perché l'art 18 va abolito

a me la cosa tutto sommato interessa marginalmente, ma è evidente che ora è di gran moda sparare contro i pochissimi diritti rimasti a chi lavora anche da parte di chi ha meno (ovvero invidia sociale tra poveri, una delle cose più brutte che si possano sentire e vedere)

Se il problema è lavoratori di serie A e di serie B si faccia in modo piuttosto che i lavoratori di serie B salgano in serie A e non viceversa.

ma perché devono esserci lavoratori di serie A e B, te lo sei mai chiesto?... non solo i lavoratori che dipendono da aziende con più di 15 dipendenti godono dell'illicenziabilità grazie articolo 18, ma possono pure godere di 3 anni di cassa integrazione se licenziamenti collettivi dove il sindacato si spartisce la torta con la confindustria (torta statale ovvio)... i poveri sfigati invece , che hanno avuto la sfiga di lavorare in aziende con meno di 15 dipendenti, non solo possono venire licenziati dall'oggi all'indomani ma loro spetta solo un 'anno di disoccupazione ordinaria... e che capzio... e notare che i privilegiati sono una minoranza ristretta... MENTRE TUTTI I LAVORATORI SONO TENUTI A PAGARE LE TASSE IN EGUALE MISURA PER MANTENERE I PRIVILEGI DEI LAVORATI MINORITARI DI SERIE A...privilegi che mai avranno... ora si capisce perché i sindacati perdono tessere... :D
 
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ma perché devono esserci lavoratori di serie A e B, te lo sei mai chiesto?... non solo i lavoratori che dipendono da aziende con più di 15 dipendenti godono dell'illicenziabilità grazie articolo 18, ma possono pure godere di 3 anni di cassa integrazione... i poveri sfigati invece , che hanno avuto la sfiga di lavorare in aziende con meno di 15 dipendenti, non solo possono venire licenziati dall'oggi all'indomani ma loro spetta solo un 'anno di disoccupazione ordinaria... e che *****... e notare che i privilegiati sono una minoranza ristretta... MENTRE TUTTI I LAVORATORI SONO TENUTI A PAGARE LE TASSE IN EGUALE MISURA PER MANTENERE I PRIVILEGI DEI LAVORATI MINORITARI DI SERIE A...privilegi che mai avranno... ora si capisce perché i sindacati perdono tessere... :D

cioè, mi sembra di capire dal tuo atteggiamento rosicante: togliamo la cassa integrazione a tutti !

complimentoni !!! :D
 
cioè, mi sembra di capire dal tuo atteggiamento rosicante: togliamo la cassa integrazione a tutti !

complimentoni !!! :D

certo che non brilli in sagacia...
mi sai spiegare come mai chi ha lavorato per una ditta con meno di 15 dipendenti ha diritto ad un solo anno di disoccupazione e poi calci in culo (e pur pagando uguali contributi e tasse per mantenere i privilegi dei lavoratori di serie A?...) e chi ha lavorato per una ditta con più di 15 dipendenti ha invece diritto a ben 3 anni di cassa integrazione? Ma quanto credi questa situazione possa reggere a lungo?


Unica soluzione, via articolo 18 e tutti i lavoratori a pari diritti e privilegi... dal metalmeccanico alla commessa del negozio che perde il lavoro magari dopo 20 anni di servizio...
via cassa integrazione, riformare l'Well fare sul modello tedesco che già é in vigore da 30 anni...

uguali sussidi di disoccupazione per tutti che non vanno sul groppone dell'Inps, dove mangiano e rubano tutti, sindacati in primis..i sussidi di disoccupazione vanno erogati da un fondo compartecipato da

Confindustria (daltronde la libertà di licenziare deve avere un costo)

Sindacati (e che capzio, nemmeno sono tenuti a certificare i bilanci ma lucrano su tessere inesistenti e sovvenzioni statali)

Lo Stato

il lavoratore in minima parte con trattenute in busta paga..

E siccome i tedeschi non sono scemi e per evitare che uno campi sui sussidi statali mentre magari svolge un lavoro in nero, si sono pure inventati le chiamate ad 1 euro.... chiunque goda di sussidio statale, può essere chiamato a sorpresa dallo stato a svolgere un lavoro socialmente utile, mi RIPETO A SORPRESA, e per un massimo di 20 ore settimanali retribuite ad 1 euro in aggiunta al sussidio che gia riceve... chi non si presenta, senza giustificato motivo, perché svolge lavoro in nero..perde automaticamente il diritto al sussidio...come lo perde chi non accetta un lavoro per futili motivi.
Amen
 
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la sinistra che sui privilegi e corporazioni ha costruito un impero (che non vuole mollare nemmeno quando palese sono le ingiustizie e le discriminazioni) é tutta da rifare....
 
