Ciao a tutti

domanda da neofita sulle CV: vorrei capire SE e in QUALI CIRCOSTANZE l'obbligazionista può essere "OBBLIGATO" alla conversione


grazie
 
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domanda da neofita sulle CV: vorrei capire SE e in QUALI CIRCOSTANZE l'obbligazionista può essere "OBBLIGATO" alla conversione

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Be', dev'essere indicato sul prospetto informativo. Dunque dipende da caso a caso.

La BPM CV, per esempio, è un caso di conversione obbligatoria... a un prezzo assurdo... alla larga! :D
 
Ciao a tutti

domanda da neofita sulle CV: vorrei capire SE e in QUALI CIRCOSTANZE l'obbligazionista può essere "OBBLIGATO" alla conversione


grazie
Se non è scritto nel regolamento, non può assolutamente accadere .
Forse e dico forse un regolamento si può pure cambiare , ma che io sappia in Italia ,mai è successo.
Neanche con le AZA CV ,la cui maggioranza sia di azioni sia di convertibili le aveva in mano il Tesoro e quindi poteva fare quello che voleva e perciò le poteva fare divenire mandatory cioè con obbligo di conversione , questo è accaduto. E se vado indietro nel tempo nel caso del credito fondiario (il famoso e famigerato ma non per me FONSPA) ,gli azionisti non hanno preso niente ,la convertibile ha pagato i suoi 100 (e alla scadenza naturale) e anche la cedola è stata onorata: se avessero potuto, su questa potevano renderla mandatory . E quindi o sono belinoni loro o non si può proprio fare.
Proprio su Fonspa CV (della quale mi sembra di rammentare pure il codice 52016 ma potrei sbagliare non essendo nella mia agenda dato che la usavo solo come arbitraggio e non per cassetto) ho un racconto di vita vissuta :ci fu un tempo che comprando appunto questa Fonspa cv e vendendo l'azione (che si trovava a prestito) si portava a casa un 3-4% al mese pulito . Ovviamente ne approffittai e come quasi sempre succede mi copiò e questa volta era il direttore della filiale . Accortomi della cosa , lo investii dicendogli che la operazione la poteva fare anche lui per se stesso e per i propri famigliari ,ma assolutamente non per altri clienti perchè era una operazione made in Fabbro . Lui capì la situazione anche perchè se avesse continuato sarei andato altrove e io gli facevo comodo perchè se doveva comprare qualche convertibile per un cliente come cassetto, non sentiva Milano ,ma telefonava al sottoscritto.Quindi si fermò .
 
Se non è scritto nel regolamento, non può assolutamente accadere .

ok, quindi sulle mie Bns CV prese a 87 "cavalcando l'onda", dovrei essere libero di convertire solo se l'azione superasse l'euro e quindi la cosa diventasse conveniente dato il rapporto di conversione, in caso contrario nessuno potrà obbligarmi (come mi era parso in effetti di aver capito in fase di acquisto) e sarò libero di portarle a scadenza a 100 con ottimo rendimento annuo.

E' così anche sulle SIAS giusto? Solo che lì la convenienza della conversione si avrebbe con l'azione sopra 10,5 €:-?
 
ok, quindi sulle mie Bns CV prese a 87 "cavalcando l'onda", dovrei essere libero di convertire solo se l'azione superasse l'euro e quindi la cosa diventasse conveniente dato il rapporto di conversione, in caso contrario nessuno potrà obbligarmi (come mi era parso in effetti di aver capito in fase di acquisto) e sarò libero di portarle a scadenza a 100 con ottimo rendimento annuo.

E' così anche sulle SIAS giusto? Solo che lì la convenienza della conversione si avrebbe con l'azione sopra 10,5 €:-?

ma non ti basare sulla conversione. Cioè, mi spiego meglio, non comprare mai una convertibile pensando poi in un domani di convertirla :ad esempio se la BNS azione andasse a breve ad 1 €, la sua cv probabilmente varrebbe 110-115 e allora perchè devi convertire in una azione ad 1 €, tanto vale che tu venda la tua BNScv a 110-115 senza altresì accollarti i ritardi di consegna della azione . O anche il rischio di trovarsi caricata un azione con godimento non regolare (esempio BPE12). Non accade in pratica mai che con azione sullo strike, la cv valga 100 : varrà sempre di più .
Tu devi comprare la convertibile con l'ottica che male che vada i 100 alla sua scadenza li prenderai (a meno che la società fallisca e qui entra in gioco il primo comandamento :investire solo in titoli che presumibilmente non riserveranno sorprese future molto negative per non dire nefaste) ,ma sapendo anche che, se tutto va per il meglio, cioè se l'azione a cui è collegata la convertibile salirà ,con la tua convertibile ti porterai a casa un guadagno percentualmente un POCO o ASSAI minore dello incremento che avrà avuto l'azione nel frattempo .E giudicare questo POCO o questo ASSAI , è compito che un buon convertibilista deve avere
 

Fin dalla nascita di Arkimedica, ci fu uno stretto legame (anche manageriale) tra l'azienda e la banca.

Sto parlando degli inizi della quotazione del titolo, che io comprai a prezzi d'emissione e che rivendetti (ne avevo parecchie) con un 50% di gain :up:

Non lo dico per fare il figo, ma per sottolineare che mi studiai molto bene l'azienda, quando ne ero azionista... e scelsi anche il timing giusto per uscire (cosa che, lo ammetto, fu anche dovuta al kulo).

Ora, se Credem sta iniziando a disinvestire da Arki, qualcosa vorrà pur dire... e a me questo non piace. Ragion per cui non (ri)compro il titolo e non compro la CV.
 

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