Val
Torniamo alla LIRA
Se questo è uno degli effetti della pandemia non c’è da esserne soddisfatti,
perché l’unico modo per colmare il vuoto che l’immagine trasmette tra il leader ed il suo popolo è quello della retorica mediatica
declinata in tutti i modi e le forme.
Retorica che, però, colma solo in apparenza il vuoto ma che nella realtà rende questo vuoto sempre più ampio ed incolmabile.
Si può nutrire simpatia e comprensione per Francesco solo ed inzuppato di pioggia nel giorno di Pasqua
e per Mattarella che deve obbedire al divieto di assembramento ed all’obbligo della mascherina.
Ma la simpatia e la comprensione per le persone, soprattutto se esaltate allo spasimo da una retorica bolsa ed ossessiva,
non rinforzano il legame tra i fedeli ed i cittadini con le istituzioni che il Pontefice ed il capo dello Stato rappresentano.
Se, dunque, l’effetto del coronavirus è l’aumento del vizio nazionale della retorica,
bisogna alzare la guardia e denunciare la pericolosità del fenomeno.
Perché la pandemia ha creato uno stato di insicurezza e di paura nella società.
E questa condizione provoca un bisogno crescente di guide sicure autorevoli,
in grado non di suscitare simpatia ma di dare tranquillità e serenità ai fedeli ed ai cittadini.
Quella tranquillità e quella serenità che un governo incerto ed una comunità scientifica rissosa e confusa non sanno dare.
Nella storia i vuoti e le retoriche bolse fanno spuntare i demagoghi ed i falsi pastori!
perché l’unico modo per colmare il vuoto che l’immagine trasmette tra il leader ed il suo popolo è quello della retorica mediatica
declinata in tutti i modi e le forme.
Retorica che, però, colma solo in apparenza il vuoto ma che nella realtà rende questo vuoto sempre più ampio ed incolmabile.
Si può nutrire simpatia e comprensione per Francesco solo ed inzuppato di pioggia nel giorno di Pasqua
e per Mattarella che deve obbedire al divieto di assembramento ed all’obbligo della mascherina.
Ma la simpatia e la comprensione per le persone, soprattutto se esaltate allo spasimo da una retorica bolsa ed ossessiva,
non rinforzano il legame tra i fedeli ed i cittadini con le istituzioni che il Pontefice ed il capo dello Stato rappresentano.
Se, dunque, l’effetto del coronavirus è l’aumento del vizio nazionale della retorica,
bisogna alzare la guardia e denunciare la pericolosità del fenomeno.
Perché la pandemia ha creato uno stato di insicurezza e di paura nella società.
E questa condizione provoca un bisogno crescente di guide sicure autorevoli,
in grado non di suscitare simpatia ma di dare tranquillità e serenità ai fedeli ed ai cittadini.
Quella tranquillità e quella serenità che un governo incerto ed una comunità scientifica rissosa e confusa non sanno dare.
Nella storia i vuoti e le retoriche bolse fanno spuntare i demagoghi ed i falsi pastori!