Val
Torniamo alla LIRA
Ancora una volta dalla medesima organizzazione capeggiata da Soros
arrivano i soldi per finanziare un’altra discutibile iniziativa.
Riporta wallstreetitalia, confermato dal quotidiano americano lmtonline,
come l’organizzazione americana United We Dream abbia da poco ideato
un’applicazione per smartphone dalla dubbia utilità.
Si tratta infatti di un sistema di comunicazione immediata che mette in contatto diverse persone per segnalare la presenza di polizia o situazioni che possano coinvolgerla.
L’applicazione però non è per tutti, ma è destinata ad un pubblico specifico, ovvero gli immigrati irregolari negli States.
In pratica se un immigrato senza documenti viene fermato dalla polizia quest’ultimo,
schiacciando un semplice tasto sul telefono, può avvertire il gruppo di persone con cui condivide l’applicazione
e cancellare in un secondo momento tutti i recapiti e dati personali di questa rete di irregolari.
Questa nuova app sarà così distribuita ai 400.000 membri di quest’organizzazione americana che, dal 2010, riceve finanziamenti dall’Open Society di George Soros.
Uno dei membri di United We Dream non ha avuto problemi nel rilasciare questa dichiarazione:
“Mia madre non ha documenti, quindi voglio essere certo di essere preparato e sapere cosa fare se succede qualcosa”.
Stravaganti affermazioni che fanno da eco alla stravagante storia dell’organizzazione.
United We Dream nasce infatti come progetto del National Immigration Law Center,
un centro di advocacy americano che ha ricevuto nel tempo sussidi direttamente dal Governo degli Stati Uniti.
Con nemmeno troppo sforzo si può quindi affermare che la United We Dream,
con soldi governativi, finanzia attività che sono al limite della legalità
(come la app che nasconde le identità di persone senza documenti).
L’ennesimo paradosso di un’attività legata a George Soros che fa scendere ulteriori ombre sulla trasparenza della sua attività.
arrivano i soldi per finanziare un’altra discutibile iniziativa.
Riporta wallstreetitalia, confermato dal quotidiano americano lmtonline,
come l’organizzazione americana United We Dream abbia da poco ideato
un’applicazione per smartphone dalla dubbia utilità.
Si tratta infatti di un sistema di comunicazione immediata che mette in contatto diverse persone per segnalare la presenza di polizia o situazioni che possano coinvolgerla.
L’applicazione però non è per tutti, ma è destinata ad un pubblico specifico, ovvero gli immigrati irregolari negli States.
In pratica se un immigrato senza documenti viene fermato dalla polizia quest’ultimo,
schiacciando un semplice tasto sul telefono, può avvertire il gruppo di persone con cui condivide l’applicazione
e cancellare in un secondo momento tutti i recapiti e dati personali di questa rete di irregolari.
Questa nuova app sarà così distribuita ai 400.000 membri di quest’organizzazione americana che, dal 2010, riceve finanziamenti dall’Open Society di George Soros.
Uno dei membri di United We Dream non ha avuto problemi nel rilasciare questa dichiarazione:
“Mia madre non ha documenti, quindi voglio essere certo di essere preparato e sapere cosa fare se succede qualcosa”.
Stravaganti affermazioni che fanno da eco alla stravagante storia dell’organizzazione.
United We Dream nasce infatti come progetto del National Immigration Law Center,
un centro di advocacy americano che ha ricevuto nel tempo sussidi direttamente dal Governo degli Stati Uniti.
Con nemmeno troppo sforzo si può quindi affermare che la United We Dream,
con soldi governativi, finanzia attività che sono al limite della legalità
(come la app che nasconde le identità di persone senza documenti).
L’ennesimo paradosso di un’attività legata a George Soros che fa scendere ulteriori ombre sulla trasparenza della sua attività.