Val
Torniamo alla LIRA
La decisione di Donald Trump di uscire dall'accordo sul nucleare iraniano ha dato il via all'ennesima escalation di tensione in Siria, dove Israele e Iran continuano la loro guerra.
Subito prima che il presidente Usa annunciasse il ritiro, le forze armate israeliane
hanno ordinato alle autorità del Golan di aprire i rifugi per la popolazione civile.
E nelle stesse ore, lo stesso esercito israeliano avevano iniziato a dispiegare i sistemi anti-missile nella stessa aerea (guarda il video).
Nel frattempo, l'ambasciata Usa, in toni del tutto inusuali, ha avvisato i propri dipendenti e i cittadini americani
presenti in Israele di non recarsi sulle Alture del Golan chiedendo di "monitorare i media e di rimanere aggiornati sulle disposizioni di emergenza del Home Front Command israeliano".
Ma quello che conta è quanto avvenuto nelle ore immediatamente successive all'annuncio americano.
Aerei da guerra israeliani hanno penetrato lo spazio aereo siriano bombardando una base a sud di Damasco, ritenuta un deposito di missili iraniani.
Le fonti parlano di nove morti, tutti siriani, e non ci sarebbero conferme di uccisioni tra le fila delle Guardie rivoluzionarie.
Fonti mediche siriane parlano invece di almeno due civili rimasti coinvolti nei raid.
Subito prima che il presidente Usa annunciasse il ritiro, le forze armate israeliane
hanno ordinato alle autorità del Golan di aprire i rifugi per la popolazione civile.
E nelle stesse ore, lo stesso esercito israeliano avevano iniziato a dispiegare i sistemi anti-missile nella stessa aerea (guarda il video).
Nel frattempo, l'ambasciata Usa, in toni del tutto inusuali, ha avvisato i propri dipendenti e i cittadini americani
presenti in Israele di non recarsi sulle Alture del Golan chiedendo di "monitorare i media e di rimanere aggiornati sulle disposizioni di emergenza del Home Front Command israeliano".
Ma quello che conta è quanto avvenuto nelle ore immediatamente successive all'annuncio americano.
Aerei da guerra israeliani hanno penetrato lo spazio aereo siriano bombardando una base a sud di Damasco, ritenuta un deposito di missili iraniani.
Le fonti parlano di nove morti, tutti siriani, e non ci sarebbero conferme di uccisioni tra le fila delle Guardie rivoluzionarie.
Fonti mediche siriane parlano invece di almeno due civili rimasti coinvolti nei raid.