OT: Topic del cazzeggio

C’erano le maniglie delle porte, vini e liquori, il leasing per un’auto tedesca e un barbecue. Un po’ di tutto, insomma, finiva nel calderone delle spese dei gruppi parlamentari dell’Assemblea regionale siciliana. L’elenco si trova nelle motivazioni della sentenza di condanna in primo grado dei capigruppo della legislatura che si chiuse nel 2012. Nella lista delle spese contestate all’attuale sindaco di Catania Salvo Pogliese (condannato a quattro anni e tre mesi), Pdl, sospeso in virtù delle legge Severino dopo la condanna ma poi reintegrato dal tribunale per un ricorso pendente davanti alla Consulta, ci sono 70 mila euro dove si trova un po’ di tutto. Tra queste, 1.200 euro per la «sostituzione di varie serrature e varie maniglie per porte, con saldature varie ed aggiunzioni pezzi di canaletto per tenuta vetri, pulitura con flex nelle parti ossidate con passaggio di pittura antiruggine» nello studio catanese del padre, oltre che spese per una permanenza in albergo con la famiglia e i suoceri, e 280 euro per la retta scolastica del figlio. Pogliese si è difeso spiegando di avere anticipato grosse somme di denaro al gruppo e che man mano è rientrato delle somme che gli spettavano. Ma il tribunale non ha accolto questa spiegazione.
Rudy Maira (quattro anni e sei mesi), invece, si sarebbe fatto rimborsare 48 mila e 29 mila euro spesi per il leasing della sua auto: un’Audi A6 V6 3.0 Fap quattro Tiptronic. Il politico si è difeso spiegando che l’auto era utilizzata per il gruppo, che però nello stesso periodo ebbe a disposizioni altre auto (sempre Audi). Tra gli altri esborsi contestati al capogruppo compaiono 4 mila euro versati in enoteca e in gioielleria per il regalo a un dipendente. Nel novero delle spese per cui è stato condannato Livio Marrocco (tre anni la condanna) ci sono 1.600 euro per regali, fra cui delle agendine Nazareno Gabrielli, l’acquisto di periodici e di fumetti della serie Diabolik, che il politico spiegò erano allegati ai periodici che venivano acquistati per il gruppo. Tra gli esborsi contestati a Giulia Adamo (tre anni e sei mesi), figurano liquori e vini pagati con un assegno da 1.600 euro, 440 euro per una borsa Louis Vuitton, una borsa Bagagli da 145 euro, cravatte e carrè di seta Hermès per 1.320 euro. Nelle motivazioni dei giudici si ricordano poi le spese contestate a Cataldo Fiorenza (condannato a tre anni e otto mesi), tra cui 7 mila euro in carburante, 7 mila euro in vestiti, 4 mila euro in libri, assicurazioni e servizi in centri estetici, mille euro in gioielli, 2 mila euro per spesa al supermercato, 1.200 euro per oggetti d’arredamento, fra cui un barbecue, oltre a 4 mila euro in ristoranti e quasi 8 mila in viaggi.
Corriere della sera
 
Cina: Xi invita comunità internazionale a collaborare per affrontare crisi

Il presidente cinese, Xi Jinping, ha esortato la comunità internazionale a mettere da parte le differenze, avvertendo che la storia ha mostrato che i Paesi che scelgono di andare avanti da soli "falliranno sempre".
Parlando in videoconferenza al World Economic Forum di Davos Xi ha discusso di sfide globali come la pandemia di coronavirus e l'emergenza climatica. "Mentre affrontiamo la crisi attuale dobbiamo essere uniti e lavorare insieme", ha detto.
"Ci è stato dimostrato più volte che andare avanti da soli e scivolare in un arrogante isolamento porterà sempre al fallimento. Teniamoci per mano e lasciamo che il multilateralismo illumini la nostra strada verso una comunità con un futuro condiviso", ha aggiunto Xi.
I commenti arrivano meno di una settimana dopo l'insediamento del presidente statunitense, Joe Biden, con gli analisti che monitorano da vicino come un cambiamento nella leadership degli Stati Uniti possa influire sulle relazioni diplomatiche tese tra i due Paesi.
Si prevede che Biden manterrà la pressione su Pechino su una vasta gamma di questioni, inclusi i diritti umani, la politica commerciale, le controversie territoriali e le domande sulla risposta iniziale della Cina alla pandemia di coronavirus.
Parlando al Forum per la prima volta dal 2017, Xi ha nuovamente promosso un approccio multilaterale agli affari internazionali. "Costruire piccoli gruppi o iniziare una nuova Guerra Fredda, respingere, minacciare o intimidire gli altri, imporre volontariamente la divisione, l'interruzione degli approvvigionamenti o sanzioni e creare isolamento o allontanamento non farà altro che spingere il mondo verso la divisione e persino lo scontro", ha detto Xi, aggiungendo che "non possiamo affrontare sfide comuni in un mondo diviso e lo scontro ci porterà in un vicolo cieco".
Il rapporto tra Cina e Stati Uniti si è notevolmente deteriorato negli ultimi anni. L'ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha cercato di perseguire un approccio 'America First' in politica estera e spesso si è scontrato con una Cina sempre più assertiva.
Biden ha già cercato di annullare alcune delle politiche del suo predecessore, firmando un ordine esecutivo nel suo primo giorno in carica per rientrare nell'accordo sul clima di Parigi e bloccando l'uscita degli Usa dall'Organizzazione Mondiale della Sanità.

