AndrewLR
Nuovo forumer
Andrew, io comprendo e condivido totalmente il tuo scetticismo nonché la tua allergia per tutto ciò che si avvicini anche lontanamente al metafisico. E capisco che con queste premesse sentir parlare un indiano di meditazione e spiritualità possa di per se far venire la pelle d'oca.
Tuttavia sono abbastanza fiduciosa nel credere che in questo caso siamo su un altro piano, caratterizzato da un approccio assolutamente scientifico di due scrittori i cui curricula non sono certo approssimabili a quelli di astrologi, santoni et similia.
Nell'articolo linkato ci sono diversi indizi che fanno pensare comunque ad una visione del mondo affascinante e totalmente "fisica", per quanto fantasiosa ed assolutamente teorica.
Personalmente confesso che non sono affatto l'ultima arrivata in tema di AI, ovvero conosco abbastanza a fondo i tecnicismi che si nascondono dietro lo stato dell'arte di questa "intelligenza" totalmente algoritmica; e questi argomenti mi hanno sempre affascinato moltissimo. Ed essendo anche stata, in giovane età, una grande appassionata di fantascienza, quando leggo nuove visioni, per quanto assolutamente teoriche e fantasiose, riguardo coscienza, fisica quantistica e TOE, non me le lascio mai sfuggire.
Ora, giusto per invogliarti all'approfondimento, fai finta di non conoscere quale (grande) uomo abbia scritto le frasi qui sotto:
"I am not an Atheist. The problem involved is too vast for our limited minds. We are in the position of a little child entering a huge library filled with many books in many languages. The child knows someone must have written those books. It does not know how. It does not understand the languages in which they are written. The child dimly suspects a mysterious order in the arrangement of the books but doesn't know what it is. That, seems to me, is the attitude of even the most intelligent human being toward God. We see the universe marvelously arranged and obeying certain laws but only dimly understand these laws"
"The true value of a human being can be found in the degree to which he has attained liberation from the self"
Ora ricordati chi era, e che ha scritto anche questo:
"The word 'God' is for me nothing more than the expression and product of human weaknesses, and religious scripture a collection of honourable, but still primitive legends which are nevertheless pretty childish. No interpretation, no matter how subtle, can (for me) change this"
Per quanto i temi di AI mi affascinino, non posso che considerarmi un profano del campo. Aggiungo anche che ho conoscenza pari a zero di tale Deepak Chopra, e quindi quanto segue sono solo impressioni provenienti dall'articolo (e da questa pagina 21 Giorni Di Meditazione Con Deepak Chopra. Partecipa Gratis

Detto questo, mi sembra di cogliere una differenza notevole fra i due approcci da te affiancati. Il primo propone una teoria che mi pare essere appunto un po' basata sulla sua fantasia, il secondo si limita ad affermare di non sapere e di essere in qualche modo aperto a possibili interpretazioni.
Ora, se il tuo menzionare il secondo era come suppongo un modo di reiterare il suo messaggio (piuttosto che affiancarlo al primo), diciamo che capisco cosa tu voglia dire, ma penso che il valore che io possa ricavare dal leggere il Chopra (alla luce delle mie impressioni su di lui) sia nettamente inferiore a quello che tu possa ricavare. Se hai delle basi solide in un campo, sei capace di leggere molte cose e estrarre spunti interessanti basati sulla tua conoscenza/expertise (da ingegnere

Quindi piuttosto, coglierei l'occasione per chiederti un raccomandazione in termini di letture sull'AI per dummies

Probabilmente lo conoscete gia', ma parzialmente collegato a queste tematiche consiglio vivamente Thinking, Fast and Slow: Amazon.co.uk: Daniel Kahneman: Books
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