porchetto
la casa non fallisce
a proposito di bancassicurazione piergj ci dai un parere su uniplan?
http://www.investireoggi.it/forum/uniplan-vt38568.html
grazie
http://www.investireoggi.it/forum/uniplan-vt38568.html
grazie
Ciao Capirex,
sono d'accordo su alcuni punti, non su altri.
1 - le acquisizioni/fusioni/integrazioni sono state fatte sin dagli anni 90 fino al 2007.
Erano giuste le prime e sbagliate le seconde, solo in virtù del giudizio a posteriori,
oppure è più corretto dire che quando si compra si fanno anche affari non sempre
ottimi e il giudizio lo dà il lungo termine?
2 - perchè nessuno ha detto che era sbagliato comperare all'estero? Anzi, conservo (ho questo vizio) parecchi articoli stampa plaudenti all'operazione HBV. Uno, dico uno dei soloni che abbiamo adesso nella rubrica "l'avevo detto", che dicesse: mossa sbagliata, abbiamo comperato una ciofeca tedesca.
3 - Draghi, proprio lui, ha caldeggiato gli istituti italiani, proprio perchè scarsamente competitivi, a varcare lo sguardo oltreconfine. Adesso il Signor Governatore è moralmente obbligato ad aiutare i player italiani che lo hanno ascoltato.
4 - Capitalia, è vero, è stato un boccone politico amaro da dover ingoiare. Vorrei però vedere quante sofferenze derivano da lì o dalla ex CariVerona.
5 - Poi, ragazzi, sapete cosa significano assetts tossici? Non lo sanno loro, gli operatori BCE (perchè Trichet stesso in conferenza stampa ha ammesso la difficoltà di dare una terminologia del perimetro "tossico") per cui in questo momento si può definire tossico anche un mutuo prime se dato ad un operatore sano ma in difficoltà
con le linee di credito scadute o da rinnovare.
6 - Ma Alessandro Profumo, come pure Corrado Passera, sono invisi a questa parte politica (non tragga in inganno l'operazione Finta-Nuova-Alitalia) per cui non penso che Giulio Tremonti sia in buonissima fede quando parla di banche italiane.
7 - Cosa deve fare il management in queste situazioni? Qual'è la banca che raccoglie 100, impiega 50 e 50 li mette a riserva? Nessuna al mondo, questa è la verità, per cui nessuna banca commerciale o d'affari può indire una conference call per dire un dato oggettivamente pericoloso se non colto nella sua specificità.
Detto questo non nego i problemi. Anzi siamo nella bufera, ma siccome è di sistema, la bufera, la soluzione sarà di sistema, lasciando le banche private.
ladiga
Ciao Capirex,
mi collego solo ora. Scusa se è tardi, mi risponderari con comodità.
Quand'è che un'acquisizione la possiamo considerare mega?
E' stata un cattivo affare l'unione Comit-San Paolo Imi?
Oppure Comit-Banco Ambrosiano-Cariplo?
Oppure Banca Pop Vr-S.Gimignano-Novara?
Potrei continuare con altri cinque o sei esempi eclatanti. Ma mi fermo. Confondi, caro Capirex, il giudizio di merito, a posteriori, con il momento/contesto in cui viene fatta l'operazione.
Adesso anche il matrimonio San Paolo-Comit sarebbe discutibile, ma nel 2002 o 2003 quando avvenne, fu una grande operazione. Tieni presente che se vai a guardare le capitalizzazioni di borsa 1990-1999 di banche Inglesi, Francesi, Tedesche e Italiane vedi l'assoluta emarginazione e provincialità di quest'ultime.
Adesso, con il senno di poi, anche la BCC sottocasa è quasi meglio di Unicredit, ma sappiamo di dire un'assurdità condizionata dalgi eventi di questi giorni.
Banalizzare è facile e fuorviante, a mio modesto avviso.
La realtà attuale non può prescindere da banche private, da controllare meglio, assistere, aiutare, chiamalo come vuoi, ma da lasciare rigorosamente private.
'notte se ci sei,
ladiga
Unicredit in questo momento ha principalmente un problema di (molto) dubbia solidità patrimoniale, non di funding (che avrebbe potuto avere se le condizioni del mercato interbancario di ottobre-novembre 2008 non fossero migliorate).
