OT: Topic del cazzeggio

Più che altro basterebbe andare a vedere quanti rigori ha sbagliato Higuain carriera. Da ciò si evince che farglielo tirare equivale a un suicidio.
 
Più che altro basterebbe andare a vedere quanti rigori ha sbagliato Higuain carriera. Da ciò si evince che farglielo tirare equivale a un suicidio.
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Di Battista “giornalisti puttane” te lo rispedisco al mittente e fanne buon uso tra le persone a te più care.Lascia perdere i giornalisti, ti sei fatto pagare da il Fatto Quotidiano per i tuoi ridicoli reportage tra gli indios del Guatemala e per fare le tue lunghe vacanze in America Latina come fossi un giovane studente in gap year( anno di viaggio alla scoperta del mondo che si fa di solito a 18 anni) Cresci! e impara un vero lavoro. Va a laurà diciamo a Milano!


:up::up::up::up:
 
Lo sapevate che Salvini:

Durante l'adolescenza e in gioventù frequentò assiduamente il centro sociale Leoncavallo[3], peraltro risultando tra i fondatori della corrente politica – in seno al Parlamento padano – dei Comunisti Padani[11][12] di cui fu anche capolista, conquistando 5 dei 210 seggi disponibili[13]. Di quel periodo dirà che: «Chi non ha mai frequentato un centro sociale? Io sì, dai 16 ai 19 anni, mentre frequentavo il liceo, il mio ritrovo era il Leoncavallo. Là stavo bene, mi ritrovavo in quelle idee, in quei bisogni».[14]

Nel 1994, in qualità di consigliere comunale del Comune di Milano, pronunciò il suo primo discorso pubblico per difendere il centro sociale Leoncavallo dallo sgombero disposto dal sindaco leghista Marco Formentini.[15]
 
C’è un mondo che noi percepiamo, con la sua realtà tangibile, le cose che conosciamo, tocchiamo, vediamo. E poi c’è un universo parallelo, quello in cui ci piace andare spesso, quello del quale non possiamo fare a meno, ed è l’universo in cui a salvare il pianeta, da ogni genere di catastrofe, ci sono i supereroi. Il creatore di questo universo è stato Stan Lee, il fondatore della Marvel, scomparso oggi. Il mondo, quello vero, è stato migliorato da lui, l’unico vero supereroe della fantasia, perché ci ha fatto sognare, divertire, ci ha dato paura e tensione, ci ha dato passioni e sentimenti, in centinaia di storie sempre diverse, sempre nuove, sempre aggiornate ai nostri tempi. I suoi supereroi non sono altro che esseri umani, con limiti, difetti e, soprattutto, grandissimi pregi. Perché Stan Lee credeva profondamente negli esseri umani, nella loro possibilità di evolvere, di migliorare, nella capacità degli esseri umani di poter essere molto diversi da quello che sono in realtà, eroi che diventano super quando i problemi diventano enormi. E come nel mondo reale ci sono milioni di tipi diversi, così nell’universo Marvel ci sono eroi di ogni ordine e grado, di ogni sesso e razza, di ogni orientamento sessuale, cosa che ha permesso a tanti di noi di continuare ad amare i personaggi inventati da Lee e dai suoi collaboratori, perché sono cambiati assieme a noi e al mondo. Lee ha immaginato un mondo peggiore salvato da persone migliori, ha voluto dar corpo alle nostre paure con dei clamorosi supercattivi e alle nostre speranze con dei leggendari supereroi. Lee ci ha fatto sognare, ridere e piangere, ci ha sorpreso e meravigliato e ogni generazione nuova si è affezionata ai suoi personaggi. Dopo Walt Disney c’è lui, l’altro grande che è riuscito, assieme a Walt appunto, a trasformare i fumetti in cultura popolare, a entrare con personaggi straordinari nell’immaginario collettivo. Per nostra fortuna, come nel caso della Disney e di tutti i suoi personaggi, i supereroi della Marvel sopravviveranno alla scomparsa di Stan Lee. Ma ci dispiacerà non vedere la sua faccia nei film, ci dispiacerà non leggere le sue interviste, ci dispiacerà vivere in un mondo reale senza di lui. Ma nell’universo parallelo il grande Stan vivrà per sempre.
Addio a Stan Lee
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Lo sapevate che Salvini:

Durante l'adolescenza e in gioventù frequentò assiduamente il centro sociale Leoncavallo[3], peraltro risultando tra i fondatori della corrente politica – in seno al Parlamento padano – dei Comunisti Padani[11][12] di cui fu anche capolista, conquistando 5 dei 210 seggi disponibili[13]. Di quel periodo dirà che: «Chi non ha mai frequentato un centro sociale? Io sì, dai 16 ai 19 anni, mentre frequentavo il liceo, il mio ritrovo era il Leoncavallo. Là stavo bene, mi ritrovavo in quelle idee, in quei bisogni».[14]

Nel 1994, in qualità di consigliere comunale del Comune di Milano, pronunciò il suo primo discorso pubblico per difendere il centro sociale Leoncavallo dallo sgombero disposto dal sindaco leghista Marco Formentini.[15]

Lo so ... inoltre da capo claque dell'indipendenza della Padania ai viva Bossi.
E' un maestro del trasformismo, tipico della classe politica italiana.
Ora è passato al nazionalismo sovranista.
Probabilmente ha le idee un pò confuse.
Ultime parole famose: non arretriamo di un millimetro.

Forse è una mia impressione, ma rassomiglia all'altro Matteo ... il Renzi.
 
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il populismo è la voce più sincera della democrazia, diceva Christopher Lash, e ciò mette la pietra sopra ai vostri pollicioni in alto, con quelli non si va manco a puttane, alle vostre faccine, alle strizzatine d'occhio che vi date, alla vostra ignoranza dove la parvenza di nullismo in realtà nasconde solo pensiero nullo
 
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