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SI SCATENERA’ L’INFERNO!
Scritto il 31 maggio 2017 alle 10:21 da icebergfinanza
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All’improvviso un avvoltoio volò sul nido del cuculo!
“Il nido del cuculo” (the cuckoo’s nest) al quale si fa riferimento nel titolo è una delle molte espressioni del gergo americano che indicano il manicomio.
Prima di proseguire, diamo un’occhiata ad alcuni dati fondamentali usciti ieri in America…
Fino a qui nulla di nuovo il dato di ieri ha rispettato le attese ma la tendenza resta chiara e ora da circa tre mesi dopo la Trump’s illusion, anche la fiducia dei consumatori volge al ribasso.
Peccato che i dati sull’inflazione non rispecchiano questo rimbalzo della spesa, il core PCE ovvero il dato depurato della componente volatile, alimenti ed energia ha registrato un arretramento a 1,5 %, il tasso più basso dal dicembre 2015. In poche parole, significa che abbiamo vinto anche questa scommessa, ovvero la “trump reflation” per il momento è morta e sepolta.
Ma attenzione non è finita qui!
Ovviamente quando hai bisogno di ottimismo non puoi permetterti di far sapere che in realtà nei mesi scorsi le cose sono andate peggio del previsto e quindi che le revisioni rivedono sistematicamente la realtà…
Personal Spending Growth Tumbles To 7-Month Lows
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Oggi in uscita i dati relativi ai preliminari dei contratti di compravendita di nuove abitazioni che negli ultimi tempi hanno subito il peggior ribasso mensile da anni e l’indice PMI di Chicago maggior distretto manifatturiero d’America.
Ma torniamo agli avvoltoio e a scoprire chi volò sul nido del cuculo…
Mercati, fondo hedge: “Si scatenerà l’inferno”
Elliott Management consiglia ai clienti di accumulare cash: tornerà utile quando le banche centrali smetteranno di sostenere i mercati con le loro magie. (…) “Vista la determinazione e il modo di pensare delle autorità di politica monetaria – scrive Singers – pronte a fare tutto il possibile per evitare un nuovo crac di mercato, la magica levitazione di azioni e bond in un contesto di bassa volatilità durerà, almeno finché l’incantesimo non si spezzerà”.
Per carità, questi non vedono l’ora di fare i soldini con la volatilità e li faranno, perchè gli avvoltoi si cibano di qualunque cadavere.
Paul Singer, l’avvoltoio di Wall Street sostiene che non appena tutti si saranno convinti che la trumpnomics è solo un bluff si scatenerà l’inferno!
Come ben sappiamo le banche centrali stanno comprando azioni a man bassa, per sostenere i mercati, quella giapponese e svizzera in primis, la Fed lo fa da sempre attraverso le banche d’affari americane, ma arriverà prima o poi il momento nel quale tutto sfuggirà di mano e se date un’occhiata ai nostri ultimi Machiavelli, l’analisi ciclica ci mostra quando questo potrebbe avvenire.
Al momento i mercati si cullano ancora sull’illusione che prima o poi la trumpnomics verrà implementata, la realtà dei dati economici come abbiamo visto in questi mesi è diversa.
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In questo contesto, Singer avverte che ” ci sono in realtà dinamiche in atto che potrebbero indicare una recessione relativamente a breve termine in assenza di nuove e solide politiche di crescita “.
E con tassi già a livelli bassi, la Federal Reserve non sarà in grado di fornire un adeguato QE, come è avvenuto durante la grande crisi finanziaria. Per questo motivo, in assenza di una spinta prociclica, l’economia statunitense non può avere altra scelta se quella di contrarsi.
Come vedremo nel prossimo Machiavelli il problema degli USA è il debito privato e non quello statale, il debito è il più grande denominatore comune delle più grandi crisi della storia. La storia è sempre quella, non si riisolve un problema di sovraindebitamento con altro debito, ma da questo orecchio le banche centrali non vogliono proprio sentirci.