Dow Jones NewswiresJanuary
25, 01, 2021 09:12 ET (14:12 GMT)


non era neppure presente, era in videoconferenza, diversamente si sarebbe potuta ipotizzare ad un'assunzione eccessiva di
kirsch o di acquavite di prugne tra le nevi di davos...
ma qual'è stata la volta che i cinesi non hanno agito unicamente per il loro proprio tornaconto?
basti vedere cosa hanno causato con silenzi ed ostruzioni, con reticenze ed arresti nel frangente di questa pandemia...
mi sa che il pudore e la decenza non allignano in cina :rolleyes:
 
Hihihi....pare che ce semo levati dalle bolas Dibba e, forse, pure la sua setta....a questo punto potremmo avere un governo piu' forte e coeso di prima.
A quanto pare, al momento, Renzi non solo ha vinto....ma, forse, ha pure spaccato il M5S.
Un capolavoro, per quanto spregiudicato.
 
Hihihi....pare che ce semo levati dalle bolas Dibba e, forse, pure la sua setta...

Il Dibba e' passato da ''arrivederci e grazie'' a ''Nessun rancore a chi non la pensa come me. Non faccio scissioni o mi metto a creare correnti”. :d:

Una posizione condivisa anche dalla Lezzi e dal presidente della commissione Antimafia Morra
 
Il Dibba e' passato da ''arrivederci e grazie'' a ''Nessun rancore a chi non la pensa come me. Non faccio scissioni o mi metto a creare correnti”. :d:

Una posizione condivisa anche dalla Lezzi e dal presidente della commissione Antimafia Morra
Trattasi non di tris ma di poker; agli storditi citati va aggiunto Toninelli.
 
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Seduta movimentata in consiglio regionale, come abbiamo visto. La giunta regionale di Fontana&Moratti insiste nel rifiutarsi di fornire i dati disaggregati sulla diffusione del coronavirus, e attizza la polemica contro l'Istituto superiore di sanità che la accusa di aver fornito numeri sbagliati per ben 54 volte negli ultimi mesi. L'opposizione ha protestato rumorosamente, con fischietti sotto le mascherine, e ha inalberato cartelli "basta bugie", "verità per la Lombardia". Il consigliere Pd Pietro Bussolati ha consegnato a Fontana un pallottoliere. Quello di +Europa Michele Usuelli si è inginocchiato nell'emiciclo: "Visto che non mi fornite questi dati, ve lo chiedo in ginocchio". Ha ricevuto, in offerta spregiativa da esponenti della maggioranza, qualche monetina. Ma la questione centrale, che nemmeno gli organi di informazione sembra abbiano colto, è un'altra: Fontana ha fatto chiamare la polizia. Uomini della Digos sono entrati nell'aula del consiglio regionale, e hanno convinto Usuelli a uscire. E questo è un precedente clamoroso e mai visto. Non era mai accaduto che nell'aula dove esponenti regolarmente eletti esercitano il loro compito entrassero le forze dell'ordine, chiamate dal presidente della giunta, per sedare una protesta. Si può essere d'accordo o meno sulle modalità teatrali di questa protesta, ma d'altra parte si tratta ormai di una consuetudine comune a destra e sinistra per avere impatto visivo e televisivo. Quel che non è ammissibile è che si faccia entrare la polizia per zittire una protesta legittima.
La Raepubblica/Ravelli

Formiugoni, Maroni, Fontana; un pirla dopo l'altro.
 
Fabrizio, guarda dal minuto 21
 

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