PARMALAT: iniziano a girare le prime cifre del crack (3 lettori)

effezeta

Forumer storico
Banca Intesa: precisazioni in merito a Parmalat
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In relazione a notizie di stampa riguardanti gli accantonamenti a fronte dell’esposizione verso Parmalat, Banca Intesa precisa che l’ammontare degli accantonamenti in oggetto verrà determinato in sede di redazione del bilancio d’esercizio 2003.
 

effezeta

Forumer storico
Capitalia commenta notizie di stampa su dichiarazioni di Tanzi e Tonna
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Comunicato stampa




Capitalia intende commentare le notizie pubblicate in data odierna dal Corriere della Sera relative alle dichiarazioni rilasciate ai magistrati inquirenti dai signori Callisto Tanzi e Fausto Tonna. Ferma rimanendo la disponibilità del Gruppo a fornire i documenti che dimostrano in maniera inequivoca la correttezza del proprio operato, Capitalia intende confutare le dichiarazioni rese non con proprie valutazioni, ma con quelle all’epoca espresse sull’operazione Eurolat dai principali commentatori e analisti internazionali:



Credit Suisse/First Boston ( Febbraio ’99) “Riteniamo che le sinergie derivano dalla integrazione dei marchi lattiero-caseari di Cirio e Parmalat che consentiranno di raggiungere una quota di mercato del 40% del latte fresco e del 50% in quello a lunga conservazione…. “
Credit Lyonnais (15 Marzo ’99) “Nonostante le numerose acquisizioni effettuate, Parmalat ha sistematicamente creato valore…….Quale risultato delle sinergie generate – principalmente per effetto della maggiore dimensione, che migliora la redditività delle società acquisite – e del contenuto prezzo pagato per le acquisizioni, il Gruppo ha realizzato rapidi incrementi del ROI.”
Morgan Stanley(26 Ottobre ’99) “Vi sono anche consistenti complementarietà sotto il profilo geografico tra le due società perché Parmalat è molto forte nel Nord Italia mentre Cirio ha le sue radici nel Centro Sud. Questa acquisizione offre a Parmalat una opportunità unica per affermare una leadership nel settore del latte a differenza della precedenti acquisizioni essa non realizza l’ingresso in nuovi mercati, Questa operazione in particolare può essere considerata un eccezionale opportunità.”
Morgan Stanley (22 Agosto 2000) “A seguito della fusione, Parmalat dovrebbe riuscire a ridurre di 600 unità i suoi addetti attraverso la chiusura di 5 stabilimenti. Se nel 2000 e 2001 risparmi di costo dovrebbero essere parzialmente compensati nei costi di ristrutturazione, a partire dal 2002 la società potrà pienamente beneficiare delle razionalizzazioni di costo.”



Quanto alla societa’ Ciappazzi attiva nel settore delle acque minerali, settore in cui il Gruppo Parmalat all’epoca dell’acquisizione stava peraltro diversificando, non esistono valutazioni degli analisti, trattandosi da un lato di un’attivita’ meno che marginale rispetto alle dimensioni del Gruppo Parmalat (0,2% del debito lordo quale risultava dall’ultimo bilancio). Ad ogni conto, e’ facilmente certificabile che si tratta in entrambi casi di investimenti in attivita’ reali, a differenza di quanto sembra emergere per la gran parte degli investimenti effettuati negli anni da Parmalat.



Mentre appare umanamente comprensibile l’obiettivo dei Sigg. Tanzi e Tonna di attenuare le proprie responsabilità, suscita sgomento che le dichiarazioni di persone che si sono rese responsabili di un dissesto aziendale senza precedenti mediante un organico e continuo flusso di informazioni e notizie difformi dal vero al mercato ed alle Autorità non vengano opportunamente soppesate dai media. La pretestuosita’ di tali dichiarazioni e’ evidente in quanto si riferiscono a transazioni vere, ampiamente documentate e valutate anche da terzi indipendenti, ma soprattutto che nulla hanno a che vedere con i motivi del dissesto di Parmalat.
 

Paperino

Forumer attivo
Divento sempre più intollerante verso ciò che ci governa e controlla: i lor signori sanno solo passare a ritirare gli stipendi, tanto più lauti quanto meno sono responsabili di ciò che fanno?!?!?!? :-x
Perbacco, ho usato una parola sconosciuta in questo paese: responsabilità! Come farò a spiegarne il significato?!?

http://www.wallstreetitalia.com/articolo.asp?ART_ID=195560

In Italia non succede mai nulla, nessuno ha colpe mai di nulla, nessuno poteva fare alcunchè per evitare i problemi: tutti santi immacolati....
 

