Per cortesia ripristinate il 3d di mototopo

novembre 8, 2018 posted by admin
Un minuto per capire chi e come sta causando il deficit italiano per fare i propri interessi di F. Amodeo.






Fatto numero 1: Il Tesoro italiano piazza i propri titoli (Btp) secondo un meccanismo d’asta definito marginale.

Fatto numero 2: Le aste marginali eseguite dalla Banca d’Italia per conto del MEF sono incredibilmente sbilanciate a favore degli investitori e a danno dello Stato. Infatti a fine asta tutti i titoli saranno venduti al prezzo marginale, adattandosi cioè a quella che è stata l’offerta più bassa ricevuta che di conseguenza ha il rendimento più alto per l’investitore. In pratica lo Stato incassa di meno ed è costretto a pagare rendimenti più alti.

Fatto numero 3: A beneficiare di tali aste sono poche banche abilitate definite specialiste. Si tratta per il 90% di potentati bancari stranieri.

Ipotesi numero 1: Se queste banche facessero Cartello e si mettessero d’accordo basterebbe che una sola di esse facesse arrivare un’offerta più bassa e si abbasserebbe il prezzo marginale per tutte le altre ai danni dello Stato italiano e a favore degli investitori internazionali.

Certezza numero 1: Tra le banche abilitate a partecipare alle aste di BTP italiani ci sono La Deutsche Bank; la JP Morgan; La Goldman Sachs.

Certezza numero 2: Alcune banche sono già state incriminate in passato per aver fatto Cartello manipolando i tassi Euribor e Liborai danni dei cittadini.

Queste banche sono proprio alcune di quelle abilitate a partecipare alle aste dei titoli italiani prime fra tutte : La Deutsche Bank; la JP Morgan.

Conclusioni: Un Cartello finanziario causa l’impennata dei nostri tassi d’interesse, di conseguenza trasforma in deficit quello che invece sarebbe il nostro avanzo primario. Il debito pubblico e lo spread si impennano.

Incognita numero 1: Perché nessuno muove un dito ? Se un’azienda o un imprenditore che ha una concessione o una convenzione con lo Stato viene beccato a rubare soldi allo Stato, quella concessione viene immediatamente revocata.

Se le banche a cui è stata data la concessione di partecipare alle aste dei titoli italiani e quindi abilitate dalla Banca d’Italia, vengono beccate a fare Cartello e a manipolare i tassi sui mercati. Perché quella abilitazione non viene immediatamente revocata ?

Francesco Amodeo

Approfondimenti nel libro/inchiesta La Matrix Europea.




Grazie al nostro
 
il mondo visto da un'altra angolazione

attualita' novembre 10, 2018 posted by Guido da Landriano
Come ridurre dello 0,6% il debito pubblico in 15 minuti.




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Una serie di paesi nordici, la cosiddetta “Nuova lega anseatica” a cui si sono aggiunte Olanda ed Irlanda vorrebbero dare all’ESM, il Meccanismo Europeo di Stabilità, poteri di imporre una politica economica restrittiva in cambio di un proprio eventuale intervento. Notizia riportata dal Financial Times.

Questa mossa viene fatta in questo momento in chiara funzione antitaliana. Si vuole usare lo ESM come strumento di pressione economica e politica: se volete usare i soldi del fondo dovete piegarvi e, probabilmente, applicare le stesse politiche che hanno portato al disastro la Grecia.

Una prospettiva di saccheggio che è coerente con questa Unione Europea che è completamente sbilanciata verso nord e se ne infischia dei paesi mediterranei, delle loro prospettive, dei loro problemi e dei loro bisogni. Se l’originaria Comunità aveva un equilibrio fra le varie aree, questo si è rotto completamente con l’entrata dei paesi dell’Ex blocco sovietico.

Vediamo quanto e chi contribuisce al ESM (Dati dal loro sito):

esm1.png


L’Italia , che NON HA MAI utilizzato il fondo e NON intende utilizzarlo, ha contribuito con 14,33 miliardi di euro pagati con nostro debito, per il 17,9% del totale. Attualmente il nostro debito ci costa più del rendimento dei fondi ESM. I 10 paesi neo anseatici hanno un capitale per circa 11% del totale, meno di 9 miliardi di euro. Ad utilizzare il fondo sono stati Spagna, Portogallo Irlanda Grecia e Cipro. NON l’Italia. Comunque il fondo, tra mezzi e garanzie richiamabili, garantisce solo per 700 miliardi, neanche 1/3 del nostro debito pubblico. Un’assicurazione cara, che non usiamo, che non useremo e praticamente inutile.

Allora a questi signori facciamo una favore: usciamo da fondo. La riduzione del nostro debito pubblico sarà del 0,6% e scenderemo sotto il 130% anche nella peggiore delle ipotesi. Questi ricchi paesi austeri non avranno sicuramente nessun problema nel contribuire con 14 miliardi dei loro denari a ricostituirlo.
 

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