Roby Loco
Confraternita Risanatore
La cassa come detto è un importante barometro ma come sempre occorre andare oltre per comprendere il reale andamento aziendale...
Sicuramente ristrettezze finanziarie impediscono alla società di cogliere opportunità (estremizzando il ragionamento, se non c'è cassa non si può neppure partecipare a fiere o, più in generale, si è costretti a ridurre investimenti importanti per la crescita)...
Non condivido affatto quest'ultima affermazione: le anticipazioni su crediti sono debiti a tutti gli effetti!
A fronte di tale anticipazione si è ottenuta della liquidità che ha migliorato la PFN e affermare che tale debito non va considerato determinerebbe che si sarebbe tenuto conto solo dell'effetto positivo falsando la reale situazione...
Detto in altre parole chiaramente chi ricorre alle anticipazioni su crediti, da un lato ottiene in anticipo sulla normale scadenza il controvalore liquido (migliorando conseguentemente la PFN) ma, al tempo stesso, alla originaria scadenza quando incasserà il credito dalla controparte non potrà utilizzare tali risorse ad altri fini ma saranno già impegnate per rimborsare quanto anticipato dalla banca!
Mi sembra evidente che sarebbe irragionevole per queste ragioni "normalizzare" la PFN sottraendo l'importo dei debiti legati ad anticipazioni di crediti (talvolta si ricorre nella pratica a operazioni di cessione prosoluto per "mascherare" tali poste e fare window dressing ma è un giochino che ha le gambe corte... )
Sono andato a rileggere: è esattamente come pensavo e devo dire che sei tu che forse hai letto distrattamente (o forse non mi sono spiegato bene) ma mi sembrava chiaro il riferimento alle operazioni di cessione di crediti prosoluto...
sicuro sicuro??