07 DIC 2013 11:33                         
UN BOND DI TRAVERSO - IL CDA HA DATO RAGIONE  ALLA CONSOB: TELECOM COSTRETTA A FARE MARCIA INDIETRO SUL BOND DA 1,3  MILIARDI (E ORA RISCHIA ANCHE UNA SUPERMULTA) -  -  - 
La maxi-obbligazione è stata classificata come “operazione  tra parti correlate di maggiore rilevanza” - Oltre a Telefonica e  Blackrock, ha ricevuto un trattamento di favore anche l’hedge fund  Och-Ziff Capital Management -  I piccoli azionisti avvelenati per le  risposte sul convertibile e sulla “potenziale svendita” di Telecom  Argentina…
UN BOND DI TRAVERSO - IL CDA HA DATO RAGIONE ALLA CONSOB: TELECOM COSTRETTA
Luca Fornovo per "la Stampa"
MARCO PATUANO
 Telecom si piega al pressing di Consob e magistratura e cambia idea  sul bond da 1,3 miliardi. La maxi-obbligazione è stata classificata come  «operazione tra parti correlate di maggiore rilevanza», dando di fatto  ragione all'Authority di Borsa che seguiva quella pista, 
insieme  all'ipotesi di un controllo di abuso di informazioni privilegiate e di  controllo di fatto.
 Ma questa corsa ai ripari potrebbe non bastare a Telecom per evitare  una sanzione amministrativa. [la multa la paghino loro... che volevano privilegiare alcuni a danno di telecom e il suo azionariato diffuso di piccoli azionisti]
 Una multa per una questione di forma e per  non aver consentito agli amministratori indipendenti di svolgere il loro  ruolo di controllo liberamente mettendoli, in un certo senso, davanti  al fatto compiuto.
 
La procedura sanzionatoria non risulta ancora avviata e, da quel che  si apprende, si tratta comunque di un percorso che potrebbe durare mesi.  È stato solo durante la sottoscrizione del prestito, giustifica il  Comitato controllo e rischi del gruppo telefonico, che l'operazione ha  assunto i connotati di «operazione rilevante» e in quel momento è stato  richiesto «è stato effettuato l'iter istruttorio e decisionale di  garanzia previsto».
Telecom Argentina  
L'operazione ha ricevuto il parere favorevole di tre esperti, lo  Studio Tasca, Pricewatherhouse Cooper e Piergaetano Marchetti sulla  congruità del prezzo. 
Al Consiglio d'amministrazione è stato chiesto di  votare di nuovo (la prima delibera era del 7 novembre) e l'operazione è  stata approvata con il voto favorevole della maggioranza dei consiglieri  indipendenti, sempre contrari Lucia Calvosa e Luigi Zingales.
Peraltro Zingales riconosce che il bond convertibile sia  nell'interesse di Telecom, e anche che il prezzo sia «congruo e  conveniente» ma manca una correttezza sostanziale: 
«la procedura delle  operazioni con parti correlate si sarebbe dovuta applicare fin  dall'inizio - contesta Zingales - l'accesso alle informazioni è stato  discriminatorio e, in una situazione in cui la domanda eccedeva tre  volte l'offerta, nel riparto è stata favorita Telefonica».
 
Il Collegio sindacale sta svolgendo approfondimenti su questo punto,  ma l'operazione è stata già passata ai raggi X per dare tutte le  risposte alla Consob. Oltre a 
Telefonica e 
Blackrock, ha ricevuto un  trattamento prioritario anche 
l'hedge fund Och-Ziff Capital Management,  che ha investito attraverso la sua filiale londinese 40 milioni di euro  (il 3,08% dell'offerta). BlackRock, era già noto, ha investito 200  milioni di euro (15,38%) e Telefonica, riconosciuta come soggetto  correlato oltre che azionista indiretto e «in trasparenza», 103 milioni  di euro (7,92%).
 In particolare, spiega il cda, le banche incaricate hanno assegnato  agli spagnoli (in assenza di formale processo di riparto) il 100% della  quantità richiesta contro una media del 50% circa ricevuto dagli  investitori outright. 
Tra i soggetti correlati che hanno sottoscritto il  bond anche Banca Imi per 2 milioni di euro.
 L'Asati, l'associazione dei piccoli azionisti Telecom giudica  insoddisfacenti le risposte sul convertibile e sulla «potenziale  svendita» della partecipata Telecom Argentina. In vista dell'assemblea  che dovrà votare la revoca del Cda, dopo Iss, anche il «proxy advisor»  Glass Lewis consiglia ai fondi di votare appoggiando la proposta del  socio di minoranza Findim.
 
Intanto da Bruxelles si apprende che l'Ue chiederà all'Agcom di  rivedere le tariffe sull'«ultimo miglio». Come si legge nella bozza  della raccomandazione la Commissione contesta all'Agcom la decisione di  avere abbassato il prezzo dai precedenti 9,28 euro a 8,68 euro al mese  per il 2013.
AHò sono arrivati i ladri anche dalla Spagna e non fingono neppure di fare gli interessi di Telecom Italia ma soltanto i loro.... questo CDA non è corretto e non rappresenta tutti gli azionisti ma solo quelli furbi.... insomma sembra la Banda Bassotti