Analisi Intermarket ....quelli che.... Investire&tradare - Cap. 1

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sapessi la quazzata in cui ero finito non mi diresti bravo...ma ne sono quasi uscito!

ora vi metto landi a 1,96 sarebbe da entrare


palettina al momento sarebbe da incorniciare avessi fatto l'entrata! ma la disintegreranno al ribasso.

sinceramente finchè non leggo che son tornati in utile trimestrale non entro. ma a livello di at ci stava.
 
Ultima modifica:
ok i titoli no ma facendo una carrelata ci sarebbero alcuni che andrebbero monitorati per eventuale ripartenza nelle prox settimane:
1) Ubi a un passo da livello adc
2) Ucg in zona rossa 1-36-1,45
3) Stm che ha chiuso gap a 6,96 (ne ha un altro più in basso)
4) Merdiaset già citata da silut
5) FI in zona minimo gennaio

nel weekend metto qualche grafico cosi mi dite
 
Datemi una morona così, la leva c'è, e vi solleverò u mundi :D
 

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gazzo popolari di milano e' mezza fallita...impressionante
Borsa: Bpm -3,2%, Equita immagina una "via di fuga popolare"

Analisi su soluzione di sistema, Bper candidata principale

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 16 giu - Equita sim
studia una "via di fuga popolare" per la Banca Popolare di
Milano. Secondo l'opinione degli analisti, pubblicata in un
report, "Bpm e' in una situazione di criticita' non tanto (o
non solo) per i rilievi della Banca d'Italia, quanto perche'
l'entita' dell'aumento di capitale (superiore all'attuale
capitalizzazione di mercato) e il sentiment negativo sul
settore" aumentano la possibilita' che l'operazione di
ricapitalizzazione non vada a buon fine ("l'execution risk",
scrivono gli analisti). "Non escludiamo - scrive quindi
Equita - una 'soluzione di sistema' con il coinvolgimento
delle popolari", operazione che "sarebbe sponsorizzata dalla
Banca d'Italia per diluire definitivamente i sindacati".
Equita ha quindi analizzato l'impatto di una fusione di Bpm
con il Banco Popolare, Ubi Banca o Bper, e proprio
quest'ultima sarebbe "la principale candidata", in un deal
che "avrebbe molto senso anche dal punto di vista
industriale per entrambe le banche". In base alla storia
recente di Bpm, tuttavia, lo scenario appare di difficile
realizzazione. In primo luogo perche', come ricordato lunedi'
dal direttore generale di Bpm, Enzo Chiesa, l'aumento non
potra' non avere successo in quanto "interamente garantito".
Difficile capire, poi, come un progetto di fusione con Bper
possa ottenere oggi il via libera dell'assemblea Bpm
(occorrerebbe una maggioranza qualificata), se un analogo
progetto, e con la stessa 'promessa sposa', era stato
bocciato nel 2007, quando i due istituti trattavano
governance e concambi su un piano di parita' (mentre oggi Bpm
capitalizza 650 milioni contro gli 1,8 miliardi di Bper). Al
di la' di questi interrogativi, comunque, Equita vede in Bper
la partner ideale (il concambio per le nozze e' ipotizzato in
0,27 titoli Bper per ogni azione Bpm) in quanto, "con una
partecipazione all'assemblea di oltre 30mila soci potrebbe
definitivamente relegare i sindacati in minoranza". Esito
che in Bpm non potrebbe realizzarsi nemmeno se venisse
approvata la proposta di portare le deleghe assembleari a
quota cinque dalle attuali tre: "Secondo i nostri calcoli -
scrive Equita - anche con l'aumento delle deleghe a cinque,
i sindacati manterrebbero il grip sull'assemblea perche'
contano su 7mila voti oltre ai 3mila degli ex dipendenti
(che possono raccogliere deleghe), contrastando la
principale associazione di soci non dipendenti (4mila
iscritti)". Equita, intanto, ha abbassato il target price
sul titolo Bpm, a 2,2 euro da 2,5, "per tener conto della
diluizione dell'aumento di capitale, che aumenta quanto piu'
il titolo scende". A Piazza Affari, le azioni Bpm perdono il
3,23% a 1,56 euro con volumi (9,2 milioni di pezzi)
sostanzialmente in linea con la media dell'ultimo mese
(9,5).
Ppa-b-

