Per Umbolox, se è ancora disponibile, e/o per tutti gli opzionisti.
Rileggendo bene lo scambio avuto questa mattina, credo che per evitare ulteriori incomprensioni sia doveroso fare una distinzione tra lo spread verticale in costruzione e lo spread fatto e finito.
Quando ho una gamba sola, infatti, che per convenzione e prudenza in genere è la parte in acquisto, posso decidere se vendere contestualmente costruendo la seconda gamba della figura oppure attendere per cercare di cogliere il momentum più favorevole.
Nel primo caso, tutto il vantaggio che mi posso ritagliare è quello relativo a una eventuale riduzione dello spread bid/ask rispetto a quello offerto dal mm, soprattutto se lavoro su strike sufficientemente liquidi.
Nel secondo caso, invece, mi accollo un rischio supplementare, ossia quello di provare a fare una previsione intraday, magari, come da esempio di Umbolox, lavorando sul ciclo t-2.
Se mi va bene, costruisco uno spread più conveniente, se mi va male, è forse meglio che chiuda la posizione in perdita lasciando perdere l'idea dello spread.
Ora, visto la scarsa prevedibilità (e parlo per me, naturalmente) caratteristica dei cicli piccoli come t-3 e t-2, preferirei ragionare su uno spread classico, con le due gambe costruite contestualmente, eliminando quella ulteriore variabile rischio di trading intraday. Anche perché in questo modo si ha la possibilità di sapere esattamente quanto il mercato prezza un determinato intervallo e farne di conseguenza le opportune considerazioni.
Ragionando allora su questo, se io metto su uno spread verticale con ampiezza di 500 pt, che sia a debito o a credito, io avrò vincolato sia la possibilità di guadagno sia il rischio di perdita.
Ovviamente, più riesco a ridurre il costo (nel caso di un debit) o il rischio (nel caso di un credit), maggiore sarà il guadagno disponibile.
Proviamo a fare un esempio pratico. Da un'analisi grafica e dagli indicatori, decido di scommettere che l'indice per la scadenza di maggio sarà sopra i 15.000 pt.
Bene, a parte tutte le infinite cosette che potrei fare, decido di utilizzare uno spread verticale, focalizzandomi sull'intervallo 14.500-15.000.
Posso quindi decidere di venderlo o di acquistarlo. Diciamo che il livello ATM è prossimo ai 14.500.
Proviamo a vedere di scegliere tra credit e debit.
Spread verticale a debito
Compro call 14,5 a 570 pt e vendo call15 a 310, rischio 260 pt per guadagnarne 240 pt;
quindi, metto a rischio 650 euro per guadagnarne 600.
Spread verticale a credito
Compro put14,5 a copertura spendendo 456 pt e vendo la put15 a 700 pt, rischio 256 pt per guadagnarne 244 pt;
quindi, metto a rischio 640 euro per guadagnarne 610.
In questo caso c'è sostanzialmente equivalenza, e quindi si potrà preferire il debit per la questione del theta, ma nel caso postato l'altro ieri, il bull put spread veniva pagato 300 pt, quindi il rischio ridotto a 200, mentre lo stesso spread a debito era decisamente più penalizzante, se non ricordo male comprare lo stesso intervallo costava sui 260 euro (contro i 200 di rischio del credit). Dopodiché sono figure che nascono per essere portate a scadenza e se uno le volesse smontare perché il mercato gli va contro, mi pare che il theta sia quasi irrilevante, così come la volatilità, in quanto l'opzione a copertura compensa sia l'uno sia l'altro. Dove sbaglio? Se sbaglio...
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