OT: Topic del cazzeggio

l'utente più sincero del FOL WS: nicolavv

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al momento, incastrato con un cerino in ch 11 che non ha passato in tempo:

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Azz, e poi dicono che la finanza è infestata da SCUALI :lol::lol::lol::lol::lol:
 
probabilmente la seconda personalità on line, solo più sincera della prima... :D

P.S.: non hai commentato su FB... :lol:


no, ho MrNoob come amico su FB e lo sfotto già abbastanza dal vivo!!
Non volevo infierire, anche se ( oddio sto andando OT! :cool: ) la danno tutti per quotata a fine 2010 the brand new Shark-free GM!

nella foto l'ultimo prototipo ahinoi scartato dalla casa di Detroit qualche gg prima del default
"GM SharkAttack"


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nella foto l'ultimo prototipo ahinoi scartato dalla casa di Detroit qualche gg prima del default
"GM SharkAttack"


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guarda, io ho appena comperato un'auto "ecologica" da una azienda che sarà probabilmente oggetto di acquisizione da parte di GM: :-o

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anche se le trattative più avanzate si dice siano con questa azienda, di cui interessa la tecnologia nel campo delle auto elettriche: ;)

The story of my electric lemon...
 
Non ci sono solo i cugini di la'...

Un estratto da un articolo pubblicato dal Sole di Sabato, 2 pagina:

Cerchiamo di essere chiari su quanto sta accadendo. La svalutazione della valuta cinese, attuata di proposito, e il crollo del valore del dollaro stanno entrambi esercitando forti pressioni sulle prospettive delle esportazioni dei paesi membri dell'Unione Europea e altri ancora, quali Canada e Messico, mentre i sussidi, occulti o meno, alle esportazioni cinesi insieme alle barriere alle importazioni acutizzano il problema. L'esasperazione americana è stata quasi certamente frenata dalla necessità di dover prendere in prestito così tanti capitali, in buona parte proprio dalla Cina. Ma le tariffe doganali imposte di recente da Obama alle importazioni di pneumatici potrebbe essere un segno rivelatore di ciò che ci aspetta in un prossimo futuro.

La condotta cinese eserciterà una pressione politica sempre più forte su quanti di noi in Europa e negli Stati Uniti si rallegrano dei successi economici della Cina e sono sostenitori del libero commercio. Le economie più deboli avvertiranno anch'esse un bel contraccolpo. Io auspico che i raffinati manager dell'economia cinese arrivino a rendersi conto che o il loro paese cambierà comportamento o verosimilmente dovremo affrontare una guerra commerciale di notevoli proporzioni e un arresto dei commerci globali. Nel 2010, infatti, la pazienza dei sostenitori del libero commercio si esaurirà, e parecchio.

Gli scontri sulle spese a breve termine della gestione del cambiamento del clima non renderanno certo più facile tenere aperti i mercati, ma mancare d'intervenire adesso non farebbe altro che procrastinare ad altra data la spesa più alta provocata dal rinviare una simile decisione. La scelta è quella di trasferire - di fatto o apparentemente - ingenti somme di denaro dai paesi sviluppati a quelli emergenti o in via di sviluppo, per coprire alcuni dei loro costi di abbattimento delle emissioni e per la protezione dell'ambiente in genere. Provate però a immaginare solo per un momento i problemi ai quali andrebbero incontro i legislatori delle democrazie avanzate che dovessero trovarsi nella situazione di spiegare per quale motivo miliardi di dollari e di euro saranno devoluti alla Cina, la cui valuta deliberatamente sottovalutata costa ai loro stessi elettori il loro posto di lavoro


E parla dei problemi dei legislatori :wall::wall::wall: e chi perde il posto?!
Ci siamo accorti or ora (dopo un decennio....tenendo solo conto dell'euro) che chiedere agli altri di non alzare barriere protezionistiche e tenere lo yuan artificialmente svalutato sono incompatibili?

