Breve aggiornamento per vedere che non ci son grosse mosse, tutti in attesa di domani, credo. Riporto questo da MF intanto:
Intra, l'Emilia studia la contro-opa
Se zonin lancerà l'offerta la bper è pronta a correre in soccorso del presidente ponti.
Ai vertici della banca di Verbania arrivano le otto proposte. Il consiglio le prenderà in esame domani Si profila un confronto tra Vicenza e la popolare modenese. Intanto, il titolo continua a correre (+4,6%)
La Popolare dell'Emilia Romagna (Bper) è pronta a correre in soccorso della Intra, e a lanciare una contro-opa, se l'agguerrita Vicenza sferrerà per prima l'assalto alla banca verbana. Secondo quanto risulta a MF, l'amministratore delegato dell'istituto modenese, Guido Leoni, avrebbe già dato rassicurazioni in questo senso al presidente Cesare Ponti che non ha mai fatto mistero di considerare gradito un matrimonio con la banca emiliana già azionista al 2% della Intra. L'entrata in scena della Bper, spiegano fonti vicine all'istituto piemontese, sarebbe dunque esclusivamente difensivo e prevederebbe un'offerta mista in azioni e contanti.
Nonostante le continue rassicurazioni di Zonin, che anche ieri avrebbe contattato Ponti per ribadirgli la non ostilità del progetto vicentino, nel consiglio di amministrazione della Intra prevale ancora una certa freddezza nei confronti della Bpv. Anche per le modalità con cui la banca veneta ha manifestato le sue intenzioni. L'iter studiato da Ponti e dal vicepresidente Ernesto Paolillo con l'ausilio di Mediobanca prevede, infatti, le selezione dei pretendenti attraverso la stesura di una short list. Le tre offerte prescelte saranno poi vagliate anche da Bankitalia che dovrà esprimere un giudizio tecnico sulle proposte arrivate. La mossa di Zonin, che nell'operazione è assistito da Rotschild, ha però scompaginato le carte in tavola, considerata anche l'informativa preliminare già data a via Nazionale. La comunicazione al mercato dell'opa, che secondo i piani originari doveva avvenire ieri contestualmente all'invio della documentazione al cda della Intra, è stata rimandata a dopo la riunione del board della Intra quando si saprà se l'offerta sarà giudicata amichevole o ostile.
La determinazione della Vicenza di procedere per la propria strada avrebbe fatto cambiare in corsa i piani dell'Emilia che inizialmente prevedevano uno scambio azionario tra i due istituti. Il progetto di autonomia condivisa pensato da Ponti e Paolillo esclude, infatti, l'incorporazione da parte di un altro istituto ma prevede la creazione di una holding quotata, il conferimento dell'attività bancaria in una spa e l'eventuale ingresso a questo livello di potenziali partner. E su questa linea si sarebbero orientate gran parte delle otto proposte arrivate ieri.
Sfilatasi in un primo tempo la Popolare dell'Etruria, che poi in serata è tornata sui suoi passi puntando a una partnership federativa tra le popolari, sul tavolo di Ponti sono arrivate oltre alle proposte della Vicenza e dell'Emilia Romagna anche quelle della Bpm, della Verona-Novara, della Bpu, di Veneto Banca e della Popolare dell'Alto Adige. L'unica a dare indicazioni sui termini della manifestazioni d'interesse è stata la Bpu. Fonti vicine all'istituto bergamasco hanno sottolineato che un'eventuale aggregazione potrà avvenire solo nell'ambito della propria struttura federativa, che prevede una capogruppo quotata mentre le controllate mantengono identità e marchio.
Più sfumata, invece, appare la posizione della Popolare di Verona e Novara. Nessun commento arriva dal quartier generale della banca guidata da Fabio Innocenzi, ma negli ambienti finanziari veronesi escludono la possibilità che anche la Bpvn possa inserirsi nell'eventuale battaglia a colpi di opa tra la Vicenza e l'Emilia Romagna per il controlla della Intra. E mentre i sindacati della banca verbana chiedono al cda di evitare accordi con istituti deboli e non legati al territorio anche ieri le azioni hanno guadagnato il 4,6% a quota 15,01 euro.
