Regolo Pugne-Regolo 2011 (1 Viewer)

kidkurry

Equipaggio sperimentale
Per quanto sia contrario alla tassa, non credo sia così
Londra la sua Tobin Tax ce l'ha già ed è la stamp duty: 0.5% applicato solo sulle compravendite di azioni. Ciò nonostante è il mercato più importante a livello europeo.

L'applicazione sul fixed income e l'fx sarebbe molto complicata.

0,5% ???? Mercato più importante europeo ???

Mi pare evidente che c'è qualcosa che non quadra, perchè le due cose non sono compatibili.
Metti lo 0,5 in italia, in germania o in francia, poi vediamo che ridere
 

quicksilver

Forumer storico
Per quanto sia contrario alla tassa, non credo sia così
Londra la sua Tobin Tax ce l'ha già ed è la stamp duty: 0.5% applicato solo sulle compravendite di azioni. Ciò nonostante è il mercato più importante a livello europeo.

L'applicazione sul fixed income e l'fx sarebbe molto complicata.

stavo aspettando che finalmente qualcuno ne parlasse, mi chiedevo se davvero nessuno sapeva che sul mercato azionario londinese c'è gia e da molto tempo
infatti è per questo che il trading azionario speculativo sulla borsa di londra non esiste, trading come lo conosciamo noi cioè a leva e col prestito titoli per lo short, in inghilterra infatti si sono inventati un sacco di strumenti nuovi e artificiali per ovviare a questo, strumenti che infatti potete vedere nell'offerta di alcuni broker esteri londinesi che cominciano a proporre anche da noi come i cfd ma ce ne sono anche altri piu stravaganti
 

younggotti

Nuovo forumer
stavo aspettando che finalmente qualcuno ne parlasse, mi chiedevo se davvero nessuno sapeva che sul mercato azionario londinese c'è gia e da molto tempo
infatti è per questo che il trading azionario speculativo sulla borsa di londra non esiste, trading come lo conosciamo noi cioè a leva e col prestito titoli per lo short, in inghilterra infatti si sono inventati un sacco di strumenti nuovi e artificiali per ovviare a questo, strumenti che infatti potete vedere nell'offerta di alcuni broker esteri londinesi che cominciano a proporre anche da noi come i cfd ma ce ne sono anche altri piu stravaganti

Esatto, probabilmente la stamp duty è il motivo per cui il trading come esiste qui da noi, in UK non sia proprio concepito.
Come giustamente dici tu, è questo il motivo per cui si sono particolarmente sviluppati i CFD, anche se leggevo che qualche anno fa UK e Irlanda (dove la stamp duty è addiruttura dell'1%) volevano estendere la tassazione anche ai cfd.

Per fare un altro esempio fuori EU, anche la Svizzera ha la sua stamp duty:
http://www.baerkarrer.ch/upload/publications/PR_Swiss_Transfer_Stamp_Duties.pdf

Se ci pensate l'Italia era il paese ideale per il trading: commissioni di negoziazione più basse d'Europa (parlo delle banche online ovviamente), tassazione tra le più basse (12.5%) ed imposta di bollo contenuta (34 euro). Tra qualche anno temo che la situazione sarà molto diversa
 
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quicksilver

Forumer storico
Se ci pensate l'Italia era il paese ideale per il trading: commissioni di negoziazione più basse d'Europa (parlo delle banche online ovviamente), tassazione tra le più basse (12.5%) ed imposta di bollo contenuta (34 euro). Tra qualche anno temo che la situazione sarà molto diversa


l'italia è, ed è sempre stato il paese ideale per fare razzie finanziarie, hedge fund da tutto il mondo e specialmente (immagino per motivi di fuso orario) da londra, dove invece si può immaginare che la stamp duty sia usata proprio per difendersi dal trading speculativo intraday e ora ancora di piu dall'high frequency trading
 

younggotti

Nuovo forumer
l'italia è, ed è sempre stato il paese ideale per fare razzie finanziarie, hedge fund da tutto il mondo e specialmente (immagino per motivi di fuso orario) da londra, dove invece si può immaginare che la stamp duty sia usata proprio per difendersi dal trading speculativo intraday e ora ancora di piu dall'high frequency trading

Secondo me sono due discorsi diversi: un conto sono i costi legati al trading, un altro la solidità del mercato e la tutela degli investitori. Pur operando dall'Italia, nessuno ti/ci obbliga ad operare solo sul mercato italiano. IW, per fare un esempio, applica 15 euro sullo Xetra e 20 sull'Euronext. Trovare un broker estero che applichi le stesse tariffe è difficile. Anche sui fondi, trovare offerte come quelle di iwbank o fundstore, senza commissioni di ingresso e la possibilità di storno delle commissioni di gestione all'estero è un sogno.
 

weirdfish

Utente Senior(vecchiotto)
Siamo alla follia galoppante, dalle news di Directa:

APERTURA POSIZIONI SHORT SU FUTURES SULL'INDICE
Avvisiamo i gentili clienti che secondo una interpretazione estensiva di alcuni recenti chiarimenti forniti da CONSOB in materia di divieto vendite allo scoperto, anche l'apertura di posizioni short su FIB e miniFIB risulterebbe non conforme alla normativa, a meno che sia fatta a copertura di posizioni long - in titoli bancari/assicurativi - detenuti dall'investitore presso Directa o presso altri depositari.
Nell'attesa di chiarimenti sul tema, che speriamo di ricevere a breve, Vi invitiamo a tener conto cortesemente Voi stessi di questo vincolo e a non inoltrarci ordini di apertura di posizioni short che contravvengano all'interpretazione in questione.
 

younggotti

Nuovo forumer
Siamo alla follia galoppante, dalle news di Directa:

Siamo davvero alle comiche.
A questo punto dovrebbero vietare anche le put, i covered warrants, i minifuture. Fanno prima ad imporre per legge l'obbligo di acquisto dei titoli bancari a chiunque abbia un deposito titoli, così ci siamo tolti il dente...
 

younggotti

Nuovo forumer
3. Sono consentite operazioni in derivati su indice se l’indice sottostante il derivato include strumenti finanziari oggetto del divieto?
Gli investitori (non esentati) con posizioni lunghe aperte sul mercato azionario o su di un paniere di azioni tra quelle incluse nell’elenco ex Delibera n. 17902 possono coprire il relativo rischio mediante operatività in derivati su indice.
In relazione a ciò, la Consob permette l’assunzione di posizioni nette corte in strumenti finanziari oggetto di divieto, che possono rinvenire dalla negoziazione di derivati su indice, purché siano marginali e a patto che la negoziazione dell’indice sia finalizzata a coprire il rischio di mercato complessivo del proprio portafoglio.

Bisogna capire:
- cosa vuol dire "siano marginali"? In assoluto? Qual è la soglia?
- cosa vuol dire
"che la negoziazione dell’indice sia finalizzata a coprire il rischio di mercato complessivo del proprio portafoglio". Come viene valutato il rischio di mercato del portafoglio? La banca ha l'onere di effettuare questo controllo per ogni suo cliente? E se questo controllo viene effettuato dopo la negoziazione e l'esito è negativo, si procede ad annullare l'ordine?

Che massa di peracottari...

Meno male che il divieto scade fra una settimana (salvo proroghe ovviamente)
 
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