Appurato che non vi è coscienza senza assoluzione primaria, così dove il futuro rispecchiato accetta il nostro intrudersi apologetico, ecco che il mirino dell'estasi risplende nel suo manto teutonico affinché il doppio, anzi, il "doppio", non si disperda nell'evocazione ingestibile dell'assoluto o del proprio.
Nell'esegesi dell'hypercazzola si pongono perdenti i fumi dell'umano delinquere, e tanto basti tra arte e sociologia del fenomeno.