Ciao Capirex,
mi collego solo ora. Scusa se è tardi, mi risponderari con comodità.
Quand'è che un'acquisizione la possiamo considerare mega?
E' stata un cattivo affare l'unione Comit-San Paolo Imi?
Oppure Comit-Banco Ambrosiano-Cariplo?
Oppure Banca Pop Vr-S.Gimignano-Novara?
Potrei continuare con altri cinque o sei esempi eclatanti. Ma mi fermo. Confondi, caro Capirex, il giudizio di merito, a posteriori, con il momento/contesto in cui viene fatta l'operazione.
Adesso anche il matrimonio San Paolo-Comit sarebbe discutibile, ma nel 2002 o 2003 quando avvenne, fu una grande operazione. Tieni presente che se vai a guardare le capitalizzazioni di borsa 1990-1999 di banche Inglesi, Francesi, Tedesche e Italiane vedi l'assoluta emarginazione e provincialità di quest'ultime.
Adesso, con il senno di poi, anche la BCC sottocasa è quasi meglio di Unicredit, ma sappiamo di dire un'assurdità condizionata dalgi eventi di questi giorni.
Banalizzare è facile e fuorviante, a mio modesto avviso.
La realtà attuale non può prescindere da banche private, da controllare meglio, assistere, aiutare, chiamalo come vuoi, ma da lasciare rigorosamente private.
'notte se ci sei,
ladiga
E' proprio questo il punto. Non c'è niente di male ad essere una piccola-media banca commerciale provinciale-regionale. Non è detto che una grossa banca internazionale funzioni meglio di una banca provinciale. La crisi attuale ne è la prova.
Non ti sto dicendo che tutte le acquisizioni finiscono male. Però se tu fai non una, ma 2 mega acquisizioni quando in giro per il mondo c'è pieno di bolle immobiliari (quella Americana a fine 2005 stava già iniziando a scoppiare ed era pubblicamente riconosciuta), allora te le vai a cercare.
Inoltre c'è un importante elemento che secondo me trascuri: anche se un'acquisizione ha perfettamente senso da un punto di vista strategico, se paghi un prezzo troppo alto non c'è scampo: distruggi valore comunque valore per gli azionisti.
Ahimè, gli anni '80-'90 sono stati anni di deregolamentazione sfrenata e eccessiva. Oggi ne paghiamo le conseguenze. Il modello della grande banca universale che fa un pò tutto si è rivelato un flot totale. Il giocattolo si è rotto. Molto meglio banche specializzate che fanno quello che sanno fare.
Del resto il modello della grande banca universale aveva già mostrato tutta la sua vulnerabilità durante la grande depressione... ma gli uomini, si sa, tendono a dimenticare facilmente gli insegnamenti della storia.
Sono perfettamente d'accordo con te sull'ultimo punto, ma temo che la maggior parte delle grosse banche dovrà essere temporaneamente nazionalizzata per forzare il processo il ristrutturazione ed essere in seguito riprivatizzata. Non vorrei trovarmi con delle banche zombie tenute in vita dalla banca centrale che non immettono credito nel sistema, sarebbe qualcosa che in l'Europa in questo momento non ci possiamo permettere.
Ho seguito con interesse la vs. discussione: credo (IMHO) che tutto questo ci insegna qualcosa: chi controlla il controllore? ovvero il CEO perchè ha o nn ha dovuto rendere conto a qualcuno delle sue operazioni? e nei due casi : a) il controllore era in grado di valutare la portata delle decisioni del CEO? b)il controllore che si vorrebbe mettere, siamo sicuri che abbia la visione prospettica del ginepraio che il CEO andava a cacciarsi??
Il tutto ci porta ad un unica conclusione: non è affatto certo che una supervisione del sistema porti ad un reale beneficio.
A questo punto meglio è che si scrivano delle regole precise internazionali che regolamentino l' ambito della banca tradizionale; che regolamentino l'ambito della casa d' investimenti (nn banca);
Certo che se si ripensa alle tonnellate di articoli in cui il sistema bancario italiano veniva bollato come piccolo ed anacronistico, nei quali si elogiavano le big che colavano oro da tutti i pori...