QUANDO SENTI QUALCOSA CHE TI FA VIBRARE IL CUORE NON DOMANDARTI MAI COSA SIA, MA VIVILO

Adesso chiedetevi perchè sono favorevole ad una ricostuzione dell'Italia in forma federale.......

Roma - Matteo Renzi cerca di evitare una nuova Caporetto elettorale in Sicilia dopo quella di Roma e di Torino e sceglie di inondare l'isola di contributi pubblici.

È questa, in fondo, la sostanza del decreto enti locali approvato lunedì in tarda serata dal Consiglio dei ministri.
Lo Stato, infatti, riconoscerà alla Regione Sicilia una compartecipazione fissa al gettito Irpef di circa 500 milioni di euro, mentre altri 285 milioni dal gettito Iva.
La cifra, unita ai 900 milioni della legge di Stabilità 2016, porta a circa 1,7 miliardi il totale delle risorse assegnate.

Con questi capitali il governo regionale, guidato da Rosario Crocetta e sostenuto dal Pd, potrà innanzitutto confermare i circa 23mila forestali, la cui posizione era in bilico dall'anno scorso,
e progressivamente stabilizzare oltre 20mila precari di enti e partecipate regionali.

Insomma, quasi 50mila posti di lavoro a carico della fiscalità generale.
Basti pensare che l'allegato 1 della Finanziaria siciliana 2016, approvata lo scorso marzo in notevole ritardo, prevede una spesa di circa 1,7 miliardi per tutti questi capitoli.
Esattamente la cifra devoluta da Palazzo Chigi.
In cambio la Sicilia si impegna a una spending review (fatta eccezione per il settore sanitario) la cui efficacia è ancora tutta da dimostrare.
 
Il video abbastanza la canzone non la capisco :sad:

Nemmeno io :d:... ma la musica è particolare e mi fa quell'effetto. :p
Tra l'altro ho scoperto che piace anche a Zoe Saldana nel film La Colombiana :eek:




Buongiorno a tutti :)

:-o:d:
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....e per gli anni a seguire, 2017 - 2018 - 2019 - 20..........stanziamo ancora 1,7 miliardi di euro per mantenere il carrozzone ?
 
CHOOSE FREEDOM

C'è una cosa che non capisco. Dove sta il problema se la GB esce dall'Europa.

Ma è già con mezzo piede ed anche di più, fuori. Ha mantenuto a sua moneta.
Che ha svalutato nei confronti dell'euro per favorire le sue esportazioni.

Qualcuno non lo capisce, agita i fantasmi più fantasiosi, ma se avessimo avuto la lira
oggi saremmo in cima all'Europa.

E non venite a parlarmi di costo del petrolio o del gas. Con quello che è diminuito ........
sempre a mettere il carro davanti ai buoi.

I problemi si affrontano quando ci sono....non nelle menti contorte.
 
Fu lui a traghettare l'Italia dalla Lira alla moneta unica e oggi le perplessità di allora gli sembrano tristemente centrate.

«Sarà un purgatorio, non un paradiso», disse illustrando il passaggio.
Il Belpaese gli appariva non preparato, la scelta totalmente politica.
La sua visione di allora si è concretizzata in un dato che illustrerà oggi alla platea del convegno.

La competitività dell'Italia si è ridotta del 25% da quando abbiamo abbandonato la divisa nazionale.
La politica ha festeggiato il changeover, ma ha completamente ignorato il suo compito: adeguare il sistema economico alla nuova realtà.
L'Italia ne ha fatto le spese più di altri e non solo per la perdita della svalutazione come mezzo per competere nei mercati mondiali.

Fazio è preoccupatissimo per il ruolo egemone che sta assumendo la Germania dentro le istituzioni Ue e nei mercati europei.
In un precedente intervento, una lectio magistralis sulla Grande guerra che si è tenuto a Trento nel 2015,
Fazio aveva già sottolineato i rischi delle deflazione e la necessità di tornare a una inflazione perlomeno del 2%, che è l'obiettivo della Bce.
 
E questi sono "dementi 2" .....ma ormai siamo forse a 3 o 4 oppure 120 ......Tafazzi al potere.

Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire: dopo che le imprese di tutta Europa hanno invitato l’Unione europea a riconsiderare le inutili e dannose sanzioni commerciali a Mosca, Bruxelles insiste nell’errore.
Gli ambasciatori dei 28 hanno infatti approvato il rinnovo per sei mesi delle sanzioni economiche contro la Russia.
 
Scusate, ma a me vien da ridere a leggere queste stronzate.
20 anni fa - senza la cosiddetta "Europa Unita " siamo sempre andati a lavorare all'estero.
Con le leggi in vigore nello stato estero.

L'unico problema era la dogana......e dite poco ? E lo chiamate un problema ?
Controlli sui passaporti o sulle carte d'identità.

“L’Unione europea non è perfetta, ma la nostra appartenenza ci ha dato molti benefici,
come la protezione dei diritti sul luogo di lavoro,
il diritto a una maternità retribuita,
quello alle ferie pagate
e quello di non lavorare più di 48 ore a settimana”.
 

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