EVX

Forumer attivo
Paperino ha scritto:
Divento sempre più intollerante verso ciò che ci governa e controlla: i lor signori sanno solo passare a ritirare gli stipendi, tanto più lauti quanto meno sono responsabili di ciò che fanno?!?!?!? :-x
Perbacco, ho usato una parola sconosciuta in questo paese: responsabilità! Come farò a spiegarne il significato?!?

http://www.wallstreetitalia.com/articolo.asp?ART_ID=195560

In Italia non succede mai nulla, nessuno ha colpe mai di nulla, nessuno poteva fare alcunchè per evitare i problemi: tutti santi immacolati....


Caro Paperino

Concordo in pieno con te e purtroppo sono molto pessimista.

Stiamo vivendo una fase di decadenza e Cirio e Parmalat non sono che le prime avvisaglie di una crisi che rischia di approfondirsi.

Tante sono le aziende nelle stesse condizioni che reggono arrampicandosi sugli specchi.
Se ci saranno tempi buoni economicamente, potranno tirare avanti ancora un po' ; se ci sarà una situazione di crisi o sopratutto una restrizione del credito vedremo fallimenti a raffica ( Ed allora si dirà che era inevitabile)

Non servono nuove leggi : ce ne sono già troppe. Basterebbe applicare quelle che già ci sono .
Ma questo è un po' più difficile perchè implica "responsabilità" da chi deve controllare o far applicare queste leggi .
Cosa ci si può aspettare in fatto di responsabilità da un paese dove in galera ci vanno solo i ladri di galline e dove il licenziamento è una parolaccia non applicabile a chi accoltella il capoufficio e figuriamoci quindi a chi non lavora o non fa il proprio dovere ?

Si dice infine che Parmalat abbia una situazione industriale valida.
Ma come si fa' a dire una balla così grossa ?
Come può essere valida un'industria che ha accumulato 13 miliardi di euro di passività , molto di più del suo valore.
Certo con una cifra simile si può dare lustro e fama a qualsiasi attività , ma gli utili reali dove stanno?
 

Paperino

Forumer attivo
EVX ha scritto:
Non servono nuove leggi : ce ne sono già troppe. Basterebbe applicare quelle che già ci sono .
Ma questo è un po' più difficile perchè implica "responsabilità" da chi deve controllare o far applicare queste leggi .
Cosa ci si può aspettare in fatto di responsabilità da un paese dove in galera ci vanno solo i ladri di galline e dove il licenziamento è una parolaccia non applicabile a chi accoltella il capoufficio e figuriamoci quindi a chi non lavora o non fa il proprio dovere ?

Grazie del conforto, EVX. Sicuramente in Italia la maggioranza delle persone è onesta e perbene, ma è la maggioranza silenziosa, quella che non ricopre ruoli di importanza, in quanto incapace di maramaldeggiare ed imbrogliare, e quella che per amor di pace si rintana nel proprio nucleo familiare cercando di proteggerlo quanto più possibile. E così i "furbi" hanno campo libero ed incontrastato!

Perchè applicare il principio della responsabilità se ad applicarlo dovrebbero essere proprio i "furbi" contro altri "furbi"?!? Una mano lava l'altra, ed anzi si aiutano a vicenda per mantenere la presa.

E' necessaria una rivoluzione, almeno culturale e morale?!? E da chi dovrebbe partire?!? Le persone oneste solitamente amano la pace e la quiete, e questo i "lor signori" lo sanno.

Per quanto riguarda la situazione industriale Parmalat, certo che l'azienda è sana: visto l'andazzo di alcune grosse società quotate altamente indebitate, non è che Parmalat stia tanto peggio.... :rolleyes: :p

A tal proposito aggiungo un link:

http://www.socquot.com/2004/401_01_societ%E0.htm
 

franci

Forumer storico
PARMALAT: PAGAMENTI SETTIMANALI PER FORNITORI EUROLAT
LO DICE ALFREDO GAETANI, DELEGATO DA BONDI A GESTIONE SOCIETA' (ANSA) - ROMA, 13 GEN - Dalla prossima settimana i fornitori di latte della Eurolat saranno pagati in contanti ogni settimana in attesa che scatti il meccanismo della prededuzione previsto nell'amministrazione controllata. Lo ha detto Alfredo Gaetani, presidente e amministratore delegato della Centrale del Latte di Roma e delegato dal commissario di Parmalat Enrico Bondi alla gestione di Eurolat, la societa' della Parmalat che controlla la Centrale latte di Roma. Per i fornitori della Centrale del latte Gaetani ha detto di aver disposto il pagamento dei debiti residui di agosto mentre, entro la fine della settimana, saranno liquidati quelli relativi a settembre. Il manager e' intervenuto ad un vertice con i rappresentanti degli allevatori convocato dall'assessore regionale dalla Agricoltura Antonello Iannarilli sulla crisi della Parmalat e sui suoi riflessi sulle aziende agricole laziali. Gaetani ha ricordato che la situazione e' diversa per Eurolat e Centrale del latte in quanto la prima dal 30 dicembre e' in amministrazione controllata mentre la seconda no. ''Nel caso Eurolat - ha spiegato - per pagare le forniture arretrate occorre che il magistrato giudichi i contratti con gli allevatori come contratti di somministrazione per i quali scatta la prededuzione e la possibilita' di procedere al pagamento dei debiti. Questo iter richiede dai 30 ai 60 giorni di tempo. In attesa del pronunciamento pagheremo in contanti a cadenza settimanale le forniture di latte. Quando scattera' la Prededuzione riprenderemo a pagare il pregresso''. Secondo Gaetani la Centrale del Latte, invece, procede la sua vita normale e non ha problematiche particolari legate alle vicende del crac Parmalat. I rappresentanti degli allevatori hanno pero' espresso preoccupazione per i ritardi nei pagamenti di 4 o 5 mesi. ''Prima della crisi pagavamo a due o tre mesi - ha detto Gaetani -. In condizioni normali oggi staremmo pagando le forniture di ottobre, quindi abbiamo un ritardo di 30 giorni. Ritengo che per tornare a regime ci vorranno dai 6 ai 12 mesi, il tempo necessario perche' le aziende riprendano in pieno la loro capacita' produttiva''. Sulle prospettive, il manager ha detto di non avere, al momento, alcun elemento di valutazione. ''Il commissario Bondi non si e' espresso - ha detto -. Mi sembra, pero', che non ci sia la volonta' di fare spezzatini. Posso dire che Eurolat e Centrale del Latte generano cassa sufficiente ad andare avanti. La Centrale, in particolare, e' una azienda sana, oserei dire florida. Le vendite vanno bene e si e' registrata una tenuta dei marchi forti. Anche i prodotti Parmalat stanno andando bene. Speriamo che i consumatori ci diano una mano''. YGF/GCM
 

effezeta

Forumer storico
Bank of America esposta per 274mln dollari su Parmalat .. ..

L' esposizione complessiva di Bank of America nei confronti del gruppo Parmalat alla fine del 2003 risulta pari a 274 milioni di dollari fra prestiti concessi e derivati. La banca vanta prestiti concessi direttamente al gruppo e lettere di credito per un controvalore di 244 milioni di dollari. Di questi, 105 milioni di dollari di crediti sono garantiti da una copertura assicurativa e 18 milioni di dollari di lettere di credito sono coperte da liquidita'.
Per quanto concerne la parte restante, pari a 121 milioni di dollari, l' istituto ha precisato di aver accantonato riserve per circa 60 milioni di dollari e di aver provveduto a svalutare la sua esposizione in termini di derivati nei confronti di Parmalat del 75%, da 92 a 30 milioni di dollari.
 

effezeta

Forumer storico
La moglie dell'ex patron di Parmalat Calisto Tanzi, Anita Tanzi, avrebbe spostato
da un conto estero fondi per 700.000 euro. Lo riferiscono fonti giudiziarie,
precisando che l'operazione è avvenuta lo scorso 8 gennaio. Il movimento
risulterebbe da un rapporto dell'Ufficio italiano cambi acquisito dalla procura
di Milano.
 

effezeta

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Parmalat: Tanzi respinge accuse coinvolgimento moglie
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Stando agli inquirenti, nella vicenda Parmalat sarebbe coinvolta anche la moglie di Calisto Tanzi, Anita Chiesi, per un presunto spostamento di 700 mila euro da un conto estero a uno italiano avvenuto lo scorso 8 gennaio. L'avvocato Fabio Belloni, uno dei difensori, ha precisato che non risulta alcun movimento di denaro dall'estero all'Italia riconducibile alla signora Tanzi. L'ex presidente di Parmalat, attualmente in carcere a San Vittore, sostiene di non avere alcun conto estero e che sua moglie non c'entra nulla.
 

patt

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Parmalat, "fenomeno criminoso"


Lamberto Cardia
La Consob ''ha sempre esercitato la sua corretta vigilanza''. E' quanto afferma il presidente Lamberto Cardia nel corso della sua audizione parlamentare nell'ambito dell'indagine sul risparmio e sui rapporti fra banca e impresa. Il problema principale riscontrato nel crac del gruppo di Collecchio è invece, secondo Cardia, ''la violazione delle regole fondamentali che regolano il comportamento di organi sociali e revisori''. E' fondamentale, al riguardo, garantirne ''l'indipendenza'', ha rilevato il presidente della Consob.

La vicenda Parmalat ''fenomeno criminoso''. Siamo di fronte a una serie di reati che vanno dall'associazione a delinquere al falso in bilancio all'insider trading. Si tratta di condotte fraudolente - ha precisato - che una sola autorita' di contollo amministrativa, ancorche' dotata di maggiori poteri investigativi difficilmente puo' prevenire''.



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