Adrin
Forumer attivo
Il bello dell’analisi ciclica è che si applica su tutto. Ci sono cicli per qualsiasi cosa, ci sono cicli di qualsiasi misura.
Ero single, fidanzato, single, fidanzato. Capelli corti, lunghi, corti, lunghi. Stomaco pieno, stomaco vuoto. Riposato, stanco. Felice, triste. Spazzatura piena, spazzatura vuota. Giorno, notte. Morte, vita, morte, vita. Le stelle pulsano e le galassie respirano. Personalmente credo che respiri l’intero universo. Big Bang-Collasso-Big Bang.
Sicuro è che respirano i mercati.
Sono rialzista, ribassista, rialzista, ribassista e così lo siete tutti voi. Ci sono persone che stanno coi tori e 5 minuti dopo con gli orsi, altre ci mettono ore a cambiare idee, altri giorni. Alcuni tengono posizioni per anni, per decenni, magari per tutta la vita ma appena muoiono gli eredi vendono, perché tutti i cicli prima o poi si chiudono.
I cicli sono dentro di noi a tal punto che possiamo usare il verbo “Respirare” per descrivere questi movimenti.
Tutti d’accordo? Andiamo oltre.
Il vero problema è capire quanto un ciclo durerà. A questo punto arriva Migliorino che parla di Tracy, una puttana, e da lì nasce il T.
Il T+1, T-3, T+6 ma c’avete mai pensato al T-8 ? Alla fine ha un senso: compro, passano 15 minuti, vendo.
La realtà però è un'altra, 15minuti dopo aver comprato non ho venduto. Magari non mi andava, magari ero distratto o avevo cambiato idea. La voglia di vendere mi è tornata proprio dopo 22’30’’ ed adesso tutti si chiedono se è un T-8 o un T-7. Così abbiam inventato l’intermestrale ed i modelli a ritmo 3….manco si parlasse di salsa….
Tutti noi che compriamo e vendiamo formiamo un ciclo, ed il mercato non è altro che la somma di tutti i nostri cicli messi assieme. Non operiamo con il cronometro in mano ed i cicli, c’è poco da fare, non hanno una durata prefissata. Una volta che il ciclo è concluso, lo possiamo analizzare, scomporre, categorizzare ed infine etichettarlo.
Era una supercazzola di 22’30’’.
La mente umana è incredibile, troviamo spiegazioni bellissime e complicatissime per descrivere l’andamento del mercato quando in realtà la spiegazione è semplice e vicina. L’unico ciclo che possiamo conoscere con esattezza è quello nostro, possiamo osservare la nostra mente ed i nostri pensieri mentre guardiamo i grafici crearsi, mentre mettiamo un ordine ed operiamo. Stiamo creando un ciclo. Perché lo stiamo facendo? Perché stiamo concretizzando quell’idea? E’ un pensiero nostro oppure no?
C’era uno Swami che un bel giorno inizia a far pensieri non suoi. Essendo uno Swami è abituato a guardare i suoi pensieri, per cui si accorge subito che quelli sono i pensieri di un altro. Comincia ad andare in giro per l’ashram chiedendo di chi fosse quel pensiero, dopo parecchie ore di ricerca trova il proprietario. E’ il cuoco che aveva cucinato il suo cibo il giorno precedente.
Capite cosa voglia dire?
Una delle leggi basi dei cicli è quella dell’auto similarità. I cicli piccoli sono come quelli grandi. Il nostro ciclo ha le stesse regole di quello di un intero indice, se capiamo fino in fondo quello che sta governando il nostro ciclo capiremo conseguentemente quello che governa i cicli superiori.
Osservando noi stessi, risulta chiaro che operiamo conseguentemente a quello che pensiamo. Quello che pensiamo dipende da molte variabili ma ci sono alcuni meccanismi della mente che sono comuni a tutti gli esseri umani. Sicuramente i pensieri si auto alimentano in tutti noi, avete mai provato a stare senza pensare per 1-2 minuti? Per molti è difficile stare “vuoti” per 1-2 secondi. Se riuscissimo a stare consapevoli ma senza pensieri per qualche ora o giorno, il nostro ego sparirebbe (e con esso tutti i nostri problemi). Cerco di tornare all’operatività lasciando il misticismo da parte ma, capitemi, le cose sono estremamente collegate.
