Domani l'assemblea straordinaria del Banco
RISPARMIO. I soci decidono sull'emissione di obbligazioni per rafforzare il capitale. Via al riordino dalla rete sportelli
Domani si tiene a Veronafiere l'assemblea straordinaria dei soci del Banco Popolare per decidere se dare al consiglio di gestione la delega a emettere «obbligazioni convertibili da offrire in opzione agli aventi diritto, con conseguente aumento di capitale sociale», per un importo massimo di un miliardo di euro. I soci sono convocati alle 9 al padiglione 7b del quartiere fieristico veronese (ingresso E1).
Lo scopo dell'emissione del «soft mandatory» (questo il nome del prodotto), come aveva detto il 21 gennaio in un'intervista a L'Arena Maurizio Faroni, capo della finanza del Banco, è un rafforzamento del patrimonio con l'emissione di un prestito di nuova formula «rivolto a tutti gli investitori, ma con attenzione ai piccoli azionisti». L'obbligazione dovrebbe dare cedole semestrali con un redimento superiore a quello del mercato monetario. L'opperazione consentirà di rafforzare il patrimonio portando il rapporto pro forma Core Tier 1 al di sopra del 7%.
Intanto ieri si è appreso che il Banco avvia il «processo di ottimizzazione della rete del gruppo» per «migliorare il posizionamento competitivo sul territorio», intervenendo sulle sovrapposizioni esistenti e migliorando le performance degli sportelli. Il 10 aprile il gruppo presieduto da Carlo Fratta Pasini, secondo quanto riferito dall'agenzia Radiocor e non smentito dal Banco, chiuderà 86 filiali e altre 6 saranno trasformate in «sportelli distaccati». Coinvolti 199 dipendenti, che saranno ricollocati senza alcun esubero. Il riassetto, d'altra parte, punta anche a «individuare opportunità di investimento/potenziamento della presenza su specifici territori storici e ad alta attrattiva». Nel dettaglio, l'operazione riguarda 42 filiali della Banca Popolare di Verona, 33 della Popolare di Lodi, 12 della Popolare di Novara e 5 della Cassa di Risparmio di Lucca Pisa e Livorno. I rapporti con la clientela saranno trasferiti alle filiali più prossime. In Italia il Banco conta su una rete di circa 2.200 sportelli.
La notizia è arrivata al termine di un'altra giornata nera in Borsa per il titolo che ha perso il 3,03% chiudendo a 4,7250 euro per azione; uno scivolone che si aggiunge al -4,65% del giorno precedente. Insoma un quasi -8% in due giorni, peraltro negativi per tutti i bancari a Piazza Affari.
Sempre ieri è arrivato anche il via libera della Consob al documento sull'offerta pubblica di scambio lanciata dal Banco sulle polizze index linked con sottostanti titoli emessi da banche islandesi. Il periodo dell'adesione all'ops partirà l'8 febbraio, per concludersi il 12 marzo. I titoli saranno scambiati con obbligazioni senior zero coupon emesse dal Banco e un eventuale conguaglio in denaro. Il valore nominale complessivo dei premi versati nelle polizze oggetto di offerta è di 138,7 milioni.