Portogallo: nuovo Governo dopo rimpasto e crisi chiusa
Presidente Repubblica avalla scelte Coelho. Portas uomo forte
24 luglio, 14:56
(di Antonio Andreucci) (ANSAmed) - LISBONA, 24 LUG - Come prima, con qualche variazione: il Portogallo si dota di un nuovo Governo, sempre conservatore e sempre guidato da Pedro Passos Coelho (PSD). Il suo insediamento, oggi, chiude in modo definitivo una crisi avviata il primo luglio e sfociata in un rimpasto che prevede quattro nuovi ministri e la ridistribuzione di alcuni dicasteri.
Il nuovo corso segna, di fatto, il fallimento delle trattative per un ''governo di salvezza nazionale'' che era stato auspicato e incoraggiato dal presidente della Repubblica, Anibal Cavaco Silva. Lo scopo era quello di votare nel 2014 per portare a compimento le riforme concordate con la Troika (BCE-FMI-UE) per il programma di rientro dopo la concessione, nel 2011, di un prestito di 78 miliardi di euro.
Il Partito socialista, il maggiore tra quelli di opposizione, non ha modificato la propria linea, che e' quella di chiedere elezioni anticipate. Infatti, ha sempre ritenuto che non vi siano mai state le condizione per poter far parte di una coalizione di centrodestra ritenuta dai socialisti la causa principale della profonda crisi economica che attraversa il Paese.
Cavaco Silva, constata l'impossibilita' di raggiungere il suo obiettivo, ha preso atto che ''questa e' la soluzione migliore possibile'' ed ha avallato il nuovo Governo. Passos Coelho si e' detto certo che si giungera' alla scadenza naturale della legislatura, prevista per il 2015.
Uomo ''forte'' e' Paulo Portas, leader del partito CDS-PP, il quale, con le sue dimissioni da ministro degli esteri il 30 giugno aveva aperto la crisi. Ora e' stato nominato vicepremier ed ha il coordinamento delle politiche economiche. Inoltre, funge da intermediario con la Troika.
Rispetto al Governo precedente, ci sono state cinque variazioni nell'assegnazione dei dicasteri e tre nuovi ingressi, oltre all'attuale ministro delle Finanze, Maria Jesus Albuquerque, nominato il primo luglio in sostituzione del dimissionario Victor Gaspar. I nuovi sono Rui Machete (Esteri), membro storico del PSD del premier, Jorge Moreira da Silva (Energia e ambiente), numero due attuale del PSD , a capo dell'ambiente, della pianificazione del territorio e dell'energia, e Antonio Pires de Lima (Economia), del CDS.
Il voto di fiducia e' previsto in Parlamento per lunedi' prossimo, l'ultimo giorno dell'attivita' prima della pausa estiva, ma i due partiti di centrodestra hanno la maggioranza assoluta e, quindi, non sono previste sorprese, come ha dimostrato la bocciatura, giovedi' scorso, di una mozione di sfiducia presentata dalle opposizioni.