Parmalat: Bondi Stringe Su Procedura Conc.Con Serie Incontri
Parmalat: Bondi Stringe Su Procedura Con Serie Incontri/Ansa
(ANSA) - MILANO, 21 DIC - Ore decisive per il destino della Parmalat, con l'agenda di Enrico Bondi sempre fitta di incontri in vista della scelta della procedura concorsuale più idonea a tirare fuori il gruppo alimentare dal dissesto finanziario e per arginare i buchi di bilancio che sembrano moltiplicarsi.
Entro martedì, con i consiglieri già allertati, è attesa la convocazione del cda straordinario della società di Collecchio chiamato a ratificare la proposta di Bondi alla luce degli ultimi e necessari approfondimenti anche sulla base del dossier supplementare aperto oggi dagli advisor sul 'rosso' da 2,9 miliardi di euro (che si aggiungono ai 3,95 miliardi di Bonlat) dovuto al mancato riacquisto di bond, come riportato dal Corriere della Sera.
Proprio nel giorno in cui, Fausto Tonna, l'ex direttore finanziario di Parmalat, braccio destro di Calisto Tanzi, e dato per irreperibile negli ultimi giorni, ha escluso qualsiasi fuga, come ipotizzato da indiscrezioni di stampa e, dalla sua una villa nel quartiere residenziale di Collecchio, afferma di essere "assolutamente reperibile" e pronto a fornire ogni chiarimento.
Nel pomeriggio, intanto, il manager aretino ha incontrato per due ore circa i propri consulenti nella sede di Mediobanca, in una riunione servita a tirare le fila del lavoro svolto nelle ultime 48 ore in stretto contatto, peraltro, con la magistratura sulla scia di come già accaduto un decennio fa nel crac Ferruzzi.
Oltre una ventina i partecipanti, seduti intorno al tavolo della sala riunioni al primo piano di Piazzetta Cuccia, cui hanno preso parte il numero due della merchant bank milanese Alberto Nagel e il responsabile della divisione corporate finance, Maurizio Cereda, la squadra della Lazard composta oltre che dai rappresentanti londinesi anche da Gerardo Braggiotti, Arnaldo Borghesi e Matteo Manfredi. Per finire, tra gli altri, con i revisori della PriceWaterhouseCooper e con i legali della Gianni, Origoni, Grippo & Partners.
Tutte le opzioni sono allo stato percorribili anche se Bondi, da quanto si è appreso, propenderebbe per l'istanza di ammissione all'amministrazione controllata da depositare presso il Tribunale di Parma.
In ogni caso restano sul tappeto le altre opzioni, vale a dire la Prodi Bis, l'amministrazione straordinaria e il concordato preventivo.
Indicazioni decisive sono attese già domani dagli incontri che lo stesso presidente della Parmalat avrà con il ministro delle Attività produttive, Antonio Marzano, e con ogni probabilità sia con il presidente della Consob, Lamberto Cardia, sia con Giulio Tremonti, alla vigilia del Cdm nel quale il ministro dell'Economia porterà le proposte sulle misure idonee per preservare le attività industriali del gruppo alimentare.
E sempre domani, l'ex Ad di Montedison sarebbe atteso a Parma per un confronto con i sindacati e probabilmente anche per un contatto con la magistratura parmigiana.
Quanto alle scadenze, inoltre, domani è il turno dell'opzione di acquisto per 400 milioni di dollari del 18,18% della brasiliana Parmalat Empreedimentos e Administracao, in mano ai fondi Food Holding e Dairy Holding, rappresentati dalla Bank of America, anche se si profilerebbe un'ulteriore proroga.
E sempre domani sarà sciolto, prima dell'apertura degli scambi, il nodo relativo alle trattazioni dei titoli Parmalat a Piazza Affari. Venerdì, le azioni sono state scambiate, nell'impossibilità di fare prezzo per eccesso di ribasso, solo nella fase d'asta di chiusura, segnando un crollo del 66,32% a 0,30 euro, per una capitalizzazione complessiva di appena 244 milioni di euro.