Onorato Armatori 7,75% 2016-23 (XS1361301457)

Mia personale opinione è che Unicredit che sembra essere il Security Agent del bond e sospetto principale creditore di Onorato (conflitto di interessi?), in un primo tempo ha dato il consenso ad Onorato per liberare dalle ipoteche le due navi, così da fornire la liquidità per ripagare il prossimi 50 milioni in scadenza a breve, fregandosene degli interessi degli obbligazionisti, poi visto che i fondi non si fanno fregare facilmente in Unicredit si sono tirati indietro lasciando nella merda Onorato, che così non riuscirà a rispettare i covenant e a pagare i debiti in prossima scadenza, costringendolo ad una qualche forma di rinegoziazione del debito o al default molto presto. L'ingresso di un nuovo socio a breve la vedo difficile visto che la convenzione è molto in forse, almeno nei termini attuali, più tutte le altre spade di Damocle che si ritrovano sulla testa (UE, aumento costo carburante).

Concordo, resta però il fatto che non credo Unicredit (bookrunner del collocamento del bond da 300 mln) faccia saltare il banco a febbraio se Onorato non rimborsa la tranche da 50 milioni (non si ammazza il debitore). Sulla convenzione, è vero che è in forse, ma è altrettanto vero che se cadrà il governo, la proroga sarà molto probabile (alla faccia di Pili) perchè i trasporti marittimi dovranno essere assicurati. Alla peggio e qualora la convenzione dovesse finire alla concorrenza, Onorato, per salvarsi, dovrebbe vendere Tirrenia. I covenant? Quelli li tirano e li mollano come gli pare se le parti sono d'accordo.

Insomma, il ruolo di primo attore sembra ora passato a Unicredit che con il blocco della vendita delle navi ha fatto capire a Onorato che lo spazio di manovra è diventato stretto. Tutto ruoterà intorno al rinnovo della convenzione che sappiamo vale 73 milioni all’anno. Nell’attesa che il Ministero dei Trasporti riassegni i collegamenti a Moby, nessuno (banche e Moby) avrà interesse a far saltare la baracca. Solo i fondi ci hanno provato, ma a difesa dei loro e nostri interessi (meno male). Resta aperta la possibilità di una ristrutturazione amichevole dei debiti, ma la vedo poco fattibile in questo momento
 
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Concordo, resta però il fatto che non credo Unicredit (bookrunner del collocamento del bond da 300 mln) faccia saltare il banco a febbraio se Onorato non rimborsa la tranche da 50 milioni (non si ammazza il debitore). Sulla convenzione, è vero che è in forse, ma è altrettanto vero che se cadrà il governo, la proroga sarà molto probabile (alla faccia di Pili) perchè i trasporti marittimi dovranno essere assicurati. Alla peggio e qualora la convenzione dovesse finire alla concorrenza, Onorato, per salvarsi, dovrebbe vendere Tirrenia. I covenant? Quelli li tirano e li mollano come gli pare se le parti sono d'accordo.

Insomma, il ruolo di primo attore sembra ora passato a Unicredit che con il blocco della vendita delle navi ha fatto capire a Onorato che lo spazio di manovra è diventato stretto. Tutto ruoterà intorno al rinnovo della convenzione che sappiamo vale 73 milioni all’anno. Nell’attesa che il Ministero dei Trasporti riassegni i collegamenti a Moby, nessuno (banche e Moby) avrà interesse a far saltare la baracca. Solo i fondi ci hanno provato, ma a difesa dei loro e nostri interessi (meno male). Resta aperta la possibilità di una ristrutturazione amichevole dei debiti, ma la vedo poco fattibile in questo momento

