Psicologia e mercati Psicologia. Riflessioni. Appunti.

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Perché molti trader perdono denaro?

“Prima di tutto, la maggior parte dei trader non ha una strategia vincente. Secondo, fra tutti quei trader che hanno definito una strategia, molti non ne seguono le regole. Il trading mette pressione sugli aspetti umani più deboli e va a mettere in evidenza il tallone di Achille di ogni persona”

Questa é una frase di Gil Blake tratta da un’intervista pubblicata nel libro “The New Market Wizard”.
 
Wall Street non cambia mai …

Wall Street non cambia mai, cambiano le tasche, i “gonzi”, le azioni ma Wall Street no perché la natura umana non cambia mai. E’ una cruda e amara considerazione di Jesse Livermore negli anni 20 che la dice lunga sulla natura umana e soprattutto sul perché la gente comune perde soldi in borsa e a volte dilapida molto spesso tutti i suoi risparmi.

Quando i mercati salgono o scendono non è importante sapere perché salgono o scendono (questo lasciamolo agli economisti) MA E' MOLTO PIU' IMPORTANTE SAPERE COSA FATE VOI.
 
Quali sono i sentimenti dominanti in Borsa?

In borsa quando si acquista un titolo e questo inizia a salire, in molte persone prevale uno stato di euforia. Poi spesso subentra la paura che domani il mercato si riprenda i profitti accumulati, e spesso molti investitori (soprattutto i non professionisti) escono dalla posizione troppo presto. Durante le fasi di rialzo, se si hanno posizioni “long” non bisogna temere, ma occorre lasciar correre i profitti finché la tendenza in corso non dà segnali concreti di inversione.

Quando invece si acquista un titolo e quello inizia a scendere, in molti che conosco prevale soprattutto la speranza. Molti investitori (soprattutto i non professionisti) sperano sempre che quel titolo risalga. Sperano che quello appena passato sia stato l'ultimo giorno di perdita, ma perderanno molto di più se non usciranno presto da quella posizione. Molto di più se non avessero creduto in quella speranza. Durante le fasi di ribasso, se si hanno posizioni aperte al rialzo non bisogna sperare, bisogna tagliare le perdite.

La paura ti porta a guadagnare meno di quello che potresti. La speranza ti porta a perdere molto di più rispetto a quello che dovresti.
Gli investitori professionisti sanno come dominare questi due istinti insiti nella natura umana.
Stabiliscono le regole e poi soprattutto le seguono.
E’ la disciplina che fa la differenza tra quelli che guadagnano (pochi) e quelli che perdono (molti).
 
“Il consiglio più importante per un trader che inizia la propria attività è quello di non farsi sfuggire mai la situazione di mano. Devi avere la capacità di chiudere in perdita per 20 o 30 volte consecutive ed avere ancora denaro sul tuo conto corrente. Quanto io faccio trading inizialmente rischio il 5 % del totale dell’ammontare del mio portafoglio. Se chiudo quell’operazione in perdita, non è importante quanto forte io mi senta, sulla mia prossima operazione rischierò al massimo il 4% del totale del mio portafoglio. Se chiuderò in perdita di nuovo, nelle operazioni successive, rischierò il 3 e poi il 2% del mio portafoglio. Occorre quindi ridurre la dimensione delle operazioni di trading durante una “striscia” di operazioni negative”.

Il brano é tratto dall'intervista di Jack.D.Schwager a Randy McKay nel libro "The New Market Wizard".
 
Vale anche per il trading...:pizza:

"Non dovete mollare mai. Seguite sempre i vostri sogni. Se cadete,rialzatevi.

Vi voglio raccontare la storia di un mio conoscente, con la passione per le due ruote.
Aveva uno scooter, un cinquantino come molti ragazzi. Una mattina è caduto e si è rotto un braccio.

Secondo voi questo l’ha fatto demordere? No, anzi: venduto il rottame si è comprato una di quelle moto tipo Harley ma dei poveri. Dopo qualche mese si è schiantato nuovamente, rompendosi l’altro braccio in combo con la clavicola.

Secondo voi questo l’ha fatto rinunciare? No, anzi: ha preso finalmente una moto seria, bella e grintosa per inseguire i suoi sogni. Peccato che durante l’inseguimento, in un sorpasso azzardato, non abbia fatto un frontale contromano con una vettura: due giorni in coma e numero totale di ossa raddoppiato, dato che si è spezzato in due ogni cosa. Ma i medici fortunatamente avevano la tecnologia e la pazienza per rimetterlo in piedi.