(RADIOCOR) 16-06-11 16:41:30 (0309) 5 NNNN
 
Borsa: Bpm -3,2%, Equita immagina una "via di fuga popolare"

Analisi su soluzione di sistema, Bper candidata principale

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 16 giu - Equita sim
studia una "via di fuga popolare" per la Banca Popolare di
Milano. Secondo l'opinione degli analisti, pubblicata in un
report, "Bpm e' in una situazione di criticita' non tanto (o
non solo) per i rilievi della Banca d'Italia, quanto perche'
l'entita' dell'aumento di capitale (superiore all'attuale
capitalizzazione di mercato) e il sentiment negativo sul
settore" aumentano la possibilita' che l'operazione di
ricapitalizzazione non vada a buon fine ("l'execution risk",
scrivono gli analisti). "Non escludiamo - scrive quindi
Equita - una 'soluzione di sistema' con il coinvolgimento
delle popolari", operazione che "sarebbe sponsorizzata dalla
Banca d'Italia per diluire definitivamente i sindacati".
Equita ha quindi analizzato l'impatto di una fusione di Bpm
con il Banco Popolare, Ubi Banca o Bper, e proprio
quest'ultima sarebbe "la principale candidata", in un deal
che "avrebbe molto senso anche dal punto di vista
industriale per entrambe le banche". In base alla storia
recente di Bpm, tuttavia, lo scenario appare di difficile
realizzazione. In primo luogo perche', come ricordato lunedi'
dal direttore generale di Bpm, Enzo Chiesa, l'aumento non
potra' non avere successo in quanto "interamente garantito".
Difficile capire, poi, come un progetto di fusione con Bper
possa ottenere oggi il via libera dell'assemblea Bpm
(occorrerebbe una maggioranza qualificata), se un analogo
progetto, e con la stessa 'promessa sposa', era stato
bocciato nel 2007, quando i due istituti trattavano
governance e concambi su un piano di parita' (mentre oggi Bpm
capitalizza 650 milioni contro gli 1,8 miliardi di Bper). Al
di la' di questi interrogativi, comunque, Equita vede in Bper
la partner ideale (il concambio per le nozze e' ipotizzato in
0,27 titoli Bper per ogni azione Bpm) in quanto, "con una
partecipazione all'assemblea di oltre 30mila soci potrebbe
definitivamente relegare i sindacati in minoranza". Esito
che in Bpm non potrebbe realizzarsi nemmeno se venisse
approvata la proposta di portare le deleghe assembleari a
quota cinque dalle attuali tre: "Secondo i nostri calcoli -
scrive Equita - anche con l'aumento delle deleghe a cinque,
i sindacati manterrebbero il grip sull'assemblea perche'
contano su 7mila voti oltre ai 3mila degli ex dipendenti
(che possono raccogliere deleghe), contrastando la
principale associazione di soci non dipendenti (4mila
iscritti)". Equita, intanto, ha abbassato il target price
sul titolo Bpm, a 2,2 euro da 2,5, "per tener conto della
diluizione dell'aumento di capitale, che aumenta quanto piu'
il titolo scende". A Piazza Affari, le azioni Bpm perdono il
3,23% a 1,56 euro con volumi (9,2 milioni di pezzi)
sostanzialmente in linea con la media dell'ultimo mese
(9,5).
Ppa-b-

(RADIOCOR) 16-06-11 16:41:30 (0309) 5 NNNN
a marzo 2009 il titolo valeva 2,77
 
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