Mi dispiace farti presente che "il non si ammazza il creditore" è vero solo in teoria, ad esempio recentemente è stata proprio Unicredit a far cadere in default la CMC Ravenna, pur essendo uno dei suoi maggiori creditori e sempre sulla spinta di presentazione di istanza di fallimento da parte di alcuni creditori. Certo si tratta di una situazione diversa, ma in quel caso non era manco un bond garantito, quindi Unicredit se riesce a fare dei giochetti, come nel caso delle 2 navi, per rientrare dei prestiti ovviamente ci prova, ma se non riesce non si crea problemi a buttare giù aziende come birilli. Naturalmente non si può eliminare la continuità territoriale con la Sardegna, quindi nel momento in cui Onorato non fosse più in grado di fornire il servizio l'intervento del governo o della magistratura sarebbe obbligato e l'azienda verrebbe commissariata, a quel punto però non ho idea di come verrebbero gestiti i debiti, chiaramente la garanzia pretenderebbe la vendita della flotta ma in quel caso verrebbe a mancare il servizio di continuità, cosa non possibile e dubito che il governo voglia replicare il buco nero Alitalia e non credo che al momento vi siano altri player in grado di sostituire Tirrenia e Moby, le navi non si costruiscono o si trovano così su due piedi. Da notare come Unicredit sia tra coloro che ha curato il collocamento, sia il security manager del bond e grosso creditore di Onorato e sinceramente ho l'impressione che anche in questo caso sia stato messo in piedi un bel trappolone per gli obbligazionisti, così come è stato fatto per la CMC Ravenna anche se il finale penso sarà molto meno disastroso, ma comunque doloroso.
 
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Moby, altra bordata contro Unicredit: «Dalla banca notizie fantasiose»

A me sembra un teatrino. Possibile che Onorato e i danesi non fossero a conoscenza che le navi erano ipotecate e che la vendita non sarebbe stata una cosa semplice, anche alla luce della citazione in giudizio da parte dei fondi in tribunale? E inoltre... se il problema era quello di liberare le navi dalle ipoteche fornendo al contempo altre garanzie sui debiti in essere, perchè Dfds ha rescisso di punto in bianco il contratto? Poteva aspettare, non gli corre dietro nessuno
Secondo me Onorato ha provato a farla sporca. Se la cosa fosse passata inosservata le navi sarebbero finite in Danimarca e lui si sarebbe portato a casa la liquidità. D'altronde non dimentichiamo che sempre "tra il chiaro e il fosco" si è intascato diversi milioni tra emolumenti anticipati e altri giochetti immobiliari. Però la mossa dei fondi e l'intervento del tribunale ha spinto anche Unicredit ad alzare le antenne, e il giochino che sembrava ormai fatto si è incagliato. Poi adesso fa la sceneggiata napoletana a favore dei marittimi e minacciando azioni legali a destra e sinistra contro i "cattivi". Ma d'altronde napoletano è e quindi la sceneggiata ce l'ha nel sangue.
 
Secondo me Onorato ha provato a farla sporca. Se la cosa fosse passata inosservata le navi sarebbero finite in Danimarca e lui si sarebbe portato a casa la liquidità. D'altronde non dimentichiamo che sempre "tra il chiaro e il fosco" si è intascato diversi milioni tra emolumenti anticipati e altri giochetti immobiliari. Però la mossa dei fondi e l'intervento del tribunale ha spinto anche Unicredit ad alzare le antenne, e il giochino che sembrava ormai fatto si è incagliato.

Sì, aggiungo che l'idea potrebbe essere partita dalla stessa Unicredit. Del resto il debito bancario è pari passu a quello obbligazionario con la differenza che uno scade prima e l'altro dopo. A questo punto il nemico da combattere sono diventati i fondi per i quali Onorato ha aperto un tavolo (fumoso) di trattative. Ma veniamo ai soldi... posto che Onorato si sia imboscato quattrini a go go e che il tribunale di Milano abbia raccomandato ai sindaci, d'ora in avanti, di fare meglio il loro lavoro, a febbraio ci sono da pagare 50 milioni di rimborso a Unicredit e 12 di interessi ai bondholders. A dicembre (Q3) sapremo quanta cassa avrà Moby al 30/09, ma temo che il rimborso a Unicredit resterà sospeso, mentre gli interessi sui bond saranno pagati. Resto dell'idea che Unicredit non forzerà la mano, mentre i fondi detentori del bond non aspettano altro. Sempre in attesa di vedere se la convenzione verrà rinnovata.
 
