Da B&F di dieci giorni fa...
Primi segnali di risveglio per il settore immobiliare. La
big Beni Stabili, che da sola vale quasi il 40% della capitalizzazione
del comparto, ha infatti raggiunto un indice di
appetibilità di 75 punti, mentre Uni Land si piazza al secondo
posto a quota 70, seguita (a 60 punti) da Igd e Risanamento.
A giocare a favore di Beni Stabili, società romana
controllata al 68% dalla francese Fonciere des Regions,
la forte diluizione del titolo in confronto al proprio
valore netto.
A fronte di una quotazione di 0,60 euro, infatti,
il Nav al netto di tasse, mark to market dei derivati e
debito a tasso fisso, supera gli 1,2 euro per azione. Tuttavia,
la scarsa visibilità sul comparto e la mancanza di numerosi
dati prospettici di bilancio, in particolare per quanto
riguarda le stime di utili e di tasso di crescita di medio
termine rischiano di distorcere la classifica.