oggi non lavoro

Grazie.

Il nonno era formidabile.
Un artista, poeta e cantastorie straordinario. Pittore, musicista, modernissimo nella sua concezione dell'amore e della famiglia.
Innamorato pazzo di sua moglie, pazzo di amore per le sue quattro figlie, un instancabile giocherellone, mago dei giochi di parole, prestigiatore e giocoliere.

Certo, invecchiando era cambiato molto.
La vedovanza lunghissima gli aveva tolto la gioia fanciullesca che portava con sé.

Ma era unico, un uomo del futuro, pur essendo del 1929.
 
Condoglianze, mi dispiace;

tutto ha un principio ed una fine, ma tuo nonno rimarrà per sempre nel tuo cuore, sii felice quando lo penserai, perché lui avrà piacere nel vederti felice.
Il 22 marzo, in un momento in cui era sveglio, mi ha chiesto quando gli avrei fatto sentire qualche sonatina di Clementi.
Il nonno conosceva la musica, l'aveva imparata da solo: violino, mandolino, pianoforte e armonica a bocca. Aveva sposato una donna coltissima che gli aveva portato in dono la passione per la lirica e il teatro.
 
Grazie.

Il nonno era formidabile.
Un artista, poeta e cantastorie straordinario. Pittore, musicista, modernissimo nella sua concezione dell'amore e della famiglia.
Innamorato pazzo di sua moglie, pazzo di amore per le sue quattro figlie, un instancabile giocherellone, mago dei giochi di parole, prestigiatore e giocoliere.

Certo, invecchiando era cambiato molto.
La vedovanza lunghissima gli aveva tolto la gioia fanciullesca che portava con sé.

Ma era unico, un uomo del futuro, pur essendo del 1929.
Come la mia mamma. Solo che lei è’ venuta a mancare nel 2008😢Troppo presto.
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Grazie.

Il nonno era formidabile.
Un artista, poeta e cantastorie straordinario. Pittore, musicista, modernissimo nella sua concezione dell'amore e della famiglia.
Innamorato pazzo di sua moglie, pazzo di amore per le sue quattro figlie, un instancabile giocherellone, mago dei giochi di parole, prestigiatore e giocoliere.

Certo, invecchiando era cambiato molto.
La vedovanza lunghissima gli aveva tolto la gioia fanciullesca che portava con sé.

Ma era unico, un uomo del futuro, pur essendo del 1929.
Gente di altri tempi, per questo non perdo occasione per starli sempre ad ascoltare.
purtroppo ne sono rimasti pochi.
 
Il 22 marzo, in un momento in cui era sveglio, mi ha chiesto quando gli avrei fatto sentire qualche sonatina di Clementi.
Il nonno conosceva la musica, l'aveva imparata da solo: violino, mandolino, pianoforte e armonica a bocca. Aveva sposato una donna coltissima che gli aveva portato in dono la passione per la lirica e il teatro.
Condoglianze:consolare:
 

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