Jp Morgan taglia il target di Erg
di Sarah Piglia
31 gennaio 2007 10.30 stampa l'articolo invia l'articolo
Gli analisti hanno confermato il proprio giudizio "overweight" (sovrappesare) sulla società di raffinazione, ma hannop tagliato il
target price a 22 euro per azione. JP Morgan ritiene che Erg sia una delle realtà in Europa nel settore della raffinazione.
La società
Erg, fondata nel 1938 a Genova da Edoardo Garrone, si è da tempo affermata come il primo operatore indipendente nel downstream petrolifero italiano.
Le attività del gruppo ERG sono divise in tre aree.
Raffinazione costiera. Attraverso la società controllata Erg Raffinerie Mediterranee, nella quale sono confluite le Raffinerie ISAB Impianti Sud e ISAB Impianti Nord, situate entrambe a Priolo Gargallo (Siracusa), Erg gestisce uno dei più grandi ed efficienti poli di raffinazione a livello europeo (capacità di circa 380.000 bbl/giorno) ed è il maggiore esportatore italiano di prodotti petroliferi (principalmente gasolio e benzina). Erg Med fornisce prodotti anche ad altre compagnie petrolifere operanti nel paese. La Raffineria ISAB Impianti Sud è certificata ISO 14001.
Downstream integrato. Attraverso la controllata Erg Petroli, Erg gestisce le attività di commercializzazione e di logistica. Inoltre, Erg Petroli possiede significative partecipazioni in due raffinerie: una a Trecate, vicino a Milano, ed una presso Roma (capacità di circa 55.000 bbl/giorno). Il sistema logistico Erg è uno dei più estesi in Italia ed è strategicamente posizionato per la distribuzione di prodotti petroliferi su tutto il territorio nazionale. Erg Petroli vende inoltre, nel mercato Extra Rete, benzine, gasoli, oli combustibili, bitume e GPL attraverso una rete di rivenditori presenti nel mercato italiano e svizzero. Attraverso la controllata Erg Petroleos (100% Erg Petroli), Erg Petroli opera anche sul mercato Rete ed Extra Rete in Spagna.
Energia elettrica. Attraverso la controllata Erg Power & Gas, ERG gestisce e sviluppa le attività legate alla produzione e alla commercializzazione di energia elettrica, vapore e gas. In particolare, ISAB Energy (51% ERG Power & Gas), certificata ISO 14001, produce energia elettrica mediante una centrale della potenza di 528 MW che utilizza come combustibile gas proveniente dal processo di gassificazione dei residui della lavorazione di greggi effettuata presso la raffineria ISAB Sud.
I conti dei primi nove mesi del 2006
Nei primi nove mesi 2006 Erg ha fatto registrare
ricavi per 2,54 miliardi di euro, contro i 2,57 miliardi fatti realizzati dalla società nello stesso periodo del 2005.
Il
margine operativo lordo si è attestato a 101 milioni, in calo rispetto ai 294 milioni di euro dello scorso anno.
Il risultato operativo netto è pari a 127 milioni di euro in calo dai precedenti 146 agli attuali .
Al 30 settembre la posizione finanziaria netta mostrava un indebitamento di 1,02 miliardi di euro, rispetto agli 1,09 miliardi di fine giugno.
Il giudizio di Jp Morgan
Gli analisti di JP Morgan, in un’analisi datata 26 gennaio, ritengono che Erg sia una delle realtà migliori sul mercato in termini di crescita, se non la migliore del panorama europeo nel settore della raffinazione. La recente debolezza del settore petrolifero potrebbe costituire, secondo gli esperti, una buona occasione di acquisto.
La banca d’affari ipotizza tre fonti per la crescita del gruppo:
· Il mercato sembra ancora cauto sul potenziale di Erg, che ha presentato una semestrale 2006 non particolarmente brillante. I solidi conti del quarto trimestre dovrebbero però dimostrare un miglioramento della situazione ed un buon programma di investimenti dovrebbe favorire la crescita almeno fino al 2009.
· Gli esperti identificano nel “power generation” un buon settore di crescita, per cui ipotizzano un tasso di crescita medio annuo dell’ebitda del 10% circa tra il 2006 e il 2009.
· Con la crescita del settore dell’energia eolica, metà dei proventi del margine operativo lordo della compagnia potrebbero derivare proprio da quel settore entro il 2009.
Jp Morgan quindi ha confermato il proprio giudizio “overweight” (sovrappesare), ma ha tagliato il target price a 22 euro per azione.
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