tontolina
Forumer storico
Portafoglio/ L'anno del Cane spinge i prezzi del platino ai massimi
Martedí 17.01.2006 17:40
E' curioso, e apparentemente inspiegabile, che l'economia più in forma degli otto Paesi più industrializzati, quella statunitense, sia rappresentata da una Borsa, Wall Street, che lo scorso anno ha mostrato un progresso asfittico, quasi nullo. Eppure, la domanda dei consumatori americani è cresciuta e gli utili aziendali non sono mancati. Ma i prezzi azionari sono stati fermi.
Dove investono i fondi di investimento e gli hedge fund? Basta dare un'occhiata alla quotazioni delle commodities per comprendere immediatamente che il nuovo amore degli investitori istituzionali, speculazione compresa, sono le materie prime. Lo scorso anno è stato il petrolio al centro dell'attenzione; da qualche settimana è sbocciata la passione per i metalli preziosi, oro e platino, ai massimi da un quarto di secolo.
Ma il 2006 sarà anche l'anno dei metalli non preziosi, come zinco, rame, piombo alluminio. Per molti di questi è la domanda delle economie emergenti, a fronte di un'offerta deficitaria, che spinge al rialzo i prezzi. E' il caso dello zinco, che da qualche settimana sta volando al mercato Lme di Londra e che promette ancora progressi nelle prossime settimane. In Piazza Affari, Abn Amro ha quotato un Investiment certificate sul metallo (futures su zinco scadenza 17 giugno 2010), che da agosto dello scorso anno ha messo a segno una performance di oltre il 70%, raggiungendo 1,7 euro.
Ma anche il Leverage certificate sul piombo (futures con le stesse identiche caratteristiche di quello che ha come sottostante lo zinco), non scherza. A fine agosto, il derivato valeva 0,7 euro, adesso quota appena sopra 1 euro.
Ma è su alluminio, rame e platino che si concentra l'attenzione dei grandi investitori istituzionali. L'allumino, al Comex di New York, ha raggiunto quota 1,1 dollari, massimo storico, anche se il balzo delle ultime settimane induce alla prudenza; il calo dei contratti potrebbe spingere i prezzi ad una veloce correzione. L'ideale è monitorare la fascia 1/1,1 dollari. Sopra 1,1 dollari, i prezzi si spingeranno fino a 1,2, mentre sotto 1 dollaro potrebbe iniziare una nuova fase ribassista, con target a 0,8.
Si può scommettere al rialzo o al ribasso delle quotazioni puntando sull'Investiment certificate sull'alluminio, un futures con emittente Abn Amro e con stesse identiche caratteristiche dei due precedenti. Attualmente, il derivato quota appena sopra 2 euro. Ad agosto, i prezzi erano di poco sopra 1,4 euro.
Anche il rame, sempre al Comex, vola sui massimi storici. Ma ciò che impressiona è la progressione dei prezzi dai minimi di inizio 2003, col futures a 60 dollari, ai valori attuali a 210 dollari. I prezzi da qualche seduta si stanno muovendo in laterale e per operare è consigliabile attendere il superamento almeno di 2,15 dollari. Se, invece, i prezzi dovessero scendere sotto 205 dollari, sarebbe un primo allarme di debolezza. Ma finché le quotazioni si manterranno sopra 200 dollari, il trend di medio-lungo periodo rimarrà rialzista. Solo sotto 200 dollari inizierebbe una fase calante delle quotazioni.
A Piazza Affari, il prezzo dell'Investiment Certificate con sottostante il rame (stesse caratteristiche dei precedenti e stesso emittente) quota attualmente 4 euro. A luglio, il derivato valeva a 2,7 euro.
Infine, il platino. Il metallo prezioso è utilizzato non solo per la produzione di gioielli, ma anche per alcune componenti delle marmitte. La domanda, soprattutto da Cina e India, è costantemente in aumento e l'offerta da sette anni non riesce a coprirla. E, infatti, da fine 2001 i prezzi sono letteralmente esplosi, passando da 400 dollari agli attuali 1.035 dollari per oncia.
Tecnicamente, il futures sembra quello meglio messo; infatti, i prezzi hanno già subito una decisa correzione a fine anno, ma il successivo rialzo ha già annullato tutte le perdite e spinto i prezzi a nuovi record. Oltre 1.040, il target è a 1.050 e, successivamente, a 1.100 dollari l'oncia.
Un balzo che sarà spinto dall'anno del Cane, che, secondo la tradizione cinese, favorisce i matrimoni. Di conseguenza, aumenterà la richiesta di fedi nuziali e gioielli e, quindi, la domanda di platino.
L'Investiment certificate quotato a Piazza Affari (stesse caratteristiche dei precedenti e stesso emittente) vale circa 0,86 euro, circa il 25% in più dei minimi toccati ad inizio 2005. Il superamento di area 0,87/0,90 spingerà le quotazioni fino a 1 euro.
