Certamente, il problema è che ci hanno già provato, negli ultimi due anni a vendere quelle grosse, ma nessuno se le compra al prezzo che vogliono loro, anche considerando che con una ipoteca sul groppone sono poco gradite e se si vuole estinguere verrebbero a mancare le garanzie, quindi quanto meno dovrebbero usare i soldi fatti per rimborsare parzialmente il bond, cosa che scommetto non vogliono fare, visto che al momento le navi vendute sono servite solo a rimborsare il prestito bancario in scadenza. Inoltre temo che sul mercato vi sia ora una sovrabbondanza di navi, visti i costi proibitivi per l'aggiornamento delle navi alle nuove normative sulle emissioni di zolfo, rendendo poco economico sistemare le carrette più vecchie. La multa dell'Antitrust, anche se venissero condannati, sicuramente verrebbe ridotta notevolmente, più probabilmente si aggirererà sui 10 milioni, questo considerando altre situazioni simili viste in passato. Trovo più preccupante la valutazione dell'UE che qualunque decisione prenda comporterà un esborso molto alto e da pagare in breve tempo che associata ad una probabile ulteriore riduzione di cassa per questo anno, potrebbe azzerarla completamente, con tutto ciò che ne comporta. La soluzione sarebbe l'ingresso di un socio forte, con grossi capitali, ma viste le prospettive economiche e la poca propensione degli Onorato a condividere il potere la vedo dura. Qui si rischia che questi tirando a campare pagano il prestito bancario, il debito con lo stato (180 milioni) che scadono prima, rimanendo a secco e per il bond rimane solo il recovery, sul quale non mi baserei sulla valutazione della flotta che propinano ogni volta nei loro report finanziari, ne su quello riportato dalle agenzie di rating che non ne imbroccano una.