Uno dei più grossi alimentatori di pensieri sono le emozioni e, molto spesso, le emozioni negative sono molto più intense di quelle positive. Dal mio punto di vista questa è la principale ragione per cui, gli indici, hanno discese più ripide delle salite. Ad esempio, da quando Draghi ha annunciato il QE, non abbiamo fatto altro che salire ma non c’è stata una sola giornata che abbia fatto un +2.40%, mentre venerdì abbiam chiuso a -2.40% dopo una giornata da -1.75%
Prima di diventare un trader ero un professionista di poker online, per vincere a poker bisogna rendersi conto il prima possibile che la sofferenza creata da una bad beat (un colpo si sfiga che ti fa perdere una mano in cui eri altamente favorito di vincere) non viene bilanciata dalla felicità di una vittoria. Per cui nel perdere, sia a poker che in borsa, rischiamo di andare nel panico e tiltare (iniziare a fare operazioni senza senso o contro le nostre regole operative) mentre il vincere ci porta vantaggi minimi per le operazioni successive.
Sto scrivendo liberamente i miei pensieri e non ho una conclusione chiara al mio discorso. Vorrei semplicemente confrontarmi con tutti i ciclisti di questo bellissimo forum e vedere se riusciamo a fare qualche scoperta nuova. Credo che dovremmo dare meno peso al categorizzare i cicli in T+…/T-… e indagare maggiormente sulla loro pendenza (la linea di trend che supporta un rialzo/ribasso) perché quello è un indicatore dell’intensità delle credenze degli operatori. Poi dobbiamo indagare se quello che facciamo è farina del nostro sacco o se è stato indotto da quello che abbiamo “mangiato”. Mi sembra evidente che i media abbiamo una grande influenza su tutti noi, dai cicli del singolo a quelli dell’intero mercato. Dobbiamo capire che genere di influenza esercitano ed usarla a nostro vantaggio.
Conosci te stesso!
Ero single, fidanzato, single, fidanzato. Capelli corti, lunghi, corti, lunghi. Stomaco pieno, stomaco vuoto. Riposato, stanco. Felice, triste. Spazzatura piena, spazzatura vuota. Giorno, notte. Morte, vita, morte, vita. Le stelle pulsano e le galassie respirano. Personalmente credo che respiri l’intero universo. Big Bang-Collasso-Big Bang.
Sicuro è che respirano i mercati.
Sono rialzista, ribassista, rialzista, ribassista e così lo siete tutti voi. Ci sono persone che stanno coi tori e 5 minuti dopo con gli orsi, altre ci mettono ore a cambiare idee, altri giorni. Alcuni tengono posizioni per anni, per decenni, magari per tutta la vita ma appena muoiono gli eredi vendono, perché tutti i cicli prima o poi si chiudono.
I cicli sono dentro di noi a tal punto che possiamo usare il verbo “Respirare” per descrivere questi movimenti.
Tutti d’accordo? Andiamo oltre.
Il vero problema è capire quanto un ciclo durerà. A questo punto arriva Migliorino che parla di Tracy, una puttana, e da lì nasce il T.
Il T+1, T-3, T+6 ma c’avete mai pensato al T-8 ? Alla fine ha un senso: compro, passano 15 minuti, vendo.
La realtà però è un'altra, 15minuti dopo aver comprato non ho venduto. Magari non mi andava, magari ero distratto o avevo cambiato idea. La voglia di vendere mi è tornata proprio dopo 22’30’’ ed adesso tutti si chiedono se è un T-8 o un T-7. Così abbiam inventato l’intermestrale ed i modelli a ritmo 3….manco si parlasse di salsa….
Tutti noi che compriamo e vendiamo formiamo un ciclo, ed il mercato non è altro che la somma di tutti i nostri cicli messi assieme. Non operiamo con il cronometro in mano ed i cicli, c’è poco da fare, non hanno una durata prefissata. Una volta che il ciclo è concluso, lo possiamo analizzare, scomporre, categorizzare ed infine etichettarlo.