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certo che non brilli in sagacia...

bè oddio, tra gelmini (che sostieni ) e art. 18 oggi non ne hai presa mezza...

dopo avermi dato del giapponese nella giungla stai qui a provocarmi. Non so chi sia meno sagace.


vuoi smantellare quel poco di welfare che ci rimane ? è il momento giusto. Io credo che la congiuntura sia stata aggravata anche di proposito per arrivare a prendere dentro il sacco tutti ma proprio tutti anche quelli che come te guardano le cose da condizioni di maggior disagio.

tutto sommato comincio a crede anche io che sarebbe bene promuovere un forte indenzzo per il lavoratore che perde il posto :diciamo tre anni lordi di paga a fronte del licenziamento.

MA sparare contro l'art. 18 così perché va di moda mi sembra assai meno che sagace, se ho capito bene il punto di vista dal quale parli... se poi c'hai l'azienda e vuoi approfittare del momento è altro discorso.
 
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@r scsuami se non replico piu ma non capisci un k.... :)..il lavoratore specie lo sfigato che lavora o ha lavorato in ditte con meno di 15 dipendenti, invece capisce benissimo e siccome é netta maggioranza...per la Camusso la vedo dura... :D
buon appetito, infatti anche Napolitano ha mandato a cagher i sindacati...
 
ma ammetto che non sono addentro bene a queste questioni
anche perché ho sempre lavorato in proprio
ma l'impressione è che si voglia esportare anche in Italia
il modello americano, senza avere la forza dell'economia americana però
cioè voglio dire se in America uno perde il posto ne trova altri 10
basta magari spostarsi in un altro stato , tempo che in Italia non sia così
poi c'è il modello giapponese dove uno sposa l'azienda per praticamente
tutta la vita eppure il Giappone rimane
una delle potenze economiche mondiali ...
chissà perché nessuno cita il Giappone
 
ma ammetto che non sono addentro bene a queste questioni
anche perché ho sempre lavorato in proprio
ma l'impressione è che si voglia esportare anche in Italia
il modello americano, senza avere la forza dell'economia americana però
cioè voglio dire se in America uno perde il posto ne trova altri 10
basta magari spostarsi in un altro stato , tempo che in Italia non sia così
poi c'è il modello giapponese dove uno sposa l'azienda per praticamente
tutta la vita eppure il Giappone rimane
una delle potenze economiche mondiali ...
chissà perché nessuno cita il Giappone

sì, l'impressione netta è che si voglia andare verso una situazione ZERO TUTELE PER TUTTI e sono tempi difficili quindi bisogna stringere la cinghia.

Confindustria è in festa, perché anche i meno dotati di cervello tra i lavoratori stessi non hanno capito il trabochetto e cominciano a pensare in termini di invidia sociale (come sopra ben puoi leggere dall'utente marching che ricorda tanto un'altra . non sempre lucidissima di qualche tempo fa )


Quindi alla fine credo che lo smantellamente dei diritti già in atto sarà completato per benino stavolta.

tutti per strada e vince solo il più forte e raccomandato (perché quello non cambierà). Di questi casi ne potrei già citare decine solo tra persone che conosco. Gente che è stata licenziata e altra che invece è stata licenziata e riassunta a tempo determinato e altra ancora che è stata confermata a tempo indeterminato dopo essere stata precipitosamente richiamati dalla cassa integrazione in cui era finita.... sulla base di cosa ???? indovina ... del parere di uno o due persone più o meno amiche incaricate dall'azienda di fare la cernita....
 
ma ammetto che non sono addentro bene a queste questioni
anche perché ho sempre lavorato in proprio
ma l'impressione è che si voglia esportare anche in Italia
il modello americano, senza avere la forza dell'economia americana però
cioè voglio dire se in America uno perde il posto ne trova altri 10
basta magari spostarsi in un altro stato , tempo che in Italia non sia così
poi c'è il modello giapponese dove uno sposa l'azienda per praticamente
tutta la vita eppure il Giappone rimane
una delle potenze economiche mondiali ...
chissà perché nessuno cita il Giappone

Credo che i fautori dell'articolo 18 sostengano che, se un'azienda potesse licenziare (più) liberamente, altrettanto (più) facilmente assumerebbe. E quindi anche in Italia si svilupperebbe quella mobilità e facilità di nuova occupazione da parte dei licenziati, che ci sono negli USA.
In breve: in Italia si assume poco perché si sa che si è costretti a tenersi a vita il lavoratore; se non ci fosse questa premessa, ci sarebbero più lavoratori (più precari, ma più lavoratori con più potenziali sbocchi).

Si potrebbe fare un esperimento popperiano limitato, per vedere se sia così. Prendiamo, ad esempio, il Molise (o la Valle d'Aosta) e vediamo, dopo 3 anni di esperimento, se l'occupazione è scesa o salita, e poi (se mai) applichiamolo al resto della nazione.

Credo che parlare di privilegiati e precari serva a poco, e intanto i posti di lavoro se ne vanno.
 

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