Conclude Singer, “cash is king” meglio stare alla larga, quando i mercati si sveglieranno sarà l’inferno. Noi suggeriamo di non avere fretta, il volo dell’araba fenice continuerà ancora per qualche tempo, poi nei prossimi giorni proveremo ad interpretare cosa ci racconta l’analisi ciclica.
Un altro gestore di Hedge sta restituendo tutti i capitali ai propri clienti, la conservazione del patrimonio del proprio cliente è tutto ciò che un gestore dovrebbe avere a cuore, il principale propio interesse, dice Philip Parker, presidente di Altair e chief investment officer.
Noi da tempo osserviamo quello che accade in Australia, Parker suggerisce l’arrivo di una calamità naturale, la sua società di gestione australiana ha preso la clamorosa decisione di liquidare tutti i fondi esposti all’Australia e restituire centinaia di milioni di dollari ai propri clienti, una calamità imminente nel mercato immobiliare australiano.
Non ci affascina l’idea del quando, siamo certi che anche l’Australia non sfuggirà alla verità figlia del tempo. “Mercato folle”, hedge fund chiude fondi citando “calamità immobiliare”
Citando l’arrivo di una calamità immobiliare, la società di gestione australiana Altair Asset Management ha preso la decisione clamorosa di liquidare i fondi esposti in Australia e restituire centinaia di milioni di dollari ai suoi clienti.
I problemi, di cui dà un resoconto il quotidiano nazionale Sydney Morning Herald, sarebbero legati a quella che Philip Parker, presidente e AD di Altair, definisce una “calamità imminente nel mercato immobiliare”. Ci troviamo, secondo il gestore, in una fase pericolosa del ciclo in cui i prezzi sono sopravvalutati.
“Restituire i soldi investiti nei fondi da noi gestiti, rinunciando alle commissioni di gestione e performance, è stata una decisione difficile”, spiegava ieri Parker, precisando tuttavia che “preservare gli asset dei clienti dovrebbe venire prima dei propri interessi personali” per tutti i gestori di fondi.
Lo scorso 15 maggio il navigato gestore, con 30 anni di esperienza alle spalle nel settore degli investimenti, ha avvertito i clienti di Altair che avrebbe “venduto tutti i titoli dei trust di Altair, chiuso i fondi e restituito ai clienti i soldi investiti in quegli stessi fondi”.
Parker ha anche comunicato di aver “smantellato il team di investimenti della divisone” incaricata di gestire i fondi trust e il comitato di investimenti di cui facevano parte diversi analisti ribassisti tra cui il chief economist di Morgan Stanley Gerard Minack e l’ex economista di UBS Stephen Roberts.
“Lasciate mi dire che non sono mai stato così sicuro di niente nella mia vita”, dice Parker. “Sono assolutamente certo che siamo in una bolla in questo mercato immobiliare. La frode ipotecaria è endemica, è sistemica, è terribile quello che sta succedendo. Quando hai 30 anni, e non hai mai visto una bolla immobiliare prima, quando presti sino all’80% per acquistare tre e quattro appartamenti, è una bolla “.
La frode ipotecaria è indemica, è sistemica, è terribile quello che sta succedendo.
I più attenti di Voi si ricorderanno certamente che circa un anno fa, attraverso Machiavelli vi abbiamo raccontato che in Australia la frode ipotecaria era di moda, che la crisi americana non aveva insegnato nulla, raccontandovi alcuni episodi della saga immobiliare australiana.
Nessuno sa quando scoppia una bolla e noi da tempo vi abbiamo raccontato perchè nonostante tutto puntiamo sull’Australia, ristudiatevi quello che accadde all’America e capirete tutto…
Nel frattempo insieme al nostro Machiavelli, possiamo tranquillamente annunciarvi che per la terza volta, la nostra linea Maginot sul trentennale americano, ha definitivamente respinto l’ennesima illusione di un rialzo dei tassi a lungo termine, nessuna novità ovviamente per chi ci segue da anni e segue la storia, maestra di vita.
Ora abbiamo la più assoluta certezza, la storia non si ripete mai ma ama fare la rima.
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