Ora 98,xx.
Ammesso che Bp non faccia default (e' sempre bene ricordare queste cose
in periodi come questo) e ricordando che si maturano interessi al 4,75%,
acquistata a 98,.. ci si aspetta che all' atto del lancio ufficiale della conversione si vada a 103-105.
a quel punto in funzione dell' apertura short o se non ci si vuole complicare la vita si rivende al prezzo che dovrebbe fare.

Perche' ora 98 e non 101-102.
Perche' vista l' estrosita' della dirigenza e dei politici europei potrebbe sembre non avvenire la conversione.
ad esempio le norme sul tier1 al 9% potrebbero essere lasche o Bp optare solo per un mega aumento di capitale (dove si prendono i diritti).

Rimane sempre un' alea che puo' cambiare le cose .
Altrimenti compreremmo per tutti i ns soldi BP cv e faremmo dei bei soldini.
Ma cosi' saremmo furbi e ......il mercato a volte castiga i furbi.

Quindi attenzione a cio' che si fa'.
Le possibilita' di gain sembrano esserci ma il condizionale e' sempre d' obbligo e in questo periodo lo e' ancora di piu'.


Grazie Canzian per la paziente risposta.

Io ho fatto spesa a 98,40

Ora attendo gli eventi e spero nei 104

Grazie
Ciao
:up:
 
Banche a caccia di alternative - Il Sole 24 OREBanche a caccia di alternative

di Maximilian Cellino
http://www.ilsole24ore.com/art/fina...accia-alternative-225308.shtml?uuid=AavCIxGE#29 ottobre 2011
In questo articolo




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Banche a caccia di alternative


«Evitare il mercato» è di questi tempi la parola d'ordine per le banche italiane costrette dall'European Banking Authority (Eba) a rafforzare i requisiti di patrimonio. Fare a meno nuove operazioni di aumento di capitale non sarà certo semplice, e nel caso di UniCredit sarà probabilmente impossibile. Ma almeno nelle intenzioni Mps, Ubi e Banco Popolare proveranno a rispondere alle richieste senza passare attraverso quelle "forche caudine" che hanno già attraversato nel 2011.
Per capire come sia possibile aggirare l'ostacolo anziché saltarlo di netto è forse utile ricordare come quell'asticella fissata al 9% dall'authority europea non sia niente altro che un rapporto fra il «Core Tier 1», cioè il patrimonio della banca al netto degli strumenti ibridi, e le attività dello stesso istituto di credito, essenzialmente gli impieghi verso la clientela, ponderate in base al rischio (risk weighted asset, Rwa). Se la si vuole raggiungere e superare si può aumentare il numeratore di questo rapporto (il patrimonio), oppure ridurre il denominatore (il valore delle attività). Il ricorso al mercato è il modo più diretto e conosciuto per accrescere il patrimonio, ma non l'unico come si è visto dai comunicati delle banche italiane: UniCredit, Mps, Ubi e Banco Popolare hanno tutte una riserva da utilizzare nei momenti di bisogno che si chiama bond convertibile. I nomi degli strumenti sono per la verità i più disparati ed esotici (Fresh, soft mandatory), ma non devono impaurire perché la sostanza è la stessa: procedendo alla conversione in azioni di queste obbligazioni si aumenta la dotazione di capitale.

