Italia: S&P non ha l'ottimismo del Mef (MF)
Anche la crescita all'1% stimata dal governo non convince. Alle previsioni al ribasso rispetto a quanto stimato dal quadro macroeconomico del Tesoro si accompagna il deterioramento delle aspettative di crescita registrato tra le imprese dalla Banca d'Italia.
La brusca frenata della produzione industriale a novembre, scrive MF, non aiuta l'ottimismo. La parola che si rincorre è: recessione. Così le cifre indicate dall'esecutivo sono ritenute quantomeno ottimistiche. L'espansione dell'economia italiana, secondo Standard & Poor's, procederà quest'anno con passo "più lento, al ritmo dello 0,7%, con consumi stabili ma qualche problema sull'offerta, e prospettive più basse di altri Paesi dell'Unione Europea sugli investimenti".
Secondo Sylvain Broyer, capoeconomista per l'Europa dell'agenzia di rating, maggiore chiarezza sul futuro ci sarà una volta pubblicati i dati sulla produzione industriale di dicembre e gennaio, "che comunque potrebbero essere meno negativi rispetto a novembre". Ragion per cui, pur più basse di quelle dei tecnici del ministro dell'Economia Giovanni Tria, sono più alte dello 0,3% previsto da Oxford Economics. Una stima che lima al ribasso la precedente di +0,4%: "Sospettiamo che l'Italia sia entrata in recessione nella seconda parte del 2018 e potrebbe restarci nella prima parte del 2019, specie se la crescita della zona euro continuasse a deluder".
Dow Jones Newswires
January 15, 2019 02:22 ET (07:22 GMT)
Ecco il "boom economico" di Giggino!
Speriamo che si sbaglino questi e che abbia ragione il nostro eroe.
