Commento di Gramellini
Pranzo con idolo dell’adolescenza, Francesco De Gregori: per rompere il ghiaccio gli dico che amo tutti i suoi testi, ma che se proprio dovessi sceglierne uno sarebbe «Cosa sarà». Lui, impassibile: «Concordo, tanto più che, tra quelli che ho cantato, è uno dei pochi che non ho scritto io: è di Ron». Comincio a cercare sul tavolo un pulsante che mi consenta, schiacciandolo, di disintegrarmi, ma non lo trovo e così decido di sorridere, fregarmene e andare avanti. Da allora è il consiglio che dispenso a tutti coloro che si sentono cadere il mondo addosso dopo una figuraccia. Sorridere, fregarsene e andare avanti. Viva Elisa Anzaldo, viva la Repubblica.