Il problema è che la conversione dei bond, per quanto sembri ormai un passaggio obbligato per le banche raggiunte dal diktat dell'Eba, non sarà sufficiente e i soldi andranno trovati altrove. «Credo che gli istituti decideranno di non distribuire, in parte o del tutto, i dividendi e che proveranno a realizzare plusvalenze dalla cessione di asset non strategici», osserva Gabriele Benedetto, senior manager di Value Partners. Entrambe le vie sono percorribili per aumentare il «Core Tier 1», ma hanno pure le loro controindicazioni. La destinazione degli utili a riserva di capitale si ripercuoterà infatti inevitabilmente sugli azionisti privati e su quelli istituzionali, come le Fondazioni, mentre per la vendita delle attività non «core» i tempi sono piuttosto ristretti, visto che l'obiettivo va raggiunto entro il giugno 2012.
La riduzione delle attività che stanno al denominatore del rapporto incriminato non sarà operazione altrettanto semplice. L'apporto più determinante arriverà, come precisato da Ubi e Banco Popolare, da un cambiamento delle metodologie contabili utilizzate per ponderare i rischi dell'attivo e qui la faccenda necessità di una spiegazione. Finora le due banche utilizzavano l'approccio «standard» dettato da Basilea 2, che assegna una percentuale fissa in base al rating di un'azienda a cui si presta denaro (ad esempio il 20% per le triple e doppie A, il 50% per la A singola). UniCredit e Intesa Sanpaolo si basano invece sulla metodologia «advanced» che permette di valutare il coefficiente di assorbimento del capitale attraverso un modello statistico interno.
Il passaggio, per Ubi e Banco Popolare, è piuttosto complesso perché necessita prima lo sviluppo dei modelli, poi il controllo e l'autorizzazione della Banca d'Italia, ma i due istituti pensano di essere a buon punto in questo iter. A prima vista, il cambiamento di metodologia sembrerebbe una sorta di artificio contabile, ma non è così. «Attraverso il modello advanced – spiega Benedetto - le banche possono valutare in modo più accurato il cliente, la sua probabilità di default, le perdite che possono derivare da un evento simile e l'esposizione complessiva: i benefici sono reali».
Alle banche che non riusciranno a raggiungere gli obiettivi in altro modo non resterà altra via che ridurre le attività o la loro rischiosità, il cosiddetto «deleveraging». In altre parole l'intervento dell'Eba, nato con le migliori finalità, potrebbe comportare una pericolosa riduzione del credito erogato, o quantomeno un rimodellamento della struttura degli asset verso impieghi meno rischiosi. E pensare che l'obiettivo dell'intervento dell'authority è proprio «aiutare le banche a continuare le proprie attività di concessione del credito nel 2012 ed evitare una spirale forzata di riduzione della leva e il conseguente credit crunch».
 
l' articolo analizza in modo razionale come le banche possono raggiungere il tier1 al 9%.
Pero' nel caso di BP si stimano mancare 2,8 mld.

Senza aumenti di capitale la vedo dura.
Obbligo di convertire la soft per recuperare 1mld
Per il restante 1,8 mld probabilmente cercheranno di "contabilizzare al meglio" e non ho la piu' pallida idea di questa "contabilizzazione" ma
mi risulta difficile pensare ad un lifting pesante che risulti credibile.
Abbassare gli impieghi significa fare rientrare i fidi poco rischiosi perche'
ora come ora fare rientrare i rischiosi significa contabilizzare come inesigibili crediti ora registrati come in sofferenza.
E comunque alzare 1% il tier con i rientri occorre far rientrare circa il 10%

Come dicevo(in tempi non sospetti) ad un amico interno a Bp il buon Saviotti doveva convertire la soft ed emetterne in fretta una seconda
come vuole fare la Bper.
Purtroppo ora vista la necessita' del tier1 al 9% difficilmente riuscira' ad evitare un adc.

Dimenticavo ..... puo' vendere le quote di Italease e Dexia ......
dando un conguaglio al compratore.
 
l' articolo analizza in modo razionale come le banche possono raggiungere il tier1 al 9%.
Pero' nel caso di BP si stimano mancare 2,8 mld.

Senza aumenti di capitale la vedo dura.
Obbligo di convertire la soft per recuperare 1mld
Per il restante 1,8 mld probabilmente cercheranno di "contabilizzare al meglio" e non ho la piu' pallida idea di questa "contabilizzazione" ma
mi risulta difficile pensare ad un lifting pesante che risulti credibile.
Abbassare gli impieghi significa fare rientrare i fidi poco rischiosi perche'
ora come ora fare rientrare i rischiosi significa contabilizzare come inesigibili crediti ora registrati come in sofferenza.
E comunque alzare 1% il tier con i rientri occorre far rientrare circa il 10%

Come dicevo(in tempi non sospetti) ad un amico interno a Bp il buon Saviotti doveva convertire la soft ed emetterne in fretta una seconda
come vuole fare la Bper.
Purtroppo ora vista la necessita' del tier1 al 9% difficilmente riuscira' ad evitare un adc.

Dimenticavo ..... puo' vendere le quote di Italease e Dexia ......
dando un conguaglio al compratore.

in base ai report BP dei mesi scorsi ed al piano industriale uscito in tempi non sospetti:
per fine anno previsto CT1 al 7%
CV 1,08%
gestione, utili 0,3% - dvd mi sa che diventa risibile ed infimo, ammesso ci sia
modello advanced gest. rischi 0,8% - sempre che Bankitalia approvi
sval. tds -0,7% circa
______________________
Tot 8,5 %

mancano un 500-600 milioni circa
Frega la mancata cessione di Agos Ducato (0,60%) a meno che non vadano a compromessi o che non vendano qualche % del Creberg.

