri dello staff premiati con una poltrona, Obama ha nominato anche alcuni atleti al
Consiglio del presidente su Fitness, sport e nutrizione: la ginnasta Gabrielle Douglas, la calciatrice Carli Lloyd e l'ex campione di basket Kareem Abdul-Jabbar.

Il senatore del Maine Angus King, noto per le battaglie ambientaliste,
è stato nominato membro del consiglio di amministrazione del Roosevelt Campobello International Park.
Interessante notare che nessuna delle nomine effettuate dal Obama richiede la conferma del Senato.

Obama aveva annunciato l'intenzione di nominare Todd Haskell ambasciatore presso la Repubblica del Congo,
anche se è assai improbabile che questa venga confermata sotto l'amministrazione Trump.
Earnest, però, ha tenuto a precisare che "non si sa mai". Sottinteso: magari Trump apprezzerà le qualità e confermerà la scelta di Obama. Staremo a vedere.

Intanto c'è da registrare un'altra decisione che farà discutere.

Obama ha disposto uno stanziamento di 500 milioni di dollari per il Green Climate Fund delle Nazioni Unite,
portando così ad un miliardo il finanziamento complessivo per l'agenzia.
Nell'annunciare il contributo, il portavoce del dipartimento di Stato americano John Kirby ha precisato che

"non c'è alcun intento malizioso" dietro lo stanziamento.

Ma è sin troppo evidente che la mossa stride con le idee del presidente eletto Donald Trump.
 
Migliaia di motociclisti si stanno preparando per arrivare a Washington nel giorno dell’insediamento di Trump il 20 gennaio.
L’azione dimostrativa dei Bikers For Trump è prevista per evitare eventuali incidenti durante la cerimonia.

«Saremo presenti all’insediamento. Formeremo un muro di carne», ha detto il fondatore dell’associazione, Chris Cox
«Resteremo saldamente fianco a fianco e ci batteremo con coloro che cercano di sfondare il cordone di polizia»,
ha promesso Cox, notando che i motociclisti del suo gruppo si aspettano un trasferimento pacifico del potere.
Secondo il leader del gruppo, nei “Bikers For Trump” sono iscritte centinaia di migliaia di persone provenienti da diversi Stati, tra cui Texas, Arizona, Florida, Pennsylvania, Ohio e New York.

«Trump come eroe dei bikers funziona perché la sua figura di politico antipolitico s’affratella naturalmente con lo spirito libero del motociclista
che affronta le strade dell’America senza legami e vincoli, sostenuto soltanto dalla fiducia del suo clan».

Trump «dice quel che pensa, e noi bikers crediamo nella libertà. Sentiamo che lui è uno di noi»,
ha detto un partecipante alla manifestazione intervistato da Bloomberg, con parole che inquadrano un sentimento dominante.
«Dice quello che ha in mente, e questo è ciò che un biker fa: dice quello che pensa.
Se ti piace bene, se non ti piace vai da un’altra parte», ha detto un altro al New York Times.
 
Ma và ......

Duecento su duecento: praticamente un record.

Record però di cui non andar fieri quello che, secondo una perizia, sarebbe stato stabilito dai M5S di Palermo.
Duecento firme false su duecento scelte a caso (su oltre 1.400) dalla Procura di Palermo per eseguire la perizia grafica
nell’ambito dell’inchiesta sul M5S sulle amministrative del capoluogo siciliano del 2012.

E chissà quanto sarà infuriato adesso Beppe Grillo.
Il dato, disastroso per l’immagine del movimento, emerge dalla relazione dei periti consegnata dai consulenti della Procura
al Procuratore aggiunto di Palermo Dino Petralia che coordina l’inchiesta con la pm Claudia Ferrari.

I magistrati, come si apprende, avevano scelto circa duecento firme a campione tra le oltre 1.400 al centro dell’inchiesta
che vede coinvolti tre deputati nazionali e due deputati regionali del M5S e altre otto persone.

In termine tecnico sono “apocrife“, come scrivono i periti nella relazione, cioè false, le firme depositate dal Movimento 5 stelle
per la presentazione della lista alle elezioni comunali di Palermo del 2012. Almeno le duecento esaminate.
 
Vedremo cosa accadrà ......

“Inauguration Day”, Donald Trump
sceglie a sorpresa la sobiertà.
Il 20 gennaio non ci saranno né lo sfarzo né le feste prolungate organizzate dai suoi predecessori,
ma quanto basta per sottolineare l’alto significato simbolico del passaggio di consegne tra due presidenti.

Basterà dire che i festeggiamenti per il primo mandato di Obama durarono cinque giorni, mentre quelli per Trump si limiteranno a tre.
Non solo: Bill Clinton partecipò a 14 balli il giorno dell’inaugurazione, Trump ha promesso di affacciarsi solo a tre.
E la parata su Pennsylvania avenue durerà solo 90 minuti contro le oltre quattro ore di altri presidenti.

Il comitato inaugurale afferma di aver raccolto 90 milioni di dollari in donazioni private per l’evento, contro i 53 di Obama nel 2009.
I biglietti per i balli inaugurali sono stati mantenuti al prezzo di 50 dollari per permettere a tutti di parteciparvi.
E molti dei party organizzati a Washington dai diversi stati dell’unione riferiscono di aver già il tutto esaurito da settimane.
Le prenotazioni alberghiere sono per ora pari a quelle dell’inaugurazione del secondo mandato di Obama. Staremo a vedere.

Il prossimo 20 gennaio sarà comunque un giorno che rimarrà nella storia.
 
:d:

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Quando voglio sorridere, vado a leggere gli articoli di questo signore.
Deve avere la bile che gli sale al cervello e glielo intasa.
Poi trovo in rete questo articolo e ....capisco.

Domenico Naso è un giornalista del Fatto Quotidiano che si occupa di tv.

Negli ultimi giorni ha insultato e deriso una giovane attrice, Tea Falco.

C’è gente che viene pagata (poco, naturalmente) per scrivere (male) di televisione.

Per renderci conto di che tipo è Domenico Naso, basti sapere che prima del Fatto Quotidiano ha lavorato per Vanity Fair e il Secolo d’Italia, giornale della destra neofascista.

Ora, perché proprio lui è il peggio del già pessimo giornalismo italia?

Perché ha pubblicato delle mail private, inviate dalla mamma della giovane attrice Tea Falco.

Al Fatto quotidiano sono abituati a pubblicare spifferi delle procure e notizie la cui pubblicabilità è borderline; d’altronde, il direttore Marco Travaglio è stato condannato per diffamazione, la deontologia del giornale quella è.

Domenico Naso, non contento di aver deriso la povera Tea Falco (una povera ragazza diventata il facile capro espiatorio per le frustrazioni di milioni di sfortunati) ha pubblicato le email PRIVATE mandategli dalla madre. Un comportamento deplorevole.

ma la cosa più disgustosa, che ci fa sospettare che Naso oltre a essere un pessimo giornalista sia anche una pessima persona, è la sua reazione, che potete leggere qui sotto:



Rendiamoci conto: non solo lui si comporta uno schifo, ma dà dell’ “ipocrita” a chi glielo fa notare,
sottintendendo che chiunque si sarebbe comportato come lui e che è normale comportarsi da infame,
riportando colloqui privati ed esponendo al pubblico ludibrio il legittimo risentimento di una madre ferita nell’orgoglio.

Insomma, siamo certi che con atteggiamenti del genere Domenico Naso saprà farsi strada nel mondo del giornalismo italiano.
 

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