Mittel dirà «no» a Finmeccanica su Opa Datamat
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Mittel dirà «no» a Finmeccanica su Opa Datamat
da Finanza&Mercati del 12-10-2005
[Nr. 200 pagina 6]
La holding (ha il 5% della società-preda) non intende accettare i 9,65 euro offerti dal colosso della difesa. Perciò il titolo, salvo ripensamenti, non lascerà il listino.
Mittel, azionista di Datamat al 5%, non aderirà all’offerta di Finmeccanica che verrà lanciata a giorni. Pertanto, salvo colpi di scena al momento non prevedibili, il titolo non potrà essere ritirato dal mercato. Ma facciamo un passo indietro. Lo scorso 28 luglio, la società guidata da Pier Francesco Guarguaglini ha rilevato il 52,7% del capitale di Datamat in mano agli azionisti storici della società. Il prezzo maggiore pagato per questo pacchetto è stato di 10,75 euro per azione e dunque, considerando la media ponderata nei 12 mesi precedenti (8,54 euro), Finmeccanica lancerà a breve un’offerta obbligatoria a 9,65 euro per azione. L’unico socio di riferimento di Datamat che non ha ceduto i titoli al colosso della difesa è proprio la Mittel. La finanziaria guidata da Guido De Vivo ha recentemente messo ordine nel portafoglio raggruppando le quote strategiche in una società ad hoc, la Mittel Partecipazioni Stabili. Ma non ha inserito nella nuova entità il pacchetto di azioni Datamat, che è rimasto tra le partecipazioni immobilizzate della capogruppo. Le azioni della società romana sono iscritte nel bilancio di Mittel a un valore di carico di 3,25 euro, circa un terzo rispetto all’offerta promossa da Finmeccanica; eppure, secondo quando risulta a F&M, la finanziaria non sembra orientata ad aderire all’Opa. Mittel, del resto, aveva già venduto in passato un 2% di Datamat a prezzi superiori rispetto a quelli dell’offerta e pertanto ritiene che il valore dell’azienda sia maggiore.
Ma come funziona l’offerta Finmeccanica che, interpellata da Finanza & Mercati, ha dichiarato di non avere ancora preso una decisione riguardo al delisting di Datamat? Un portavoce del gruppo ha tuttavia precisato che, qualora le adesioni all’Opa superassero il 90% del capitale di Datamat, il gruppo promuoverà la residuale. Stando ai regolamenti attuativi del Tuf, nel caso il cui le adesioni fossero tali da permettere al colosso della difesa di arrivare al 90% del capitale, la residuale sarebbe promossa allo stesso prezzo della prima Opa. In altre parole se il 37,3% degli azionisti Datamat accettasse i 9,65 euro dell’offerta, Finmeccanica arriverebbe al 90% del capitale e l’Opa sarebbe sottoscritta dal 78% degli aventi diritto; sulla base di questi numeri la Consob, che ha facoltà di intervento sul prezzo della residuale se le adesioni non superano il 70%, sarà costretta ad adeguarsi alle condizioni fissate dallo scalatore. Consob o non Consob sembra difficile che Mittel possa consegnare le azioni a una residuale non migliorativa. Ecco perché l’ipotesi squeeze-out (ossia il ritiro forzoso del titolo quando il flottante è inferiore al 2%) diventa più lontana