ARTICOLO DI OGGI
Pierrel, la Borsa anticipa il risanamento
IL RIALZO SUPERA IL 40 PER CENTO DA INIZIO ANNO LA SPIEGAZIONE PRINCIPALE SEMBRA RISIEDERE NELLA FIDUCIA CHE IL MERCATO RIPONE NELL’AZIONE DI RISTRUTTURAZIONE CHE IL MANAGEMENT STA PORTANDO AVANTI SOPRATTUTTO SUI COSTI
Luigi Dell’Olio
U n rialzo che da inizio anno supera il 40% per una società che ha chiuso il primo semestre con i conti in rosso, oltre che in peggioramento rispetto a dodici mesi prima. E’ la singolare situazione che caratterizza Pierrel, provider di servizi per l’industria informatica e le life science. A maggior ragione se si considerano la particolarità dei business in cui opera la società e la mancanza di copertura da parte degli analisti. Andando per esclusione, non sembrano esservi dietro i movimenti delle quotazioni mani forte impegnate a movimentare grandi pacchetti azionari; anzi, i volumi medi nelle ultime settimane sono scesi leggermente. Così la spiegazione principale sembra risiedere nella fiducia che il mercato ripone nell’azione di risanamento che il management sta portando avanti soprattutto sul fronte dei costi. A cominciare dal turnaround di TheraMetrics, controllata quotata sulla Sx Swiss Exchange che detiene la proprietà intellettuale estesa a tutto il mondo per due molecole, entrambe anche in possesso di orphan drug designation contro la tubercolosi farmaco- resistente. In primavera è stato rinnovato il management della società, con il direttore generale della capogruppo, Fulvio Citaredo, che ha esteso il suo compito anche a TheraMetrics. Mentre nei giorni scorsi è stato completato l’aumento di capitale da 20 milioni di franchi svizzeri (poco più di 16 milioni di euro), con il 63,9% delle azioni sottoscritte, che hanno fatto scendere la partecipazione della controllante al 35,2%, su un livello che in ogni caso non mette a rischio la presa sulla società. L’iniezione di liquidità dovrebbe contribuire a risanare l’azienda, che nel primo semestre ha penalizzato la performance di gruppo. Infatti, se i ricavi complessivi si sono attestati a 15,3 milioni di euro (in calo del 2,9% rispetto al primo semestre 2013), l’Ebitda è risultato negativo per 4,1 milioni (con una crescita del 40,7%) e l’Ebit in rosso per 11,1 milioni (+27,1%), si tratta di risultati dovuti in primo luogo alla divisione Tcrdo (Tech-driven Contract Research & Development Organization), presidiata da TheraMetrics. Mentre la divisione holding ha registrato nel primo semestre 2014 un Ebitda negativo di circa 1 milione di euro, sostanzialmente in linea con quello del corrispondente periodo 2013 ( al netto di oneri non ricorrenti), la divisione Cmo ha chiuso con un Ebitda positivo per 0,8 milioni, raddoppiato rispetto allo stesso periodo del 2013. “Per il secondo semestre ci aspettiamo un miglioramento della componente Tcrdo e un Ebitda leggemente positivo per la hoding”, spiega Raffaele Petrone, amministratore delegato del gruppo Pierrel, nonché azionista di riferimento (con il 36,35%) tramite la Fin Posillipo. “Al riequilibrio finanziario contribuirà anche il buon andamento di Orabloc, anestetico dentale che risulta in forte crescita nel mercato statunitense e in quello canadese, con i dati di luglio che evidenziano un progresso dell’11% rispetto a giugno”. Con l’auspicio che prosegua l’indebolimento dell’euro rispetto al dollaro, che promette di dare un’ulteriore spinta alle vendite. In Europa, invece, è stato da poco completato il processo di accesso al mercato. Dopo Inghilterra, Germania, Austria, Polonia, e Italia l’Orabloc ha ottenuto l’autorizzazione alla vendita anche in Francia. La soluzione viene prodotta nello stabilimento di Capua, che nei piani del gruppo è destinato a convogliare nuovi investimenti, di pari passo con la crescita del giro d’affari. A partire da novembre, dalla fabbrica napoletana usciranno i primi Goccles, occhiali dotati di filtri ottici speciali, capaci di evidenziare lesioni cancerose in stadio precoce (diagnosi che consente la guarigione nel 95% dei casi), che ha già ottenuto il via libera alla commercializzazione nell’Ue e dovrebbe debuttare nel mercato statunitense nei primi mesi del 2015.
(22 settembre 2014)