Cmq è molto penalizzante svalutare i tds italiani per il calcolo del CT1, laddove la gran parte di quelli del Banco sono in scadenza nei prox 3 anni.

Imho l'accordo franco-tedesco penalizza le banche italiane decisamente a scapito di certi cadaveri tedeschi con CT1 altissimo e con ancora casini in mano relativi ai derivati. La bassa leva italiana non viene presa neppure in considerazione, quando una DB ha leva di 50!
Questo significa non avere una voce politica autorevole.
 
Ultima modifica:
Riscatto anticipato BPER 4% 2010-2015

Dal comunicato del 28/10/11:
Il “Prezzo Ufficiale” delle azioni BPER rilevato al termine della seduta di borsa del 28 ottobre 2011 è pari ad Euro 5,8913.
Pertanto, agli obbligazionisti spetta un ulteriore conguaglio in denaro, determinato, ai sensi dell’articolo 11 del Regolamento del POC 2010-2015, in complessivi Euro 15.272.569.
Tale conguaglio sarà corrisposto per il tramite degli intermediari autorizzati aderenti al sistema di gestione accentrata di Monte Titoli S.p.A. con valuta 31 ottobre 2011.

A questo punto avendo 10.000 Euro di convertibile, in che data mi verranno assegnate le azioni e accreditato il conguaglio?
Grazie finmarco
 
Dal comunicato del 28/10/11:
Il “Prezzo Ufficiale” delle azioni BPER rilevato al termine della seduta di borsa del 28 ottobre 2011 è pari ad Euro 5,8913.
Pertanto, agli obbligazionisti spetta un ulteriore conguaglio in denaro, determinato, ai sensi dell’articolo 11 del Regolamento del POC 2010-2015, in complessivi Euro 15.272.569.
Tale conguaglio sarà corrisposto per il tramite degli intermediari autorizzati aderenti al sistema di gestione accentrata di Monte Titoli S.p.A. con valuta 31 ottobre 2011.

A questo punto avendo 10.000 Euro di convertibile, in che data mi verranno assegnate le azioni e accreditato il conguaglio?
Grazie finmarco

Le azioni e la prima parte in denaro le dovresti già avere a me le hanno caricate ieri dopo la chiusura.

Il conguaglio invece sarà accreditato con valuta 31.

Le azioni in realtà le dovevano caricare ieri mattina e molti le hanno avute subito, basta vedere i forti volumi di vendita della seduta.
Averle a fine seduta non ha garantito il 100% infatti da lunedì non ci sarà garanzia di poter vendere le azioni a 5.8913, il prezzo ufficiale di ieri su cui è stato calcolato il conguaglio. Chi invece le ha avute venerdì mattina ha potuto vendere gradualmente durante la giornata e spuntare un prezzo medio molto vicino al prezzo ufficiale.

Inefficienza degli intermediari che pagano i clienti.
 
Le azioni e la prima parte in denaro le dovresti già avere a me le hanno caricate ieri dopo la chiusura.

Il conguaglio invece sarà accreditato con valuta 31.

Le azioni in realtà le dovevano caricare ieri mattina e molti le hanno avute subito, basta vedere i forti volumi di vendita della seduta.
Averle a fine seduta non ha garantito il 100% infatti da lunedì non ci sarà garanzia di poter vendere le azioni a 5.8913, il prezzo ufficiale di ieri su cui è stato calcolato il conguaglio. Chi invece le ha avute venerdì mattina ha potuto vendere gradualmente durante la giornata e spuntare un prezzo medio molto vicino al prezzo ufficiale.

Inefficienza degli intermediari che pagano i clienti.

Grazie stefanog23, sono andato a vedere sul conto (webank), ho ricevuto un accredito di 227,26 Euro, trattasi però del rateo cedola ma non vedo ancora accreditata nessuna quota e non ho in carico le azioni (sul deposito appare ancora la CV BPER);
Finmarco
 
Ultima modifica:
BPER conguagli cash

Su BPE mi confermate che:

1) il primo conguaglio cash è stato €0,5603 ovvero (11€ - (1,4978 * 6,97));

2) il secondo conguaglio cash è €0,6157 ovvero (10€ - (1,4978 * 5,8913)).

grazie e buona giornata
 

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