Credo che questo bond (convertibile... mah, forse la parola è un po' troppo grossa) sia pensato per garantire che la conversione sia sempre conveniente, anche in caso di crollo dell'azione, limitando al contempo il premio per il bondista se l'azione dovesse impennarsi.
Guardando la situazione ad oggi, vediamo che molte convertibili sul mercato di convertibile hanno soltanto più il nome, perché il premio sull'azione è arrivato a livelli tali da essere irragiungibile.
Con un bond del genere questo difficilmente succederà, perché - ribaltando l'esempio di prima - se l'azione dovesse andare da 5 a 3,5, il numero di azioni assegnate passerebbe da 5 a 7, con conguaglio in denaro.
Devo guardare meglio cosa succede nel caso in cui l'azione finisca sotto il suo valor nominale di 3,5€, mi sembra si parli di conguaglio in cash pure lì.
Insomma, come convertibile non è granché... può essere considerata come un bond corporate (senior, vale la pena di sottolinearlo) che rimborsa a 111 (per via dello sconto del 10% applicato al prezzo delle azioni, callable a 117 a discrezione dell'emittente, tenendo presente per il calcolo del rendimento che la conversione della tranche in corso comporta la perdita del rateo (su questo devo leggere meglio il regolamento), che viene invece pagato se fosse l'emittente a richiamare il titolo.
Alla fin fine c'è di molto meglio in giro ed UBI cv è tutta un'altra cosa, ma se il diritto si porta via ad un buon prezzo, presa come bond più o meno "normale", non è neppure una "sola" come tante altre porcherie che vengono piazzate al retail, convertendo BPM in testa...