Secondo me Onorato ha provato a farla sporca. Se la cosa fosse passata inosservata le navi sarebbero finite in Danimarca e lui si sarebbe portato a casa la liquidità. D'altronde non dimentichiamo che sempre "tra il chiaro e il fosco" si è intascato diversi milioni tra emolumenti anticipati e altri giochetti immobiliari. Però la mossa dei fondi e l'intervento del tribunale ha spinto anche Unicredit ad alzare le antenne, e il giochino che sembrava ormai fatto si è incagliato. Poi adesso fa la sceneggiata napoletana a favore dei marittimi e minacciando azioni legali a destra e sinistra contro i "cattivi". Ma d'altronde napoletano è e quindi la sceneggiata ce l'ha nel sangue.

Che provino a fare i furbi è palese, però le garanzie sono sotto ipoteca e chi vigila sulle garanzie e quindi sulle ipoteche è il security agent (Unicredit), se Onorato ha provato a vendere era certo dell'appoggio iniziale di Unicredit e che rivuole i suoi soldi prima che la barca affondi, peccato che speravano di farlo in spregio agli interessi degli obbligazionisti, interessi che invece dovevano curare, ma hanno fatto i conti senza l'oste ovvero i fondi speculativi che sono abituati a fare i predatori mica ad essere predati da uno qualsiasi e visto che non potevano più farlo senza sollevare un polverone Unicredit si è tirata indietro ergendosi falsamente a paladino degli obbligazionisti.
 
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Mi dispiace farti presente che "il non si ammazza il creditore" è vero solo in teoria, ad esempio recentemente è stata proprio Unicredit a far cadere in default la CMC Ravenna, pur essendo uno dei suoi maggiori creditori e sempre sulla spinta di presentazione di istanza di fallimento da parte di alcuni creditori. Certo si tratta di una situazione diversa, ma in quel caso non era manco un bond garantito, quindi Unicredit se riesce a fare dei giochetti, come nel caso delle 2 navi, per rientrare dei prestiti ovviamente ci prova, ma se non riesce non si crea problemi a buttare giù aziende come birilli. Naturalmente non si può eliminare la continuità territoriale con la Sardegna, quindi nel momento in cui Onorato non fosse più in grado di fornire il servizio l'intervento del governo o della magistratura sarebbe obbligato e l'azienda verrebbe commissariata, a quel punto però non ho idea di come verrebbero gestiti i debiti, chiaramente la garanzia pretenderebbe la vendita della flotta ma in quel caso verrebbe a mancare il servizio di continuità, cosa non possibile e dubito che il governo voglia replicare il buco nero Alitalia e non credo che al momento vi siano altri player in grado di sostituire Tirrenia e Moby, le navi non si costruiscono o si trovano così su due piedi. Da notare come Unicredit sia tra coloro che ha curato il collocamento, sia il security manager del bond e grosso creditore di Onorato e sinceramente ho l'impressione che anche in questo caso sia stato messo in piedi un bel trappolone per gli obbligazionisti, così come è stato fatto per la CMC Ravenna anche se il finale penso sarà molto meno disastroso, ma comunque doloroso.

CMC non ho seguito ma vedo le quotazioni a 8% :benedizione: Il trappolone di cui parli era stato pianificato ad arte con la cessione delle navi e se non fosse stato per i fondi, sarebbe passato inosservato. La domanda è: "quanto costa questo imprevisto a Unicredit"? Risposta: 50 milioni. Mentre dal lato bondholders le quotazioni sono salite di 6 punti (per ora). Questo fino al prossimo trappolone che sicuramente stanno già studiando a tavolino :-D
 
CMC non ho seguito ma vedo le quotazioni a 8% :benedizione: Il trappolone di cui parli era stato pianificato ad arte con la cessione delle navi e se non fosse stato per i fondi, sarebbe passato inosservato. La domanda è: "quanto costa questo imprevisto a Unicredit"? Risposta: 50 milioni. Mentre dal lato bondholders le quotazioni sono salite di 6 punti (per ora). Questo fino al prossimo trappolone che sicuramente stanno già studiando a tavolino :-D


Cmc era unsecured . Qua no
 
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