Lorenzo Masini
http://canali.libero.it/affaritaliani/economia/portafogliometalliplatino.html
Martedí 17.01.2006 17:40
E' curioso, e apparentemente inspiegabile, che l'economia più in forma degli otto Paesi più industrializzati, quella statunitense, sia rappresentata da una Borsa, Wall Street, che lo scorso anno ha mostrato un progresso asfittico, quasi nullo. Eppure, la domanda dei consumatori americani è cresciuta e gli utili aziendali non sono mancati. Ma i prezzi azionari sono stati fermi.
Dove investono i fondi di investimento e gli hedge fund? Basta dare un'occhiata alla quotazioni delle commodities per comprendere immediatamente che il nuovo amore degli investitori istituzionali, speculazione compresa, sono le materie prime. Lo scorso anno è stato il petrolio al centro dell'attenzione; da qualche settimana è sbocciata la passione per i metalli preziosi, oro e platino, ai massimi da un quarto di secolo.
Ma il 2006 sarà anche l'anno dei metalli non preziosi, come zinco, rame, piombo alluminio. Per molti di questi è la domanda delle economie emergenti, a fronte di un'offerta deficitaria, che spinge al rialzo i prezzi. E' il caso dello zinco, che da qualche settimana sta volando al mercato Lme di Londra e che promette ancora progressi nelle prossime settimane. In Piazza Affari, Abn Amro ha quotato un Investiment certificate sul metallo (futures su zinco scadenza 17 giugno 2010), che da agosto dello scorso anno ha messo a segno una performance di oltre il 70%, raggiungendo 1,7 euro.
Ma anche il Leverage certificate sul piombo (futures con le stesse identiche caratteristiche di quello che ha come sottostante lo zinco), non scherza. A fine agosto, il derivato valeva 0,7 euro, adesso quota appena sopra 1 euro.
Ma è su alluminio, rame e platino che si concentra l'attenzione dei grandi investitori istituzionali. L'allumino, al Comex di New York, ha raggiunto quota 1,1 dollari, massimo storico, anche se il balzo delle ultime settimane induce alla prudenza; il calo dei contratti potrebbe spingere i prezzi ad una veloce correzione. L'ideale è monitorare la fascia 1/1,1 dollari. Sopra 1,1 dollari, i prezzi si spingeranno fino a 1,2, mentre sotto 1 dollaro potrebbe iniziare una nuova fase ribassista, con target a 0,8.
Si può scommettere al rialzo o al ribasso delle quotazioni puntando sull'Investiment certificate sull'alluminio, un futures con emittente Abn Amro e con stesse identiche caratteristiche dei due precedenti. Attualmente, il derivato quota appena sopra 2 euro. Ad agosto, i prezzi erano di poco sopra 1,4 euro.
Anche il rame, sempre al Comex, vola sui massimi storici. Ma ciò che impressiona è la progressione dei prezzi dai minimi di inizio 2003, col futures a 60 dollari, ai valori attuali a 210 dollari. I prezzi da qualche seduta si stanno muovendo in laterale e per operare è consigliabile attendere il superamento almeno di 2,15 dollari. Se, invece, i prezzi dovessero scendere sotto 205 dollari, sarebbe un primo allarme di debolezza. Ma finché le quotazioni si manterranno sopra 200 dollari, il trend di medio-lungo periodo rimarrà rialzista. Solo sotto 200 dollari inizierebbe una fase calante delle quotazioni.
A Piazza Affari, il prezzo dell'Investiment Certificate con sottostante il rame (stesse caratteristiche dei precedenti e stesso emittente) quota attualmente 4 euro. A luglio, il derivato valeva a 2,7 euro.
Infine, il platino. Il metallo prezioso è utilizzato non solo per la produzione di gioielli, ma anche per alcune componenti delle marmitte. La domanda, soprattutto da Cina e India, è costantemente in aumento e l'offerta da sette anni non riesce a coprirla. E, infatti, da fine 2001 i prezzi sono letteralmente esplosi, passando da 400 dollari agli attuali 1.035 dollari per oncia.
Tecnicamente, il futures sembra quello meglio messo; infatti, i prezzi hanno già subito una decisa correzione a fine anno, ma il successivo rialzo ha già annullato tutte le perdite e spinto i prezzi a nuovi record. Oltre 1.040, il target è a 1.050 e, successivamente, a 1.100 dollari l'oncia.
Un balzo che sarà spinto dall'anno del Cane, che, secondo la tradizione cinese, favorisce i matrimoni. Di conseguenza, aumenterà la richiesta di fedi nuziali e gioielli e, quindi, la domanda di platino.
L'Investiment certificate quotato a Piazza Affari (stesse caratteristiche dei precedenti e stesso emittente) vale circa 0,86 euro, circa il 25% in più dei minimi toccati ad inizio 2005. Il superamento di area 0,87/0,90 spingerà le quotazioni fino a 1 euro.
Lorenzo Masini
http://canali.libero.it/affaritaliani/economia/portafogliometalliplatino.html