Successivamente alla sua esperienza in Banca d'Italia e in Confindustria è stato presidente del
Credito Industriale Sardo (1980-1989), segretario generale per la Programmazione Economica al
Ministero del bilancio (1980-1982), direttore generale e poi amministratore delegato della
Banca Nazionale del Lavoro (1989-1990), quindi Presidente del
Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (1990-1999), di
Impregilo, di
Gemina, degli
Aeroporti di Roma e del
Consorzio Venezia Nuova (2000-2005). Tra il 2000 e il 2005 è stato consigliere di amministrazione di
RCS e
TIM Italia. Dopo essere stato vice presidente di
Capitalia, all'atto della fusione con
Unicredit, viene nominato presidente della
Banca di Roma. Dal settembre 2010 al febbraio 2014 ha esercitato nuovamente le funzioni di presidente del Fondo interbancario di tutela dei depositi.
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Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato, con delega al riordinamento delle
partecipazioni statali nel
governo Ciampi (aprile 1993 - aprile 1994), è stato nel biennio 2005-2006, durante il
governo Berlusconi III, a capo del
Dipartimento per le Politiche Comunitarie della Presidenza del Consiglio dei ministri e Coordinatore del Comitato Tecnico per la
Strategia di Lisbona, che ha redatto il
Piano Italiano per la Crescita e l'Occupazione presentato alla Commissione Europea il 15 ottobre 2005.
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