Secondo voi questo ha intaccato la sua volontà? Be’, un pochino in verità: appena possibile ha ripiegato su uno scooterone, uno di quelli che sembrano poltrone con le ruote, perché non voleva rinunciare ad essere un centauro. Dopo un paio di anni, visto che con questo mezzo aveva grattato faccia e chiappe sull’asfalto nemmeno una decina di volte, ha deciso di ritornare sulle due ruote serie. E così è stata nuovamente la volta di una moto, grossa potente e cattiva come non mai, da guidare lungo la strada della vita. Peccato che questa voltasse a destra: lui invece è andato dritto come una scheggia, entrando di testa in una macchina parcheggiata. Moto polverizzata, casco aperto in due, testa fortunatamente no, ma in compenso naso rotto e qualche costolalasciata sulla portiera.

Secondo voi questo l’ha fatto desistere? Non lo so: mi sono rotto le balle di vederlo rimbalzare sull’asfalto come una pallina ed ho perso i contatti.
Il punto della storia però è il seguente: ok, non mollare mai, insegui i tuoi sogni, rialzati dopo ogni caduta e bla bla bla. Ma se la vita ti dimostra – con dovizia di esempi inequivocabili – che sei una sega incapace in qualcosa, santiddio, mollala."
 
PROTECTING YOURSELF FROM ME AND ALL OTHERS

Successful trading requires that you protect yourself from your own opinions, my opinions, if you are reading our blog, the news services, and anyone else that you may be following. The answer rests in employing marketgenerated information (MGI): listening to the market versus those referred to above. Quite often we get an opinion riveted into our mind only to see the market doing something entirely different; if you have advanced to the stage of understanding and endorsing MGI yet are unable to act when you clearly see a different opinion expressed by the MGI, you are experiencing cognitive dissonance, the psychological conflict resulting from holding two simultaneous, conflicting thoughts. I never knew a trader who hasn’t constantly had to deal with this issue; the emphasis is ongoing.


La dissonanza cognitiva è un concetto introdotto da Leon Festinger nel 1957 in psicologia sociale, e ripreso successivamente in ambito clinico da Milton Erickson, per descrivere la situazione di complessa elaborazione cognitiva in cui credenze, nozioni, opinioni esplicitate contemporaneamente nel soggetto in relazione ad un tema si trovano a contrastare funzionalmente tra loro; esempi ne sono la "dissonanza per incoerenza logica", la dissonanza con le tendenze del comportamento passato, la dissonanza relativa all'ambiente con cui l'individuo si trova ad interagire (dissonanza per costumi culturali).

Un individuo che attivi due idee o comportamenti che sono tra loro coerenti, si trova in una situazione emotiva soddisfacente (consonanza cognitiva); al contrario, si verrà a trovare in difficoltà discriminatoria ed elaborativa se le due rappresentazioni sono tra loro contrapposte o divergenti. Questa incoerenza produce appunto unadissonanza cognitiva, che l'individuo cerca automaticamente di eliminare o ridurre a causa del marcato disagio psicologico (ad esempio riduzione dell'autostima) che essa comporta; questo può portare all'attivazione di vari processi elaborativi, che permettono di compensare la dissonanza (e ripristinare l'autostima).

Un'applicazione esemplificativa di tali processi si può avere, ad esempio, quando un soggetto disprezza esplicitamente i ladri, ma compra un oggetto a un prezzo troppo basso per non intuire che sia di provenienza illecita. Secondo Festinger, per ridurre questa contraddizione lo stesso individuo potrà o smettere di disprezzare i ladri (modificando quindi l'atteggiamento), o non acquistare l'oggetto proposto (modificando quindi il comportamento).

Generalizzando, la dissonanza cognitiva può essere ridotta in tre modi:

  1. producendo un cambiamento nell'ambiente;
  2. modificando il proprio comportamento;
  3. modificando il proprio mondo cognitivo (ovvero il sistema delle proprie rappresentazioni cognitive e delle loro relazioni funzionali interne).
Esempi
La più nota versione di dissonanza cognitiva è espressa nella favola di Fedro La volpe e l'uva, nella quale la dissonanza fra il desiderio dell'uva e l'incapacità di arrivarvi, conduce la volpe alla conclusione che "tanto l'uva è acerba".

Fonti: J.Dalton Trading articles, wikipedia
 
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in borsa, specialmente nei forum italioti....è pieno di volpi che "tanto l'uva è acerba".
Non credetegli...o almeno...non credetegli a meno che non siate dei curiosoni, dei costanti, di quelli che se inizian una cosa la finiscono
Dei sognatori, dei testardi...almeno in scooterone, col casco, ci possiamo arrivare

L'importante è andare con calma, con costanza a piccoli passi
E non fare della retorica :P
Andiamo a cercar di gainare vah che è meglio... :banana:
 

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