Dal Corriere
In effetti ultimamente si tenta di proibire tutto quanto non sia in linea e al tempo stesso obbligare a tutto ciò che va bene a chi comanda. Fatalità chi comanda è il PD, nonostante non abbia vinto le elezioni e governi con i trasformisti che hanno ricevuto il voto di chi al PD si opponeva. E nonostante stia andando incontro ad una (meritata) disfatta, o forse proprio per quello, i suoi rappresentanti, in un clima da fine dell'Impero, stanno riempiendo il territorio civile di mine e trappole destinate ad insanguinare tutto e tutti.
Preciso che uguale commento scriverei per qualunque altro partito intendesse proibire l'espressione di idee dei suoi oppositori: si chiama dittatura. Ci siamo ormai in mezzo, e non intendo portare esempi che sarebbero OT. Ma che si voglia proibire il commercio di gadget fascisti perché si trattò di una dittatura, allora proibite anche i ritratti di Napoleone, censurate Cesare e il De Bello Gallico, cancellate dai libri di storia i nomi di Hitler (lo lasceranno solo se abbinato a qualche aggettivo spregiativo incluso però in una speciale lista approvata da una commissione ecc ecc), di Oliver Cromwell, di Attila e magari anche di Papa Clemente VIII, quello che si è bruciato Giordano Bruno.
Questa gente tornerà a mettere le braghe alle gambe dei tavoli, e magari ai nudi del Giudizio Universale. Intanto le sta mettendo alla Storia. E, più modestamente, ai mercatini - dove di tutta quella robaccia non mi ero mai interessato prima di oggi, ma sono pronto a tornare ad esporre pur di rompere le gonadi a costoro con qualche acquaforte di ometti in orbace o paesaggini mostranti orgogliosamente l'EUR. (a proposito, lo butteranno giù davvero?)