Può essere utile una associazione che faccia lobbying a favore degli investitori?

Può essere utile un'associazione che faccia lobbying a favore degli investitori?

  • Votes: 105 95,5%
  • No

    Votes: 3 2,7%
  • Non so / non mi interessa

    Votes: 2 1,8%

  • Total voters
    110

negusneg

New Member
Sono passati ormai sette anni dall’emanazione della MiFID (Markets in Financial Instruments Directive), la Direttiva con cui il Parlamento ed il Consiglio Europeo si proponevano di regolamentare ed uniformare le attività degli intermediari finanziari all’interno della Comunità Europea e al tempo stesso di tutelarne i risparmiatori e gli investitori.

http://it.wikipedia.org/wiki/MiFID

La Direttiva è stata recepita nella legislazione nazionale dal Decreto Legislativo 17 settembre 2007, n. 164

http://www.camera.it/parlam/leggi/deleghe/testi/07164dl.htm

So che a molti di voi, che siate operatori del settore o semplici privati investitori, la parola MiFID ricorda solo che ad un certo punto le formalità burocratiche da espletare sono aumentate a dismisura, ma in realtà la MiFID conteneva alcuni principi molto importanti ed assolutamente condivisibili, almeno da un punto di vista teorico.

L’esperienza quotidiana, purtroppo, dimostra che tali principi sono rimasti in gran parte sulla carta, mentre al contrario gran parte degli intermediari tradizionali è riuscita ad utilizzarla efficacemente a proprio vantaggio, ad esempio contrastando con ogni mezzo il cosiddetto risparmio “amministrato” (in parole povere l’acquisto diretto di titoli, volgarmente detto fai-da-te) a favore del risparmio “gestito” (fondi, polizze, gestioni e ciofeche varie), che ovviamente è per loro molto più remunerativo.

Aggiungo che dopo la crisi finanziaria del 2008/09 le banche stanno diventando sempre più aggressive nel proporre ai loro clienti prodotti poco trasparenti ed efficienti, o semplicemente troppo costosi. Purtroppo quasi ogni giorno mi capita di vedere portafogli che gridano vendetta, soprattutto considerando le caratteristiche di coloro a cui sono stati rifilati (ovviamente i più deboli e meno capaci di difendersi, per età o per mancanza di cultura finanziaria), tanto che sempre più spesso mi capita di doverne accompagnare dall’avvocato, per difendere i propri diritti. :rolleyes:

Ma qui tocchiamo un altro punto dolente: la maggior parte delle associazioni che dovrebbero difendere i risparmiatori, almeno secondo la mia personale esperienza sul campo, si sono dimostrati ben poco efficaci nello svolgimento del loro compito, ed in alcuni casi persino più cinici delle banche nel cercare di estorcere dai loro “clienti” il massimo guadagno possibile. :down:

Da un po’ di tempo mi sto interrogando sulla reale possibilità di intervenire su questo tipo di situazione. Il ruolo dei forum per quanto riguarda l’informazione e l’educazione finanziaria è certamente molto cresciuto negli ultimi anni, ma sicuramente potremmo fare di più: ad esempio riportando sistematicamente le “proposte indecenti” che quotidianamente ci vengono proposte allo sportello o dal promotore, commentandole ed analizzandole, o raccogliere le testimonianze di chi incontra ostacoli nella sua operatività presso il proprio intermediario, o al contrario segnalando quei pochi comportamenti virtuosi che assecondano le nostre necessità quotidiane.

Ma questo non è sufficiente. Mi sto chiedendo se non sia ora di provare a riunire le tante voci autorevoli e qualificate che non di rado si ascoltano sui forum (e ovviamente anche al di fuori, magari coinvolgendo anche voci di altri paesi europei) per dare forza alle istanze di tantissimi piccoli o grandi risparmiatori (ma anche di tanti operatori del settore) che sono stanchi di doversi piegare al volere di chi li vuole tenere sotto tutela per potergli più facilmente piazzare i propri prodotti.

