Enertad sopra il prezzo dell'opa, possibile contromossa di Alerion
06/06/2006 12.00
Enertad spicca il volo a Piazza Affari all'indomani dell'annuncio dell'offerta da parte di Erg. Mentre l'azione della società petrolifera cede il 2% a 19,6 euro, Enertad schizza del 7,33% a 3,0375 euro, superando quindi il prezzo dell'opa a 3 euro per azione. A tale prezzo Enertad viene valutata 9 volte l'Ebitda 2007, a leggero sconto rispetto ai principali peers (9,5 volte).
"Erg paga dunque la potenza installata nell'eolico esistente a un prezzo in linea con le valutazioni di mercato, ma non vengono tenute in nessun conto le potenzialità future legate al lancio di nuovi progetti", spiega un analista di una sim milanese. Enertad punta infatti a far crescere la potenza installata dai 77 megawatt attuali a 300 entro la fine del 2008.
"Restiamo convinti che Enertad, dopo la cessione degli asset nell'acciaio e nei servizi ambientali, sia diventata una bella storia di crescita nelle fonti rinnovabili", aggiunge l'esperto che quindi conferma sul titolo buy (acquistare) e il target a 3,5 euro. Mentre questa mattina Euromobiliare ha aggiornato la valutazione di Enertad a 3,4 dai 2,7 euro precedenti per tener conto di alcune novità positive relative all'espansione nell'eolico emerse da una visita alla società.
Tra queste novità, viene citata una maggiore visibilità sui nuovi progetti in quanto dei 200 megawatt di nuova capacità, 114 dovrebbe essere autorizzati nelle prossime settimane. "Riteniamo quindi opportuno inserirli nella valutazione con una probabilità del 90% contro il 50% prima scontato", precisano alla sim. Inoltre bisogna tener presente l'allungamento dei certificati verdi da 8 a 12 anni.
"Questi due elementi più che compensano la cessione delle attività dell'acciaio a 30 milioni in meno di quanto da noi stimato", aggiungono a Euromobiliare. "Abbiamo inoltre tolto l'effetto diluitivo dei 45 milioni di aumento di capitale, ora congelato con l'opa di Erg. Comunque al momento sembrerebbe ancora mancare l'accordo con le banche creditrici delle holding del gruppo Agarini che controlla il 53,2% di Enertad".
"Sulla base di questa valutazione confermiamo il rating di hold (upside inferiore al 15%, ndr) su Enertad", dichiarano ancora alla sim, ma "bisognerà verificare se le banche aderiranno all'operazione e l'eventuale contromossa di Alerion, che detiene il 17,3% di Enertad". In effetti, conferma anche Gabriele Gambarova di RasBank, non si possono escludere rilanci da altre parti interessate al business eolico.
Naturalmente non si esclude che la stessa Erg possa decidere di coinvolgere nell'operazione altri soggetti visto che le iniziative della società nel campo dell'energia eolica sono realizzate in jv con il partner spagnolo Corporation Eolica Cesa. Comunque per la società oil l'opa, lanciata soprattutto per l'appeal dei certificati verdi e degli incentivi CIP6 di cui l'azienda controllata dal gruppo Agarini dispone, sarà interamente finanziata a debito e soggetta al raggiungimento del 51% del capitale (fully diluited).
"Il prezzo che Erg ha offerto per Enertad è in linea con quelli che il mercato ha espresso da inizio anno: 2,98 euro e non ci pare eccessivo, considerando anche che permetterebbe in prospettiva a Erg di raddoppiare il suo obiettivo di potenza eolica installata a 600 MW da 300", commenta Gambarova che su Erg mantiene peraltro il rating di underperform (farà peggio del mercato).
Certo che, in caso di successo, "l'acquisizione rappresenterebbe un ulteriore passo in avanti nel processo di diversificazione del portafoglio attività di Erg con un effetto controdiluitivo sugli utili stimato intorno al 5% nei prossimi due anni", calcola un altro analista che pensa di rivedere le stime su Erg su cui al momento ha un giudizio di outperform (farà meglio del mercato) con un prezzo obiettivo a 25 euro.
Comunque, il calo di oggi di Erg in Borsa, a detta degli esperti, non è dovuto tanto all'opa, che per Euromobiliare creerà valore per circa il 2% della capitalizzazione di mercato di Erg (hold con un target price a 18 euro), quanto al fatto che ieri il Ceo del gruppo ha confermato che il secondo trimestre 2006 rimarrà debole. "Noi ci aspettavamo 130 milioni di euro di Ebitda contro i 70 milioni del primo trimestre e i 170 milioni del secondo trimestre 2005", concludono gli analisti di Euromobiliare sim. "Ma il secondo trimestre dell'anno potrebbe essere leggermente più debole del previsto".
Francesca Gerosa
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