Era una supercazzola di 22’30’’.
La mente umana è incredibile, troviamo spiegazioni bellissime e complicatissime per descrivere l’andamento del mercato quando in realtà la spiegazione è semplice e vicina. L’unico ciclo che possiamo conoscere con esattezza è quello nostro, possiamo osservare la nostra mente ed i nostri pensieri mentre guardiamo i grafici crearsi, mentre mettiamo un ordine ed operiamo. Stiamo creando un ciclo. Perché lo stiamo facendo? Perché stiamo concretizzando quell’idea? E’ un pensiero nostro oppure no?
C’era uno Swami che un bel giorno inizia a far pensieri non suoi. Essendo uno Swami è abituato a guardare i suoi pensieri, per cui si accorge subito che quelli sono i pensieri di un altro. Comincia ad andare in giro per l’ashram chiedendo di chi fosse quel pensiero, dopo parecchie ore di ricerca trova il proprietario. E’ il cuoco che aveva cucinato il suo cibo il giorno precedente.
Capite cosa voglia dire?
Una delle leggi basi dei cicli è quella dell’auto similarità. I cicli piccoli sono come quelli grandi. Il nostro ciclo ha le stesse regole di quello di un intero indice, se capiamo fino in fondo quello che sta governando il nostro ciclo capiremo conseguentemente quello che governa i cicli superiori.
Osservando noi stessi, risulta chiaro che operiamo conseguentemente a quello che pensiamo. Quello che pensiamo dipende da molte variabili ma ci sono alcuni meccanismi della mente che sono comuni a tutti gli esseri umani. Sicuramente i pensieri si auto alimentano in tutti noi, avete mai provato a stare senza pensare per 1-2 minuti? Per molti è difficile stare “vuoti” per 1-2 secondi. Se riuscissimo a stare consapevoli ma senza pensieri per qualche ora o giorno, il nostro ego sparirebbe (e con esso tutti i nostri problemi). Cerco di tornare all’operatività lasciando il misticismo da parte ma, capitemi, le cose sono estremamente collegate.
Uno dei più grossi alimentatori di pensieri sono le emozioni e, molto spesso, le emozioni negative sono molto più intense di quelle positive. Dal mio punto di vista questa è la principale ragione per cui, gli indici, hanno discese più ripide delle salite. Ad esempio, da quando Draghi ha annunciato il QE, non abbiamo fatto altro che salire ma non c’è stata una sola giornata che abbia fatto un +2.40%, mentre venerdì abbiam chiuso a -2.40% dopo una giornata da -1.75%
Prima di diventare un trader ero un professionista di poker online, per vincere a poker bisogna rendersi conto il prima possibile che la sofferenza creata da una bad beat (un colpo si sfiga che ti fa perdere una mano in cui eri altamente favorito di vincere) non viene bilanciata dalla felicità di una vittoria. Per cui nel perdere, sia a poker che in borsa, rischiamo di andare nel panico e tiltare (iniziare a fare operazioni senza senso o contro le nostre regole operative) mentre il vincere ci porta vantaggi minimi per le operazioni successive.
Sto scrivendo liberamente i miei pensieri e non ho una conclusione chiara al mio discorso. Vorrei semplicemente confrontarmi con tutti i ciclisti di questo bellissimo forum e vedere se riusciamo a fare qualche scoperta nuova. Credo che dovremmo dare meno peso al categorizzare i cicli in T+…/T-… e indagare maggiormente sulla loro pendenza (la linea di trend che supporta un rialzo/ribasso) perché quello è un indicatore dell’intensità delle credenze degli operatori. Poi dobbiamo indagare se quello che facciamo è farina del nostro sacco o se è stato indotto da quello che abbiamo “mangiato”. Mi sembra evidente che i media abbiamo una grande influenza su tutti noi, dai cicli del singolo a quelli dell’intero mercato. Dobbiamo capire che genere di influenza esercitano ed usarla a nostro vantaggio.
Conosci te stesso!