Una vera e propria attività di lobbying, che cerchi di contrastare le più recenti tendenze del mercato e della regolamentazione, sempre più sfavorevoli per gli investitori individuali, avanzando proposte, facendo sentire la propria voce sui giornali di settore, o contattando e facendo pressione sui politici, o ancora organizzando manifestazioni ad hoc, con economisti, giornalisti o professori del settore che siano disposti ad appoggiare tali posizioni.

Sembra utopia, vero? :lol:

Mi piacerebbe sapere la vostra opinione a proposito. Ma anche quella di tanti amici del FOL che certamente condividono queste mie preoccupazioni. Ovviamente una eventuale iniziativa in questo senso nascerebbe senza bandiere di sorta, né avrebbe senso che le avesse.

Penso ad esempio alla fondazione di una Associazione degli Investitori e dei Risparmiatori, ovviamente senza fini di lucro.

Penso ad iniziative che spingano verso la creazione di un mercato veramente europeo delle obbligazioni, magari telematico;

che rivendichino la possibilità, per chi lo richiede, di poter accedere al mercato alle stesse condizioni degli investitori istituzionali (ad esempio in fase di emissione, o di mercato grigio), a prescindere dal proprio patrimonio personale: non sempre chi ha un portafoglio superiore a 500.000 € ne capisce di più di chi ne ha solo 50 o 100.000;

che pretenda le stesse agevolazioni oggi applicate ai fondi pensione a favore di chi si gestisce autonomamente il proprio portafoglio previdenziale, magari in un conto apposito, separato, vincolato ed esente da bolli;

che richieda con forza l’abbattimento dei costi e lo snellimento delle procedure per l’emissione di obbligazioni destinate al mercato retail, in modo che cessi questa odiosa segmentazione del mercato, che vede le mani deboli confinate ad un ridotto numero di emissioni da 1.000 € di taglio minimo, mentre le emissioni per gli istituzionali hanno ormai quasi tutte un taglio da 100.000 € che le rende inaccessibili ai più.

Su tutti questi temi vorrei aprire una discussione, a cominciare dall’utilità o meno dell’istituzione di una Associazione di questo tipo, che è oggetto di un sondaggio (anonimo) in questo thread. Ma mi piacerebbe sentire anche commenti, critiche, suggerimenti e spunti di riflessione.
 
Ultima modifica:
Ho votato sì, se non altro perchè l'educazione e l'informazione non possono impedicela
mie impressioni:
1-sono tante le idee elencate, e x esperinze manageriali si rischia di disperdere le energie, ritengo opportuno mettere in fila le varie esigenze definendone le priorità e comnciando a lavorare solo su quelle a maggior valore aggiunto, se poi se il sistema si afferma e cresce è facile allargarlo anche ad ulteriori attività
2-davanti c'è un gigante... è necessario che qualunque cosa si faccia sia studiata x bene, credo che l'improvvisazione e la semplice buona volontà non bastino
3-non sono del settore quindi non avrei idea di come muovermi, questo mi demoralizza e forse tanti altri come me
4-chi non ci prova nemmeno ad imbastire la cosa di sicuro non cambiarà nemmeno di una virgola il mondo in cui vive, per cui... grande Negus
 
L'idea mi sembra degna di lode e di plauso, anche se le mie conoscenze e la mia esperienza sono ben lontane da quelle necessarie a dare un buon contributo attivo... Comunque grande Negus!
 
Votato.
In confronto Don Chisciotte aveva molte più probabilità di spuntarla però :rolleyes:
:lol:


Ovvio che è interessante :):

L'unico problema in queste iniziative è che non bisogna farsi illusioni sul fatto che, soprattutto all'inizio, c'è bisogno di un traino forte, in genere identificato nel promotore stesso dell'iniziativa. :cool: Solo al raggiungimento di una massa critica, e della corrispondente visibilità, diventa possibile concepire un'organizzazione più articolata. Non si può sperare di costruire una lobby, che pretenderebbe di fare da controparte alle primarie istituzioni finanziarie, con la disponibilità temporale e di competenze che c'è in un forum, per quanto di livello elevato e con tanta buona volontà. Il rischio, caro negus, è che dietro alle adesioni (gratuite e non impegnative) ci sia il classico "Vai avanti tu che a me scappa da ridere..."

Detto questo, andiamo pure di "sogno americano"... Ogni tanto qualcuno si realizza. :up:
 
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