eni Stabili ha ora tutte le carte in regola per diventare un Siiq. Questa mattina l'azionista di riferimento, la società francese Foncière des Regions, ha annunciato che ridurrà la propria partecipazione dal 68% al 52,5% spianando la strada alla trasformazione della società italiana in Siiq. Un percorso da tempo annunciato, ma mai realizzato per le oggettive difficoltà dell'oeprazione: per diventare vere e proprie Società di Investimento Immobiliare Quotata (Siiq), non ci può essere un azionista che possiede oltre il 51% del capitale.
Oggi è arrivato l'escamotage tecnico: Foncière des Regions distribuirà ai suoi soci il 15,5% del capitale di Beni Stabili sotto forma di dividendo straordinario, liberandosi di fatto di quasi 300 milioni di azioni della società immobiliare, e il titolo a Piazza Affari balza in rialzo di oltre il 10%.
Varata con la finanziaria 2007, la normativa delle Siiq prevede una serie di vantaggi fiscali rilevanti, ma i requisiti richiesti sono precisi. Le Siiq non possono avere un azionista con una quota superiore al 51% del capitale, e il 35% delle quote deve essere nelle mani di singoli azionisti che non detengano più dell'1% ciascuno. Una vera e propria public company, con l'obbligo di distribuire ogni anno l'85% degli utili realizzati, l'80% dei quali deve derivare dagli affitti degli immobili.
Secondo Foncière des Regions, la trasformazione in Siiq avrà un impatto positivo del 50% sull'utile ricorrente della società, quello che non tiene conto di eventuali plusvalenze derivanti da cessioni di immobili o portafogli immobiliari. L'operazione, spiega un analista che preferisce non essere citato, potrebbe portare a risparmi fiscali vicini ai 20 milioni di euro. La notizia è molto positiva per il titolo, spiega un analista di una sim milanese, in quanto la trasformazione in Siiq determinerà in Borsa una diminuzione dello sconto sul Nav, il valore netto degli asset.
Non mancano però alcuni dubbi. Nel breve termine, avverte l'analista, il titolo potrebbe perdere terreno penalizzato dall'arrivo di azioni sul mercato: il rischio è che alcuni azionisti di Foncière des Regions decidano vendere i titoli che riceveranno sotto forma di dividendo.
Gli analisti di Cheuvreux oggi hanno confermato il giudizio underperform convinti che, anche nello scenario migliore, la valutazione del titolo non è attraente. Per diventare una vera e propria Siiq, sottolinea il broker, Foncière des Regions dovrà cedere un altro pacchetto di azioni, pari a circa l'1,5% del capitale e questo potrebbe portare debolezza sul titolo. Visione contrastante rispetto a quella degli analisti di Mediobanca, che oggi hanno portato il giudizio a outperform da neutral, o di Banca Akros, che ha promosso il titolo a buy da accumulate, con target a 0,75 euro.
A fine 2009 Beni Stabili aveva un valore complessivo del portafoglio immobiliare di 4,205 miliardi
di euro. In Borsa la società capitalizza 1,27 miliardi.