Un simile articolo/i me lo/i sarei atteso/i almeno 3/5 anni fa ....

Roba da matti.

Roba da topic del cazzeggio.
 
Un estratto da un articolo pubblicato dal Sole di Sabato, 2 pagina:

Cerchiamo di essere chiari su quanto sta accadendo. La svalutazione della valuta cinese, attuata di proposito, e il crollo del valore del dollaro stanno entrambi esercitando forti pressioni sulle prospettive delle esportazioni dei paesi membri dell'Unione Europea e altri ancora, quali Canada e Messico, mentre i sussidi, occulti o meno, alle esportazioni cinesi insieme alle barriere alle importazioni acutizzano il problema. L'esasperazione americana è stata quasi certamente frenata dalla necessità di dover prendere in prestito così tanti capitali, in buona parte proprio dalla Cina. Ma le tariffe doganali imposte di recente da Obama alle importazioni di pneumatici potrebbe essere un segno rivelatore di ciò che ci aspetta in un prossimo futuro.

La condotta cinese eserciterà una pressione politica sempre più forte su quanti di noi in Europa e negli Stati Uniti si rallegrano dei successi economici della Cina e sono sostenitori del libero commercio. Le economie più deboli avvertiranno anch'esse un bel contraccolpo. Io auspico che i raffinati manager dell'economia cinese arrivino a rendersi conto che o il loro paese cambierà comportamento o verosimilmente dovremo affrontare una guerra commerciale di notevoli proporzioni e un arresto dei commerci globali. Nel 2010, infatti, la pazienza dei sostenitori del libero commercio si esaurirà, e parecchio.

Gli scontri sulle spese a breve termine della gestione del cambiamento del clima non renderanno certo più facile tenere aperti i mercati, ma mancare d'intervenire adesso non farebbe altro che procrastinare ad altra data la spesa più alta provocata dal rinviare una simile decisione. La scelta è quella di trasferire - di fatto o apparentemente - ingenti somme di denaro dai paesi sviluppati a quelli emergenti o in via di sviluppo, per coprire alcuni dei loro costi di abbattimento delle emissioni e per la protezione dell'ambiente in genere. Provate però a immaginare solo per un momento i problemi ai quali andrebbero incontro i legislatori delle democrazie avanzate che dovessero trovarsi nella situazione di spiegare per quale motivo miliardi di dollari e di euro saranno devoluti alla Cina, la cui valuta deliberatamente sottovalutata costa ai loro stessi elettori il loro posto di lavoro

E parla dei problemi dei legislatori :wall::wall::wall: e chi perde il posto?!
Ci siamo accorti or ora (dopo un decennio....tenendo solo conto dell'euro) che chiedere agli altri di non alzare barriere protezionistiche e tenere lo yuan artificialmente svalutato sono incompatibili?

Un simile articolo/i me lo/i sarei atteso/i almeno 3/5 anni fa ....

Roba da matti.

Roba da topic del cazzeggio.

Siamo tutti d'accordo che il basso costo della mano d'opera cinese (ma potremmo dire orientale in genere) fa e continerà a fare concorrenza inarginabile ai prodotti occidentali.
Il nostro sistema economico-sociale è destinato a subire una profonda metamorfosi al ribasso a causa dell'osmosi commerciale con il mondo orientale (Cina, India, ecc.).
Malgrado questi che ritengo dei dati di fatto inequivocabili, non sono d'accordo sull'ipotesi che lo Stato cinese abbia la possibilità di mantenere la propria valuta artificiosamente bassa. Al contrario ritengo che questa capacità risieda unicamente nella forza della speculazione.
Qualora i numerosi grandi investitori internazionali concorderanno fra loro (perchè si coordinano in questo genere di cose) di rialzare lo yuan in modo significativo sulle altre valute (soprattutto dollaro ed euro) lo faranno e basta.

:rolleyes:
 

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